“Gli spazi fortunatamente, per ricollocare gli studenti, le attività didattiche e amministrative, ci sono. E noi lavoriamo per arrecare meno disagi possibile. Chiedo solo di essere vicini al Montani, un istituto del sapere e del saper fare che tanto ha dato e dà alla città e al Fermano”. A poche ore dall’inizio di una nuova settimana di scuola, prima che da preside, Margherita Bonanni, parla da amante del Montani. Da persona consapevole dell’importanza che l’istituto che dirige ha e riveste per la comunità fermana. Non entra nel merito, nemmeno tecnicamente, del sequestro disposto venerdì dall’autorità giudiziaria al Triennio, edificio finito alla ribalta delle cronache locali e nazionali nel maggio scorso a causa del crollo di un tetto su una classe miracolosamente vuota in quell’istante. E tornato alla ribalta proprio con i sigilli di venerdì.
“Per la didattica fortunatamente abbiamo spazi alternativi a sufficienza. Un esempio? Il Miti. Sono consapevole che per i ragazzi qualche disagio si viene a creare ma la didattica la salviamo, va avanti. Stiamo facendo del tutto per evitare quei disagi. Sono, comunque, convinta che la priorità spetti alla sicurezza. L’importante è, poi, anche non danneggiare il bellissimo senso di appartenenza che hanno sia gli studenti che i docenti. Come avvenuto a maggio, tutti i ragazzi sono ricollocati. Parliamo di spazi molto grandi con aule e laboratori, spazi che si possono ‘compartimentare’.
Chiaramente ci saranno delle limitazioni ai laboratori ma le opportunità per continuare a lavorare, magari alternando teoria e pratica, ci sono.
Siamo da sempre una scuola del sapere e del saper fare. I laboratori si sono consolidati. E – aggiunge la Bonanni – ricordiamo che l’istituto per anni ha ospitato il Pedagogico, parliamo di più di 600 persone. E l’Ipsia era del Montani. Invito la popolazione a riflettere su quest’aspetto: abbiamo sempre ospitato tutti. Il Montani è sempre stato, oltre che un contenuto, anche un contenitore importante per la città di Fermo. Evitiamo strumentalizzazioni delle notizie”.
La preside Bonanni, si diceva, non entra minimamente negli aspetti tecnico-giudiziari: “Lo ripeto, a me interessano la sicurezza, in primis, e la didattica. Credo che la società fermana ami questa scuola e tutti l’abbiamo nel cuore. Comunque ho riscontrato molta collaborazione. E in questi momenti è fondamentale”.
g.f.
ECCO COME VENGONO RIDISTRIBUITI GLI STUDENTI E IL PERSONALE AMMINISTRATIVO DEL ‘MONTANI’ (Fini a nuove disposizioni)
“A seguito del sequestro preventivo disposto dal gip – si legge sul sito ufficiale dell’Itt Montani di Fermo – si comunica che l’edificio del Triennio di via Montani 7 risulta inaccessibile dal 30 novembre.
Le classi dislocate nell’edificio del triennio dal primo dicembre saranno collocate al Biennio, Meccanica e al Convitto, e le attività di laboratorio previste al Triennio e nei laboratori momentaneamente occupati a Meccanica, Biennio e convitto sono sospese.
La nuova disposizione delle aule è la seguente:
5 AU A – Lab 40 biennio | 5 EL A – Lab 59 biennio | 4 IN A – Lab 26 biennio
3 CN A – Lab 28 biennio | 3 TC A – Lab 45 biennio | 5 DS A – Lab 24 biennio
5 ET A – Lab 41 meccanica | 5 IF A – Lab 52 meccanica | 5 IF B – Lab 54 meccanica
4 TC A – Lab 55 meccanica | 5 TC A – Lab 15 convitto
Le segreterie sono momentaneamente collocate nel laboratorio 42 del biennio – piano ingresso via Bellesi 22″.
Scattano i sigilli al Montani: Triennio posto sotto sequestro
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