di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – Un 2018 con i fiocchi. Per la Poderosa si è chiuso nel migliore dei modi il 25simo anno di attività (società fondata nel 1993), vale a dire con la disputa della prima storica stagione di Serie A2 dall’epilogo transitato per i playoff promozione e proseguita, per quanto in corso, con le toniche performance a valere i piani alti dell’attuale graduatoria.
Fine dell’anno, dunque tempo di bilanci. A prender la parola per una sorta di relazione consuntiva ecco quindi Ronny Bigioni, all’interno della stanza dei bottoni veregrense nel ruolo di presidente.
Bigioni, è stato appena consegnato agli archivi un 2018 a dir poco strepitoso per la vostra società. A suo avviso, cosa ne rappresenta l’apice?
“Al vertice c’è la nostra essenza. Siamo un gruppo super, basato su un mix formato da giocatori senior di categoria più giovani di talento e sicuro avvenire. C’è armonia e unione di intenti tra tutti, per un collettivo guidato da un coach come Cesare Pancotto al cui fianco operano gli staff, tecnico e medico, a comporre un trio di livello superiore. Il grande lavoro di tutti ci ha portati così ad avere queste soddisfazioni, sulla scia inerziale del pregresso. Per ora siamo terzi, che dire? Che alla vigilia di questa avventura non potevamo auspicarci di meglio”.
Il nuovo campionato prosegue, per come accennato, sulla positiva resa derivante dalla stagione 2017/18: radici presso la zona nobile di classifica con un occhio proiettato alla Coppa Italia…
“Dalle descrizioni rosee alla solida concretezza. L’aspetto fondamentale per noi, come primo obiettivo, è quello ovviamente volto a mantenere la categoria. Credo infatti che la Serie A2, in questo territorio, sia la dimensione giusta calcolando le capacità produttive del Fermano, purtroppo ridimensionate rispetto ai tempi migliori, noti a tutti prima della crisi. Stiamo comunque facendo molto bene, sia in Serie A che per quanto concerne il settore giovanile, nostro fiore all’occhiello in netta crescita. In ottica Coppa ci giocheremo tutte le possibilità che abbiamo per centrare l’ultima piazza disponibile in classifica, a valere cioè la qualificazione per la stessa”.
Manifestazione Tricolore che, grazie all’avallo della Lega, si concentrerà nel Fermano ai primi di marzo sotto l’egida organizzativa gialloblù. Che cosa rappresenta per voi questo ulteriore passaggio?
“E’ un vanto per tutto il territorio. Cercheremo quindi di coinvolgere quanti più attori possibili ed anche per questo faremo di tutto per essere tra i protagonisti della stessa. Non era un nostro obiettivo ad inizio stagione ma, come si dice, l’appetito è venuto poi mangiando. Per l’assegnazione organizzativa della Coppa Italia ringrazio, ancora una volta, tutto il nostro staff che, di regola, riesce a far veicolare al PalaSavelli oltre 2.5000 persone, con picco di massima rappresentato dagli oltre 4.000 intervenuti nella gara contro Bologna. Un grazie, non da meno, alla Lega che ha dato fiducia ad una società giovane come la nostra. Le compagini di Serie A2 coinvolte se la vedranno a Porto San Giorgio, quelle di Serie B a Porto Sant’Elpidio, le finali andranno in onda all’interno del PalaSavelli. Basket ma non solo, ci saranno infatti tante manifestazioni di contorno a valorizzare ad ampio raggio le nostre terre e le nostre artigianalità”.
Per un anno solare che se ne va, ce n’è naturalmente uno appena iniziato: cosa si aspetta pertanto dal 2019?
“Cercheremo di proseguire su questa rotta. Spero che i tifosi si possano divertire ancora con noi, e che il PalaSavelli diventi una tappa fissa domenicale per la nostra gente. La squadra ha ancora margini di crescita, quindi sono convinto che ci continueremo a divertire. Con Cesare Pancotto, che ricordo è un elemento tecnico e non solo di esperienza indiscussa, cresceremo ancora insieme, sia sul campo che dal punto di vista societario”.
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