Sassatelli, la custodia della memoria
in 7 capolavori degli studenti
del Liceo Artistico (FOTO E VIDEO)

FERMO - Inaugurate le opere realizzate nell'ambito di un percorso multidisciplinare di terapia non farmacologica per il mantenimento della memoria

di Andrea Braconi

Sette capolavori per mantenere viva la memoria. Sette opere d’arte per suggellare l’importanza del colore e delle forme. Sette elementi che, da oggi, legano indissolubilmente il Sassatelli di Fermo al Liceo Artistico “Preziotti-Licini” e ai suoi studenti.

“Questo è un bellissimo progetto che nasce dall’unione del Sassatelli con il Liceo Artistico – ha affermato Paolo Fattenotte, presidente della Fondazione Casa di Riposo Sassatelli -. Un progetto iniziato due anni fa e che oggi vede sua conclusione. In particolare, voglio ringraziare le famiglie di due nostri ospiti, che hanno deciso di fare una donazione: una in soldi e una con il proprio lavoro. Un grazie alla ditta Ceroni e Falcioni, così come mi sento di ringraziare Romeo Viozzi per la raccolta fondi fatta al funerale del padre Dino, con la quale sono state realizzate le targhe”.

Entusiasta Stefania Scatasta, dirigente del Liceo, che ha spiegato come i giovani siano “qui con noi anche oggi perché quando ci avete chiesto di condividere questa progettualità l’abbiamo vista iscritta perfettamente nel nostro percorso formativo”. “In questo caso – ha aggiunto – il nostro apprendimento diventa significativo, cioè capace di esprimere una formazione a tutto tondo. Speriamo che le opere diventino l’occasione più capace in cui l’arte riesce a parlare a tutti, in ogni momento della vita e in ogni età. Siamo noi a dirvi grazie, a dirvi che saremo sempre presenti quando ci chiamerete, non solo per parlare con le opere ma magari per fare incontri culturali”.

Di incontro generazionale ha parlato il sindaco Paolo Calcinaro. “Con il Liceo stiamo lavorando anche noi su una nostra rotonda, per vedere come si può lasciare una bella traccia di questi talenti nella nostra città”.

Raffaela Diletti, consigliera della Fondazione, ha rimarcato come la collaborazione sia nata dalla volontà di continuare il percorso non farmacologico per il mantenimento della memoria, avviato in occasione della ristrutturazione del nucleo Alzheimer. “Sono stati istituti due spazi dedicati uno al riconoscimento dei paesaggi, l’altro al gusto e all’olfatto. Queste opere sono state pensate per lo spazio comune, all’interno del quale gli ospiti del nucleo svolgono le loro attività”.

Il lavoro, come detto, è partito nel 2017 e si è articolato in 4 fasi. “La prima – ha sottolineato la Diletti – ha riguardato la comprensione delle problematiche dell’Alzheimer, finalizzata all’elaborazione degli elementi progettuali. La seconda ha riguardato la selezione dei 30 bozzetti realizzati, dai quali ne sono stati scelti 7 perché meglio rappresentativi riguardo alla patologia dell’Alzheimer. C’è stata poi la fase di realizzazione all’interno della scuola e, da ultimo, la fase di allestimento avvenuta in questi giorni di opere di dimensioni 3,20 x 1,80”.

Per la realizzazione delle opere si è scelta l’optical art. “È l’arte di ingannare l’occhio, perché crea l’illusione ottica della tridimensionalità. L’osservatore è stimolato da un gioco di luci e di colori. Era importante che l’effetto ottico finale fosse un messaggio di tranquillità, evitando immagini che potessero destare stati d’ansia e agitazione. Altro elemento è stato il riconoscimento dei colori primari e delle geometrie, dalle più semplici alle più complesse”.

Tre studentesse hanno spiegato le tre tipologie di opere realizzate, suddivise in linee morbide, geometrie e colori, mentre il professor Raffaele Iommi si è soffermato su come questa forma d’arte, nata negli anni ’60, abbia investito la moda e creato attenzioni al mondo del visivo. “Si rivolge a momenti di meditazione e percezione, riguarda fenomeni della percezione visiva e non va confusa con la pop art”.

Alla presentazione erano presenti anche la presidente del Consiglio comunale Lorena Massucci, il consigliere regionale Francesco Giacinti, i presidenti di Carifermo e Fondazione Carifermo Amedeo Grilli e Alberto Palma, la presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Fermo Anna Maria Calcagni,, il dottor Demetrio Postacchini dell’Inrca di Fermo, il dirigente comunale Saturnino Di Ruscio e la professoressa del Liceo Artistico Sabrina Vallesi.

 

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