Il sindaco esterna disappunto, polemizzando con il nuovo commissario per il terremoto, il prof. Farabollini, per l’interruzione, di alcuni giorni, dei lavori della nuova scuola Betti-Fracassetti mostrando un atteggiamento discordante ed incoerente”. Inizia così la nota di Gianluca Tulli, consigliere comunale della Lega.
“Da una parte interviene per l’interruzione dei lavori per la nuova scuola resasi necessaria per la sospetta presenza di una bomba della seconda guerra mondiale che ha richiesto l’intervento degli artificieri, intervento concordato e condiviso dal sindaco e dall’ufficio tecnico del comune come ha affermato lo stesso commissario, dall’altra, nessuna parola, un silenzio incomprensibile sul ritardo della realizzazione del nuovo ospedale. Uno dei motivi del ritardo, giustificato dalla Regione, è stato proprio la bonificazione bellica sistematica terrestre dell’area di costruzione del nuovo ospedale. Ciò spiega l’atteggiamento critico del sindaco Calcinaro nell’attuale rappresentante di governo ed un atteggiamento, invece, riverente nei confronti della regione, verosimilmente per paura di suscitare disappunto negli esponenti locali della maggioranza regionale, l’assessore Cesetti ed il consigliere Giacinti, ma questo non giova alla città”.
E’ di pochi giorni fa la discussione del bilancio in Consiglio comunale: tra i vari punti Tulli aveva evidenziato come il sindaco, dal suo punto di vista, non intervenga in maniera attiva e puntuale su un argomento cruciale, per la città e l’intero territorio, come la sanità e la realizzazione del nuovo ospedale.
“I dati sulla crisi che non molla Fermo ed il Fermano sono inquietanti – prosegue – con un continuo calo delle imprese produttive (soprattutto produzione calzature e imprese edili), un reddito pro capite tra i più bassi della regione e quindi parlare di sanità e della realizzazione del nuovo ospedale diventa un punto fondamentale per l’economia fermana. La Regione ha attuato, per la nostra area vasta, un taglio di oltre 1,6 milioni di euro per contenere una errata previsione del bilancio regionale, penalizzando ulteriormente la nostra sanità e che si sta traducendo in una perdita di circa 50 posti di lavoro, dopo che, negli ultimi 15 anni, ha attuato tutti i tagli imposti senza una adeguata contropartita. Qui nel fermano continuano a diminuire le risorse, i posti di lavoro ed i servizi, mentre Ceriscioli ha annunciato la realizzazione di un ospedale di secondo livello a Pesaro, un doppione del Torrette a circa 50 km di distanza. Molte sono le domande, in merito al nuovo ospedale, a cui l’Amministrazione deve dare risposte e informare la cittadinanza: gli effettivi posti letto, le specialità presenti, la presenza di una equipe stabile per l’emodinamica e non mobile come è stato annunciato, una radiologia interventistica, la certezza delle risorse economiche che porterà a compimento il nuovo ospedale, cosa fare dell’attuale struttura ospedaliera e come riutilizzarla per il futuro visto che rappresenta il volano dell’economia di quel quartiere. La realizzazione del nuovo ospedale, semmai avverrà, comporterà una nuova viabilità territoriale e cittadina che va pianificata, studiata per tempo e Fermo, come capoluogo, non può rimanere passiva. Ho chiesto, da diversi mesi, una convocazione delle commissioni consiliari preposte a trattare gli argomenti di cui sopra, allargata alle forze politiche e sociali territoriali ed un consiglio comunale aperto, ma dal sindaco e dalla sua amministrazione soltanto un silenzio assordante”.
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