di Alessandro Giacopetti
Un pranzo tra amici. E’ quanto avvenuto alla sala Ortensia ad Ortezzano, domenica scorsa. Tra i partecipanti: amministratori comunali, provinciali, regionali; rappresentanti dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e della Federazione Italiana Gioco Calcio; componenti delle varie associazioni di Ortezzano, tra cui il gruppo folklorico Ortensia, il Centro studi sul Folklore piceno, l’Ortezzanese calcio, la pro loco e la Croce Arcobaleno con sede a Petritoli. Sono arrivati da vari comuni del Fermano e delle Marche. Il motivo: festeggiare 50 anni di impegno di un personaggio fondamentale nella storia recente del paese della Valle dell’Aso, con riflessi di caratura nazionale. E’ Mario Borroni oggi presidente dell’Unpli regionale Marche e consigliere regionale della Figc. Difficile riassumere a parole l’attività e l’impegno che ha messo e continua a mettere in un caleidoscopio di attività, molte delle quali di volontariato. A contare sono i fatti. Presente da anni nella vita associativa e sociale di Ortezzano, Borroni è uno dei fondatori del gruppo folklorico Ortensia, del Centro studi sul Folklore piceno, dell’Ortezzanese calcio, della Pro Loco e della Croce Arcobaleno.
Oltre a vari sindaci erano presenti anche Paolo Cellini, presidente Figc Marche, Antonino La Spina, presidente nazionale Unpli, assieme al consiglio direttivo, il Senatore Francesco Verducci, il consigliere regionale Francesco Giacinti, il vicepresidente provinciale Stefano Pompozzi, il regista Giuseppe Conti, quest’ultimo in procinto di girare un film ambientato in vari comuni della Valdaso tra cui Ortezzano.
Pranzo iniziato con la canzone “L’amico è” di Dario Baldan Bembo. Il motivo lo spiega lo stesso Mario Borroni: “La mettevamo sempre quando organizzavamo l’Estate Ortezzanese con l’allora sindaco Pino Ricci, in piazza della Libertà. Ortensia, inoltre, ha suonato l’inno nazionale e ha portato il saltarello all’interno di un pranzo preparato dalla Pro Loco e servito dai ragazzi dell’istituto Alberghiero di Sant’Elpidio a Mare.
Sono molto onorato della targa di cui mi ha fatto dono il sindaco di Ortezzano, Giusy Scendoni, anche a nome dell’Amministrazione comunale. Emozionante anche il ricordo, fatto dal parroco Marino Ramadori, di tutti coloro che hanno collaborato con me nel corso degli anni e che sono venuti a mancare”. Una targa come quella che gli è stata conferita di recente dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari e che recita “Padre del Folklore”. Anche per questo una delegazione dell’associazione non è voluta mancare all’appuntamento.
Arbitro di calcio maschile dal 1974 all’82, nel 1983 Borroni è tra i fondatori dell’associazione sportiva di calcio femminile ortezzanese che ha militato per 8 anni in serie C e per 2 anni in serie B. “In 10 anni oltre 150 ragazze hanno giocato ad Ortezzano”, ha affermato. Dal 1987 è consigliere regionale della Figc.
Non una ma molte le soddisfazioni più grandi di questi 50 anni di attività: “la partecipazione con il Gruppo Ortensia ai concorsi per cortometraggi Il fanciullo e il Folklore – ricorda lui stesso – così come la fondazione, con amici di 6 paesi vicini, della Croce Arcobaleno, a seguito di un incidente stradale lungo la provinciale Valdaso. Poi come responsabile regionale del calcio femminile, ricordo la vittoria del titolo italiano da parte della rappresentativa delle Marche. Durante la finale disputata sul campo di Brescia il gol della vittoria fu segnato da una ragazza di Arquata del Tronto. Dopo molti anno l’ho incontrata di nuovo nella sfortunata occasione del terremoto che ha colpito quella località.
Ora, – anticipa Borroni – alla scadenza dei mandati, lascerò i miei incarichi. Non quello all’interno dell’organizzazione del Festival Internazionale del Folklore, che Ortensia allestisce ogni estate, portando in piazza della Libertà, portando gruppi folklorici dal resto del mondo”.
La prossima settimana, intanto, saranno proprio i componenti di Ortensia ad esportare musiche, balli e tradizioni della Valdaso in Ungheria, tra Varpalota, il lago Balaton e Budapest, all’interno di una delegazione che comprende anche il Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano.
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