di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – Ed è di nuovo Serie B. La Premiata piega ancora la Sicoma e stacca definitivamente il pass per un ulteriore salto in avanti che, stagione dopo stagione, l’ha vista marciare con passo regolare verso l’alto al ritmo di una categoria all’anno da cinque a questa parte.
Spinta da un pubblico in qualità e quantità impagabile, all’interno della roccaforte sutorina si completa dunque con gara quattro la chiusura del cerchio: è 1-3, la serie dice basta con il tentativo di far migrare la resa dei conti definitiva in terra umbra, nella bella di gara cinque, del tutto naufragato.
IL TABELLINO
SUTOR PREMIATA MONTEGRANARO 76: Lupetti 21, Rossi 3, Di Angilla 7, Ciarpella F. 12, Valentini 10, Sabatini, Selicato, Bartoli 8, Palmieri, Temperini 13, Mosconi 2. All. Marco Ciarpella
SICOMA ACADEMY BASKET VALDICEPPO 59: Casuscelli 7, Grosso 3, Meschini 23, Peychinov 8, Okon 11, Quondam, Speziali 6, Burini 1, Anastasi, Ciancabilla ne, Landrini ne, Gazineo. All. Salvatore Formato
PARZIALI: 11-7, 19-17, 31-11, 15-24
PROGRESSIVI: 11-7, 30-24, 61-35, 76-59
ARBITRI: Marcelli e Faro
LA CRONACA
Posta in palio assolutamente delicata. Le squadre approcciano la sfida a ritmo rallentato, il punteggio stenta a decollare, la tensione fa rima con imprecisione dalle parti del canestro con il nulla di fatto che regna ben oltre i due minuti di gara. Sarebbe da dire inoltre che il match vive delle classiche fasi di studio, se non fosse per l’atmosfera attorno alle squadre che tutto sembra tranne un’ambientazione pacata da biblioteca. La Sutor mette però sin da subito l’accento sul rimbalzo difensivo: una delle chiavi serali. Per smuovere il tabellone serve quindi l’entrata in scena di Temperini che, grazie a cinque punti consecutivi, fissa il parziale su un confortante 11-4, che diventa 11-7 al termine del primo quarto.
Bisogna fare di più, è pur sempre una finale ed al rientro in campo giunge la scossa alla gara. Casuscelli sgancia la bomba, Peychinov illumina la manovra e Valdiceppo torna lesta a -1. La Premiata è colta in fallo, lo sbocco offensivo dei minuti precedenti pare otturato e la Sicoma specula per collezionare un fitto parziale e mettere la testa avanti (17-19) con un affondo in campo aperto griffato Meschini. Robetta per far alzare già bandiera bianca a chi, in ambito cromatico, veste il gialloblù. La spinta della samba sutorina cantata dagli oltre 800 presenti arma la mano di Ciarpella che si alza dalla lunga e libera da tre punti. Se si torna a produrre fatturato offensivo, la tavola si apparecchia anche e perché no per Lupetti, che emula la coda del primo scampolo di gara del collega-amico-concittadino Temperini e pennella altri cinque punti filati. Al riposo lungo valgono un ben augurante 30-24 calzaturiero.
E’ guerra sportiva del tutto aperta. Dopo la pausa Okon capitalizza la bomba, ma Valentini, Rossi, Lupetti ed ancora Ciarpella trasformano le percentuali imbarazzanti dei primi minuti di serata in momenti del tutto fertili. Ed è in questo istante che la Sutor scappa, Formato ferma tutto sul 39-27, parla con i suoi, e dopo il time out Casuscelli sembra seguire le indicazioni del tecnico ma Rossi e Di Angilla (in un momento serale di grazia assoluta) insaccano due triple che valgono nientemeno il +16, quotato 49-33. La tavola, dicevamo, era apparecchiata per Lupetti, quindi, tornando alle massime nel merito, ecco l’appetito crescere mangiando: et voilà, “Lupo” ne mette addirittura 9 per un 58-35 che trasformano l’odore del parquet in profumo di terza serie nazionale. Il parziale va in archivio sul 61-35: un’ipoteca sulla conquista dell’intero piatto.
Fallo sistematico e attacchi alla disperata la mossa umbra nell’ultimo scampolo di gara, ma la Sutor non ha chiaramente fretta, pecca in qualche possesso perso di troppo con Valdiceppo che rosicchia a poco a poco il nutrito vantaggio calzaturiero sino a spaventare da vicino gli uomini del giovane, ma del tutto vincente, Marco Ciarpella. Il tempo passa, Meschini prova a fare la voce grossa per i suoi, ed a proposito, anche Grossi cerca di rimettere in carreggiata una gara che ormai ha preso una direzione netta, quella che in un tripudio di gioia ha riportato dopo cinque anni dalla mesta ripartenza dal basso la Sutor Premiata Montegranaro nei salotti buoni della pallacanestro nazionale.
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