di Nunzia Eleuteri
Con il talk show di questa mattina al Mercato Ittico di Civitanova Marche, ha preso il largo GustaPorto, un week end dedicato al mare e alla pesca.
Dopo il saluto istituzionale, l’assessore al turismo, Maika Gabellieri, ha introdotto i lavori spiegando l’importanza di “GustaPorto” per costruire una visione complessiva dell’area portuale e delle sue opportunità economiche, mettendo a frutto la rete di relazioni e di competenze che in essa vive. Il giornalista della Rai, Duilio Giammaria, ha presentato, poi, i tanti interlocutori presenti tra enti e produttori. Un vero scambio di conoscenze e di opinioni che ha toccato temi delicati ed importanti che hanno persino scaldato gli animi.
“Benvengano questi momenti di confronto – ha detto Francesco Caldaroni, presidente nazionale Marinerie d’Italia – I pescatori troppo spesso vengono descritti come qualcosa di negativo per il mare; sono, invece, coloro che lo amano di più. Il fermo pesca, ad esempio, è stato voluto proprio dai pescatori per ripopolare l’Adriatico e riportarlo in equilibrio nel rispetto ambientale. Sono tanti però i problemi che dobbiamo affrontare. Uno su tutti la mancanza di competitività laddove troviamo, ad esempio, sul mercato italiano il pesce croato che arriva da un’attività di produzione di 7 giorni su 7.”.
È questo uno dei tanti argomenti toccati nella mattinata al Mercato Ittico sul tema “la rete delle economie e delle esperienze”.
Tommaso Medi presidente del Flag Marche, ha sottolineato l’importanza di tenere unite tutte le categorie e le filiere per poter dare un futuro al settore. Concetto ripreso da Emanuela Bonifazi, presidente del Mercato Ittico di Civitanova Marche, che ha aggiunto: “Siamo il collante tra produttori e utenti finali. Non tutti sanno che il nostro apporto è anche di tipo qualitativo in quanto il pesce che passa da qui è sottoposto a controlli.”.
In effetti, il mondo del mare ha molto da raccontare a chi non lo vive in prima persona.
La scelta del comune di Civitanova di inserire “Gustaporto” tra gli eventi del Gran Tour delle Marche di Tipicità (diretto da Angelo Serri reduce dal recente successo di Tipicità in Blu ad Ancona), è stato un modo per mettere a sistema il mondo della produzione con quello del consumatore finale passando per la cultura, con il coinvolgimento delle tre università della regione che sono impegnate in prima linea con ricerche e sperimentazioni.
E se l’UniCam, da anni, si occupa di ricerca attraverso la facoltà di Biologia e quella di Veterinaria, l’UniMc non è da meno nel campo della giurisprudenza rilevando (per usare le parole del preside Pollastrelli intervenuto al Mercato Ittico) una normativa enormemente ingolfata tra leggi italiane e quelle comunitarie.
Ma il coinvolgimento delle università con il mondo del mare non è solo di studio quanto applicativo. Sauro Longhi, rettore dell’Univpm ha, infatti, tenuto a precisare come siano attivi molti progetti nell’ambito della pesca: “Il nostro pianeta è blu – ha esordito – bisogna dare più attenzione al mare che non è solo un luogo in cui passare qualche giornata di vacanza ma un mondo complesso di produzione ed equilibrio ambientale. Ogni problema ha una soluzione ma bisogna considerare tutto ciò che il mare rappresenta a 360 gradi. Con la facoltà di biologia di Camerino stiamo portando avanti progetti concreti come quello dello studio su possibili allevamenti di ostriche e seppie secondo un’esigenza espressa direttamente dalla marineria locale. Oltre a ciò si stanno sviluppando anche collaborazioni tecniche che riguardano, ad esempio, la riparazione delle attrezzature da pesca, nello specifico, le reti a strascico che quando si rompono hanno urgenza di riparazione e poche persone esperte a provvedere.”.
Il mondo universitario e quello produttivo stanno viaggiando, quindi, insieme nella stessa direzione.
Tra gli interventi più interessanti della mattinata quello di Giuseppe Micucci, presidente della cooperativa “Casa del pescatore”, la più antica cooperativa italiana di pesca, che ha toccato l’attualissimo tema dell’utilizzo delle plastiche in mare: “Il mondo della pesca in termini di utilizzo di plastiche rappresenta un 20% e si sta ragionando da tempo sul biodegradabile. Prima ancora che esplodesse l’emergenza in cui ci troviamo oggi; – ha specificato – la marineria di Civitanova è attenta ai tanti equilibri e non sfrutta in eccesso il mare. Ci siamo dati regole che prevedono uscite per la pesca tre giorni a settimana proprio per rispettare un equilibrio tra ambiente e produzione. In tutto ciò – ha concluso – abbiamo la necessità anche di un piano particolareggiato, con un’urbanistica partecipata in cui i pescatori possano dire la loro sul porto. Sono certo che, dopo tanti anni, siamo vicini ad una soluzione che possa andare in questa direzione.”.
Il talk show si è concluso con assaggi di delizie marinare tra ostriche, insalata di seppie e olive ripiene. Solo l’inizio dei tanti appuntamenti del ricco week end di Gustaporto con pontili aperti per scoprire il mondo della vela, della pesca sportiva, dell’attività di sub, dei nodi marinari guardando le foto delle storie di mare. Sui Moletti si potrà assistere alla “cagnera” delle pesciarole, agli sketch di recitazione, alla lirica e al jazz in banchina mentre nei ristoranti della città si potranno degustare le tipicità marinare, prime fra tutti “li furbi co’ l’abbiti”.
Un vero spettacolo del mare e della pesca nell’area portuale, cuore della città.
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