L’intervento di Stefano Protti e di Gaia Capponi
di Paolo Bartolomei
FERMO – Era gremita ieri mattina la chiesa di San Gabriele a Campiglione per l’ultimo saluto a Paolo Belleggia e per le condoglianze alla moglie Cecilia e ai figli Stefano e Roberta.
Non solo amici, parenti e vicini di casa del quartiere, ma molti ex lavoratori del calzaturificio Abanella e soprattutto tanti sportivi.
Era presente quasi al completo la Fermana del 1996, quella che vinse i play off, con mister Marco Alessandrini e il dg Gianni Rosati in testa, ma anche giocatori o dirigenti di altre epoche. Tra la folla abbiamo scorto il presidente Roberto Mistretta, il direttore Emidio Adami, il dirigente Carlo Paolini, mister Peo Franchellucci, oppure giocatori di molti anni prima come Antonio Del Zompo e Sergio Alesiani. C’era l’associazione di tifosi Solo Fermana, così come molti altri sicuramente, che non siamo riusciti però a scorgere tra i presenti.
In Chiesa, però anche molta Fermana Football Club, cioè la società di oggi: al termine della cerimonia funebre, celebrata dal parroco Don Luigi Traini, ha preso la parola il patron Maurizio Vecchiola, che per questo è stato ringraziato da Stefano Belleggia, figlio di Paolo. Poi sono saliti dietro al leggio anche Stefano Protti, uno dei giocatori più rappresentativi del passato, e Gaia Capponi con voce rotta dalla commozione, passata in poche ore dal palco di Villa Vitali all’altare.
La Coppa del Trofeo Velox, donata dalla Fermana FC a Paolo Belleggia e alla famiglia
Un bel gesto della Fermana FC è stato quello di regalare a Paolo Belleggia e alla sua famiglia la coppa del Trofeo Velox, appena vinto dalla squadra Giovanissimi del club gialloblù, trofeo che i giovani campioncini hanno appoggiato sulla bara.
Alle belle parole pronunciate da Don Luigi durante l’omelia, poi dai figli e dalle altre persone intervenute, si sono aggiunti tantissimi commenti sui vari mezzi di comunicazione, social compresi.
Tra quelli che più ci hanno colpito c’è quello di Andrea Verdolini di Tvrs ed Elevensport: «Paolo Belleggia, Luciano Balestrini, Natale Maiani, Walter Vignoli, Leopoldo Latini, Giancarlo Nascimbeni: cos’hanno in comune questi grandissimi personaggi del calcio marchigiano? Semplice, lo sconfinato amore che hanno avuto verso le loro Società dove hanno investito tempo, passione ed in qualche caso anche tante risorse e, si badi bene, nessuno per tornaconti personali vista la natura delle loro attività. Questi personaggi ci hanno fatto amare il calcio e quando vediamo certi teatrini odierni con pseudo dirigenti saltimbanco specialisti solo nello spolpare le società, dobbiamo ripensare a Belleggia ed ai colleghi di quel tempo come ad una boccata d’aria fresca. Per questo Paolo non finiremo mai di ringraziarti!»
Sulla stessa falsariga anche Sandro Marcaccio (negli anni ’90 segretario della Fermana): «Paolo Belleggia è stato l’ultimo presidente della Fermana del calcio antico, un calcio romantico che oggi non c’è più, il calcio dei presidenti Rozzi e Zoboletti, Massimino e Anconetani».
Gianni Rosati, all’epoca direttore generale: «Ciao amico mio, hai lasciato un ricordo indelebile a tutti noi, alla Fermana, alla città e a tutti quelli che ti hanno conosciuto, per la tua bontà e lealtà!»
Roberto Mistretta, ex presidente: «Uomo e persona immensa, rimango senza parole per la perdita di un grandissimo amico e irraggiungibile presidente. Sei, sarai per sempre nel mio cuore».
Enrico Guidi ed Enrico Recchioni, all’epoca come oggi collaboratori societari: «Commosso e grato per avere avuto la tua amicizia e la tua stima. Ciao Paolo, avrai sempre un posto nei miei ricordi più belli» scrive il primo; «Sono addolorato per la scomparsa del mio primo presidente» il secondo dei due.
Poi è la volta di ex giocatori. Alessandro Di Matteo: «Persona perbene. Grazie di averti conosciuto», Alessio Morelli: «Grandissima persona», Roberto Avanzolini: «Ciao Paolo rimarrai sempre nel mio cuore», Stefano La Penna: «Il presidente più dolce e onesto che abbiamo avuto», Luca Balletta: «Che notizia triste. Una persona meravigliosa! Ciao Paolo», Aldo Rossi: «Profondamente rattristato per la brutta notizia. Cordoglio e onore “Signor” Paolo Belleggia»; Giorgio Aquilanti (papà del portiere Andrea) «Onorato di averlo conosciuto ed aver condiviso con lui momenti di calcio canarino, ciao presidente Paolo».
Due colleghi giornalisti. Vittorio Pietracci: «Paolo non era solo un presidente. Era un grande amico. Mai sopra le righe, neanche quando la rabbia per un rigore non dato o per una partita dominata ma finita male lasciavano tutti con la bava alla bocca. Lui no. Era un signore, dentro e fuori il campo. Un esempio, un uomo di valori assoluti sempre e comunque. I fermani, quelli veri, non possono nascondergli i meriti di una vita dedicata alla sua famiglia, alle sue attività e alla sua Fermana. Ciao Paolo, mancherai a tutta la Fermo sportiva. E, nel mio piccolo, mancherai tantissimo anche a me»; Fabio Paci «Una grande persona, dai modi gentili ed educati. Tanti trionfi, ha dato se stesso e anche di piú alla Fermana. Sempre a bassa voce, lontano dai riflettori. Ciao Presidente!».
Tra i commenti dei tifosi merita la proposta contenuta in quello di Simone Renzi: «Vorrei tanto che venisse intitolata una tribuna dello stadio al nostro grande unico presidente! Riposa in pace e continua a tifare Fermana da lassù!». Giusto, perché non dedicare a Paolo Belleggia la tribuna d’onore dello stadio?
Claudio Mosca: «Ci ha lasciato un uomo che ha dato lustro alla città di Fermo nel mondo del calcio e nell’imprenditoria della calzature. Garbato generoso ed educato, resterai un bel ricordo nei nostri cuori».
Fabiano Alessandrini: «Appassionato e generoso, sicuramente non adeguatamente riconosciutogli». Luigi Rocchi: «Ciao Paolo, rimarrà quello che hai fatto per la Fermo sportiva, per la Fermana. Grazie, la tristezza è tanta oggi ti ricorderemo sempre e per sempre». Francesco Bargoni: «Riposa grande Presidente, sarai sempre nei nostri cuori». Marco Montanini: «Sarai per sempre il nostro presidente…Ciao Paolo». Pier Simone Palmucci: «Paolo, un amico vero».
Fotogallery
Il papà di Fabio Vesprini, Gino, ha collaborato con la Fermana di Belleggia dai primi anni ’80
Maurizio Vecchiola
I Giovanissimi che hanno donato la coppa del Trofeo Velox
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Addio a Paolo Belleggia, presidentissimo della Fermana e imprenditore calzaturiero
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