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L’era Antonioli inizia a
Modena di notte ed in diretta tv

SERIE C - Contro i canarini emiliani il nuovo tecnico della Fermana avrà la squadra al completo con i rientri di Bacio Terracino, Liguori e Petrucci ma non potrà contare su Mane e Mantini, squalificati. Posticipo di domani, lunedì, ore 20.45 ed in onda sui Rai Sport. Curiosità sull'allestimento tattico del rinnovato undici, e sulla constatazione dell'arrivo della canonica ed auspicabile scossa positiva all'ambiente

Un episodio che poteva cambiare la storia della partita contro l’Imolese e forse anche di mister Flavio Destro: Maistrello e Manetta per pochissimo non riescono a mettere la palla in rete all’inizio del primo tempo

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – 10° giornata di serie C, posticipo del lunedì sera, diretta tv su Rai Sport (canale 57 del digitale terreste). La squadra gialloblù sarà di scena allo stadio Alberto Braglia di Modena (ore 20,45) per la prima volta nella propria storia. Due anni fa i gialloblù emiliani erano in serie C nello stesso girone della Fermana ma furono radiati e l’incrocio non si verificò.

Il Modena è un club con 107 anni di storia, nel 1912 militava già nella serie A dell’epoca e ha disputato ben 28 campionati nella massima categoria calcistica (sfiorando lo scudetto nel 1947) 50 nella seconda e solo 23 nella terza. Per questo le strade delle due squadre non si sono mai incrociate (solo le formazioni giovanili dagli anni ’90).

Però un punto di contatto c’è: da una tradizione che veniva raccontata dai tifosi più vecchi, nel 1925 per l’Unione Sportiva Fermana Calcio furono scelti i colori sociali giallo e blu proprio ispirandosi a quelli del Modena perché all’epoca andava per la maggiore e forse anche perché uno studente (o militare) fermano, tornando da Modena portò a Fermo una divisa della squadra emiliana che piacque all’ambiente calcistico della città.

Sta di fatto che già dal 1926 i giornali locali chiamano i giocatori della Fermana “i canarini”, soprannome utilizzato per i modenesi già molti anni prima.

Tornando a noi, dopo 125 partite di campionato, tre anni e mezzo (solari), cinque stagioni sportive consecutive (le tre centrali intere, la prima e l’ultima solo in parte) con Flavio Destro e il vice Vincenzo Rodia in panchina, domani sarà la prima gara della nuova era con Mauro Antonioli e Ivan Piccoli alla guida tecnica.

Antonioli è il settimo allenatore della Fermana FC durante la gestione di patron Maurizio Vecchiola (dal 2013/14), gli altri nell’ordine Fenucci, Boccolini, Scoponi, Di Fabio, Jaconi e, appunto, Destro (senza calcolare gli allenatori in seconda, cioè Mercuri, Ferretti, Cetera e Rodia benché in qualche caso, come Mercuri, hanno avuto un ruolo importante).

L’arrivo di un nuovo allenatore provoca sempre una scossa positiva all’ambiente, tutti i giocatori danno il massimo negli allenamenti che precedono le prime partite perché sanno bene che il neo tecnico azzera tutto e rivaluta ogni cosa da capo, quindi chi ha avuto il posto sempre garantito potrebbe perderlo, mentre chi ha giocato poco potrebbe avere più spazio.

Anche se Antonioli ha avuto a disposizione solo cinque giorni per lavorare con il gruppo, a Modena domani sera dovremmo vedere una Fermana diversa come approccio della partita e spirito, forse, in parte, anche nella formazione, visto che il nuovo tecnico nel giorno della presentazione ha dichiarato, in merito ai giovani, che occorre crederci e farli giocare. Per questo motivo forse vedremo impiegati più spesso Isacco, Bellini e magari persino Alagna e Rolfini, anche se quest’ultimo è più esperto degli altri.

Fermana-Imolese: la squadra si becca le contestazioni della curva ovest a fine partita

 

PROBABILE FORMAZIONE

In merito al modulo non è facile fare previsioni, possiamo solo dedurre dalle prime parole del mister che in attacco i due esterni forti (Bacio Terracino e Liguori, che rientrano dalla squalifica e saranno disponibili a Modena) verranno mantenuti, in un fronte di attacco a tre con la punta centrale che dovrebbe essere Maistrello. Squalificati Mane e Mantini. Per il resto è ancora da capire se Antonioli preferirà la difesa a tre con un centrocampo ben munito o se lascerà l’impostazione precedente, rinunciando però a Manetta che, pur generosissimo, ha commesso un po’ troppi errori, e inserendo un diverso esterno destro, adattando magari Bellini (tra l’altro ex del Modena lo scorso anno in D), finché non sarà possibile vedere bene all’opera e valutare in quel punto l’unico terzino destro di ruolo che ha in rosa la Fermana, cioè De Pascalis (Tedone, quando chiamato, non ha fatto una bella impressione mentre Cifani è troppo giovane ed è impiegato con la Beretti).

Tra l’altro con l’under Bellini schierato a terzino destro si libererebbe un posto da over a centrocampo, magari per l’esperto e bravo Ricciardi a cui è difficile pensare di rinunciare.

 

QUI MODENA

I canarini emiliani, risaliti in C dopo il fallimento di due anni fa, hanno 10 punti in classifica, due in più della Fermana, frutto di due vittorie (una in casa solo Rimini e un fuori a Imola) e quattro pari (in casa con Vicenza e Feralpi, fuori a San Benedetto e Arzignano).

Al Braglia hanno quindi vinto solo una volta, pareggiato due e subito una sconfitta col Padova. Fuori hanno giocato una partita in più (ko anche a Bolzano e Piacenza). L’allenatore Zironelli, che Antonioli dice di conoscere bene, ha incontrato due volte la Fermana da avversario in campo con la maglia del Chievo nel 1999/00 in serie B.

Gianluca Laurenti, centrocampista del Modena, ha dichiarato in settimana alla stampa emiliana: “La Fermana che incontreremo lunedì sera è una squadra ancora sconosciuta, non tanto perché noi non abbiamo potuto studiare le partite precedenti dei prossimi avversari, quando perché hanno cambiato allenatore da pochi giorni e dunque studiare le contromosse risulta alquanto complicato“. Essendo la prima apparizione con il nuovo mister per la Fermana, Zironelli non ha idea di come Antonioli potrà schierare la squadra per sorprendere il Modena e provare a scavalcare proprio gli emiliani in classifica.

 

ANTONIOLI RIPARTE DAL BRAGLIA

Curiosità: l’odierno allenatore della Fermana, per come largamente illustrato, Mauro Antonioli, tecnico della Reggiana in Serie D nel passato campionato 2018/19, domani riparte da dove ha chiuso la scorsa stagione, cioè dallo stesso stadio Alberto Braglia dove a maggio aveva perso 4-1 la finale play off contro i canarini modenesi allora allenati da Roby Malverti. Un motivo in più per cercare il riscatto.

 

LE PAROLE DEL MISTER

Antonioli, la prima gara della sua nuova avventura. Personalmente quali sono le sensazioni della vigilia?

“Indubbiamente sensazioni positive, da parte mia c’è grande voglia di tornare in panchina e giocarmi questa possibilità. Vedo una squadra molto ricettiva, parlerà poi come sempre il campo ma devo dire che le sensazioni al momento sembrano essere quelle giuste”.

 

Passiamo alla squadra: come sono andati questi primi giorni?

“Sono stati giorni nei quali abbiamo puntato ad inserire e portare a disposizione il nostro credo, e far conoscere il nostro modo di intendere il calcio. Vedo un livello di attenzione molto, alto come giusto che ci sia quando cambia la guida tecnica, e dopo un lungo percorso come quello che mi ha preceduto”.

 

Grande blasone quello del Modena, squadra che conosce bene avendola incontrata anche lo scorso anno: che squadra si aspetta?

“Sono in momento non facile anche loro e lo si è visto anche nell’ultima giornata: per questo avranno come noi grandissime motivazioni e voglia di fare risultato. Mi aspetto una gara di grande intensità, ma anche molto aperta, perché siamo due tecnici cui piace giocarsela sempre al meglio e anche a viso aperto”.

 

Ha già ben chiaro l’undici iniziale o ci sono dubbi che verranno sciolti solo a ridosso della gara?

“La squadra sta tutto sommato bene e ho quasi tutta la rosa a disposizione (ricordiamo gli squalificati Mane e Mantini, ndr) in larga parte. Sull’undici iniziale ci voglio pensare bene fino alla fine, sfruttando tutto il tempo a disposizione. Abbiamo grandi soluzioni da metà campo in su, con grandi qualità. Vogliamo sfruttare al meglio tutti ma abbiamo tre gare in una settimana e quindi sarà necessario dosare le forze.

 

I CONVOCATI

 

PORTIERI

1 Palombo, 12 Renzi, 22 Gemello

 

DIFENSORI

5 Comotto, 6 Manetta, 14 Scrosta, 30 Sperotto

 

CENTROCAMPISTI

4 Urbinati, 11 Venturi, 15 Bellini, 16 Isacco,

17 Iotti, 18 Persia, 25 Ricciardi, 27 Liguori

 

ATTACCANTI

7 Rolfini, 8 Petrucci, 10 D’Angelo,

19 Molinari, 23 Cognigni, 24 Bacio Terracino,

26 Fiumicetti, 32 Maistrello

 

 

L’ARBITRO

Modena-Fermana sarà diretta da Mattia Pascarella di Nocera Inferiore. Con lui un precedente tre anni fa in Fermana-Monticelli 2-3 (reti di Cremona, Pedalino su rigore, Bucchi, Pedalino e Molinari su rigore).

 

GLI EX IN COMUNE, DA NITTI A SANSOVINI

I primi che abbiamo trovato sono due allenatori: Alberto Dotti negli anni ’30 e Angelo Piccaluga negli anni ’50. Poi i giocatori Rolando Cuoghi, Giancarlo Guidetti e Silvio Magnanini (anni ’50). Avvicinandoci arriviamo agli anni ’90 con il noto attaccante Claudio Nitti in serie C1, poi Mario De Rosa, Ivano Cardarelli ma soprattutto Massimo Scoponi che dalla serie C2 e C1 con la Fermana approdò al Modena dove è rimasto per tre anni toccando la serie A e fregiandosi di un gol a San Siro contro il Milan. Dopo di lui abbiamo Mario Lemme, Giovanni Tiberi, infine Andrea Doninelli e Marco Sansovini negli ultimi due anni, quest’ultimo proprio lo scorso anno insieme a Bellini.

Archiviamo l’era di Flavio Destro con questo attestato di stima da parte dei tifosi. Un allenatore che magari avrà anche avuto i suoi limiti, ma un uomo che spesso sembrava restio a correre sotto alla curva quando c’era da festeggiare, mentre era sempre il primo ad andarci e mettere la faccia dopo una sconfitta

 

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