Il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Fermo si veste di bianco, rosso e verde. Ieri sera, infatti, la facciata della sede provinciale dei militari dell’Arma è stata illuminata da tre fasci di luce con i colori della bandiera italiana. Un’iniziativa, quella dei carabinieri di Fermo, per lanciare un segnale di speranza e di unità di intenti nella battaglia contro il Coronavirus. Un messaggio chiaro, incontrovertibile, che le divise hanno voluto lanciare all’intero territorio provinciale.
Dietro quei fasci di luce, infatti, ci sono la rinnovata simbiosi tra l’Arma e il Fermano, l’unità di intenti nella battaglia contro il Coronavirus, il sentimento di unità quintessenza di quel tricolore, e tutto il cordoglio per le vittime del Covid19 e la vicinanza a chi sta soffrendo e combattendo a causa del virus. Un’iniziativa presa proprio poche ore prima dello scoccare della Pasqua affinché, proprio in occasione di una festività condizionata dalla ‘bestia’, il territorio tutto non molli, anzi rinsaldi la propria coesione per sconfiggere il virus. E l’Arma è in prima linea. I carabinieri, infatti, oggi hanno anche preso parte al saluto ai sanitari del Murri, ulteriore invito a non mollare, tutti insieme, in una delle battaglie più dure per un’intera nazione, per un intero territorio.
Ma non solo l’Arma ha scelto il Tricolore per riaffermare quei valori oggi più che mai importanti nella battaglia di tutti. Vedasi il comune di Ponzano che ha illuminato di bianco, rosso e verde la chiesa di San Marco. “La nostra chiesa di San Marco, duramente colpita come il nostro Paese in questo momento, illuminata dai colori della bandiera italiana. Un segno – fanno sapere dal Comune – per ringraziare chi è in prima linea ad affrontare l’emergenza e un messaggio per tutti noi. Il tricolore diventa luce. Per ricordarci che solo insieme, uniti negli intenti e nei comportamenti, possiamo far fronte a questa crisi. Per portare un messaggio di speranza in questa Pasqua così surreale, che sia davvero un ‘passaggio’ verso una situazione migliore. Dall’amministrazione comunale gli auguri affinché, pur nella difficoltà, ciascuno possa leggere con speranza le giornate che stanno scorrendo e trascorrere la Pasqua in serenità e salute”. Occasione per l’amministrazione per ringraziare “chi è in prima linea nel fronteggiare l’emergenza ossia i sanitari, alcuni dei quali anche nostri concittadini, forze dell’ordine, volontari, dipendenti comunali e privati che stanno garantendo i servizi di pubblica utilità. Il ringraziamento alla cittadinanza per il rispetto delle norme nazionali e locali per il contenimento del contagio, rinnovando l’invito a continuare ad avere, nonostante la stanchezza, dei comportamenti responsabili per il bene di tutti. La chiesa di San Marco è stata riconosciuta come luogo simbolo per Ponzano e per la collettività. Come l’Italia dalla pandemia, San Marco è ferito: un bene lacerato dal terremoto, sul quale l’amministrazione sta cercando di sensibilizzare gli organi competenti e di trovare dei fondi per la ristrutturazione”. E da Ponzano a Petritoli dove il sindaco Luca Pezzani, il parroco e i rappresentanti della Croce Arcobaleno sono saliti sul campanile per la benedizione pasquale rivolta alla cittadinanza.
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