di Giorgio Fedeli
Controlli questa mattina, controlli oggi pomeriggio. Sopralluoghi idem. I primi dei carabinieri, i secondi del sindaco Paolo Calcinaro. La convergenza a Lido Tre Archi. Sì perché il primo cittadino dopo essersi recato personalmente nel rione fermano, questa mattina, insieme a una pattuglia della polizia municipale (e fra l’altro è intervenuto per bloccare due cani che scorrazzavano, senza guinzaglio, in spiaggia) oggi è tornato da solo a Lido Tre Archi. E lì ha nuovamente trovato i carabinieri a pattugliare le strade del quartiere. In cima alla lista delle priorità dell’Arma i controlli legati al rispetto delle norme anti-Coronavirus, con particolare attenzione ad eventuali assembramenti. Ma ovviamente un occhio a tutte le problematiche legate al quartiere con maggiori criticità della costa fermana.
I militari dell’Arma, tra questa mattina e oggi pomeriggio, hanno fermato circa 150 vetture e verificato la validitià degli spostamenti di circa 170 persone. Una decina le sanzioni. Cinque le pattuglie impegnate con, sul posto, anche il comandante della compagnia di Fermo, il maggiore Roland Peluso, quello del Norm, il tenente Serafino Dell’Avvocato e quello della stazione di Petritoli, il maresciallo Zenobio Quarta. Sul posto, infatti, sono intervenuti anche i carabinieri di Petritoli insieme a quelli di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Pedaso. Con loro anche una pattuglia della Capitaneria di porto chiamata a intervenire per la presenza di persone in spiaggia.
“Sono veramente grato a tutte le forze dell’ordine e al prefetto che che coordina simili servizi. Sono ben consapevole – il commento del primo cittadino di Fermo, Calcinaro – dell’aggravio di lavoro per le forze dell’ordine causato dal Coronavirus. Ma nonostante ciò sono riuscite a incrementare i controlli su Lido Tre Archi. e la loro costante presenza sicuramente dà “fastidio” al sottobosco dell’illegalità e anche a chi su questo quartiere prova a speculare”. E l’idea di un presidio fisso, o meglio, data la costanza con cui avvengono i controlli, di una sede in loco per le forze dell’ordine: “I locali ci sono – la chiosa del sindaco – ma capire se sia utile o meno un presidio del genere spetta alle forze dell’ordine. La valutazione spetta a loro. Comunque la loro presenza costante mi sembra evidente, e credo che ci accompagnerà anche da qui in avanti”.
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