“Calcinaro e Fermana, non solo coincidenze. La domanda nasce spontanea: ai dirigenti della Fermana è antipatico Salvini o, piuttosto, sono stati richiamati da chi ha sempre accostato il suo vissuto politico alla società? Guardando ai fatti, sembrerebbe la seconda che hai detto, come diceva un comico famoso. La Fermana consente ad un dirigente di spicco della società di candidarsi con la lista Piazza Pulita di Calcinaro e si affretta a diramare una nota in cui ribadisce che ‘Il sodalizio gialloblù segue con attenzione l’imminente tornata elettorale riguardo la quale mantiene una posizione di estrema neutralità’. È neutrale permettere che un dirigente sia candidato con Calcinaro e poi dissociarsi dalla politica solo perché al fianco di Matteo Salvini, che indossa una maglia della squadra regalatagli dalla Piazza, c’è un candidato sindaco diverso?” Così Lorenzo Giacobbi, candidato sindaco per la Lega Fermo, a latere di una giornata in cui ha tenuto banco la maglia gialloblu indossata da Matteo Salvini nel corso della presentazione della lista.
“Che c’è di neutrale nel ringraziamento al sodalizio per la nota diffusa alla stampa e nello scrivere “Lasciamo i colori della Fermana fuori dalla bagarre politica” in un post sapendo di avere un pezzo da novanta della società nella tua lista? Lo stesso dirigente con cui, guarda la coincidenza, Calcinaro si è ritrovato a fare campagna ad un banchetto allestito dai tifosi – si chiede Giacobbi – È singolare anche che Calcinaro dichiari alla stampa di non credere che Salvini abbia ricevuto la maglia dai tifosi: è forse lui ad indirizzare le loro scelte? Si potrebbe pensare visto che, sempre per essere neutrali, il 3 maggio 2015, a pochi giorni dal ballottaggio in cui Calcinaro fu eletto, in curva al Recchioni apparve lo striscione “e ora un sindaco gialloblù”? Me lo ricordo bene perché sono abbonato da una vita e talmente tifoso della nostra squadra cittadina che ogni volta che posso la seguo anche in trasferta. È triste che Fermo viva delle logiche e delle ambizioni dei soliti noti e che rischi di ritrovarsi ancora un sindaco che agisce da podestà. Ancor più triste che lo assecondi una gloriosa bandiera sportiva, patrimonio dei fermani grazie al supporto dei quali vive e prospera”.
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