“Qualche settimana fa avevo lanciato un questionario anonimo online per rompere gli schemi ed entrare in contatto direttamente con i cittadini. ‘Cos’è che più vi preoccupa per i prossimi mesi? Quali sono i timori per la vostra famiglia?” Non che io non avessi già fotografato la situazione con i miei occhi, con un sondaggio ho voluto provocare e stimolare, capovolgendo la politica. “Voi prima di tutto’, questo il mio slogan, è entrato nella testa della gente, finalmente sullo stesso piano del politico. A pochi giorni dal voto, al di là dei consensi e dei complimenti pervenuti che mi lasciano grande soddisfazione e ottimismo, sono qui a commentare ciò che è emerso dal sondaggio a cui hanno aderito decine e decine di utenti”. Così il candidato alle elezioni regionali nella lista Forza Italia-Civici per le Marche, Giovanni Lanciotti.
“Come previsto, la voce che più preoccupa è la chiusura delle imprese e la crescita dei licenziamenti, fetta che occupa il 21% della torta. Chi ci ha governato sino ad oggi non è riuscito a tamponare una situazione sempre più complicata adottando scelte che hanno completamente dimenticato il territorio fermano. Basti pensare che negli ultimi anni nella provincia di Ascoli centinaia di persone sono state accompagnate alla pensione grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione ai quali si sono aggiunti milioni piovuti dal Ministero. Perché il Fermano è stato fatto fuori nonostante la crisi del calzaturiero?
Detto ciò, dal 22 settembre dovremo iniziare a lavorare mettendo al centro le imprese e i lavoratori. Metteremo in pratica le nostre idee, ossia le risposte alle vostre preoccupazioni: premiare le assunzioni degli under 35, abbattere una tassazione smisurata, rivalorizzare l’importanza della manualità artigiana.
“Il coraggio di cambiare significa mettere al primo posto le reali esigenze della gente. ‘Voi prima di tutto’ significa realmente ascoltare e mettersi nei panni dell’altro. Significa anche confrontarsi e, perché no, ragionare insieme. Se i temi che più fanno stare in pensiero le famiglie (la mancanza di lavoro nei giovani e le difficoltà economiche sono) erano attesi, ciò che mi meraviglia è invece la bassa risonanza che ha avuto ‘la carenza nell’assistenza agli anziani’. Soltanto il 4% ha dichiarato di essere preoccupato per questo. A mio avviso si sottovaluta un argomento spinoso che merita lungimiranza e attenzione. Le Marche e il Fermano invecchiano precocemente, gli adulti fanno i figli tardi e spesso capita che uomini e donne in carriera con prole debbano accudire anche i propri genitori anziani le cui aspettative di vita si allungano. Il trend già in essere si amplierà negli anni futuri. Per questo ogni euro scommesso nella cura degli anziani è un euro investito nel benessere delle famiglie. Investiremo nelle nuove residenze per i ‘nuovi’ anziani, nelle cure domiciliare e nell’assistenza sanitaria e nei progetti condivisi giovani-anziani”.
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