“Sono soddisfatto per l’andamento delle prime misure partite sul Fermano-Maceratese”.
Fabrizio Cesetti (foto), rieletto tra i banchi del Consiglio regionale in quota Pd, fa il punto della situazione sui provvedimenti inerenti l’area di crisi complessa del distretto pelli-calzature.
“E’ stato un percorso condiviso con tutte le associazioni e organizzazioni economiche e sociali del territorio e questo ne ha rappresentato l’aspetto più virtuoso, rendendola una buona pratica di collaborazione interistituzionale, a partire dalla redazione del progetto di riconversione e riqualificazione fino alla definizione dei primi bandi per le imprese e per i disoccupati – illustra quindi il consigliere marchigiano Dem -. Tra questi il bando per gli investimenti e per la diversificazione produttiva, che è uno dei capisaldi della strategia di rilancio, è stato concordato nei contenuti e nella tempistica con tutti coloro che hanno partecipato a questo processo. L’uscita prima della pausa estiva si è resa necessaria non solo per rispettare un impegno preso con il territorio nell’ottica di accelerare l’operatività dell’Accordo, ma anche per fruire appieno delle opportunità rese dal Temporary framework, in scadenza a dicembre 2020”.
“Nonostante i tempi ristretti per arrivare all’obiettivo di concedere le agevolazioni entro l’anno, abbiamo disposto una proroga di una settimana per venire incontro alle richieste delle associazioni di categoria.
I dati aggiornati ad una settimana dalla scadenza, con circa 80 domande caricate sulla piattaforma, di cui un numero consistente già finalizzato, confermano che è stata una scelta intelligente e restituiscono, come speravamo, la fotografia di un tessuto produttivo vivace, ancora desideroso di investire e cambiare – prosegue quindi Cesetti -. Sono consapevole delle grandi opportunità che strategie come queste di supporto alla riconversione e riqualificazione industriale, alla ricollocazione del bacino dei lavoratori ai margini del mercato del lavoro o a rischio di espulsione, rappresentano per il rilancio del sistema delle imprese e per l’attrazione degli investimenti, ma anche per colmare il gap infrastrutturale che permane rispetto ad altre aree della regione e alle aree del territorio nazionale dove il settore delle pelli-calzature costituisce la specializzazione produttiva prevalente”.
“Sono certo che l’assessore regionale che prenderà l’eredità di questa importante delega saprà cogliere l’importante ruolo che le politiche per le aree di crisi industriale complessa, e non solo quella Fermano-Maceratese, rivestono per le attività già localizzate, ma anche per valorizzare le potenzialità non ancora espresse, per sperimentare nuove vie di sviluppo – il congedo -. Potrà contare, per il bene della Regione Marche, sulla mia piena collaborazione, sull’esperienza maturata in questi anni, sulla conoscenza del territorio. Ma potrà contare anche su una struttura regionale qualificata, che io stesso ho valorizzato in alcune figure chiave e che ha fattivamente contribuito alla riuscita di questo progetto ambizioso sul Fermano e alla prosecuzione delle attività sulle altre aree, ma anche, aspetto determinante, ha avuto l’iniziativa e coordinato gli sforzi delle Regioni nell’iter di revisione della legge 181/89. E che ringrazio sentitamente per il lavoro realizzato”.
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