“Non abbiamo bisogno del ‘benaltrismo’
sinonimo di vuoto” la replica
di Clementi a Morese

PORTO SAN GIORGIO - Il capogruppo dem al responsabile comunale FdI: "E' facile deviare il discorso, guardare alle iniziative degli altri paesi e fare confusione sulle iniziative del proprio. Ma è politicamente scorretto, soprattutto se si ignora quello che di straordinario è stato fatto, per fronteggiare un emergenza non di certo banale"

“Se c’è qualcosa di cui la politica non ha bisogno, soprattutto in questo momento di grave crisi sanitaria e sociale, è del ‘benaltrismo’ di chi trova sempre cose più importanti da fare rispetto a quelle fatte. E’ un escamotage che funziona sempre perché di problemi ce ne sono sempre tanti, e siamo tutti d’accordo, ma nasconde il vuoto degli argomenti. Ed è così che il Comune di Porto San Giorgio decide di aderire ad un progetto che prevede l’istallazione di quattro punti per il noleggio di monopattini, che per le casse comunali ha costo zero, e qualcuno pensa bene di dire ‘e i commercianti?’”. E’ la replica al capogruppo Pd, Giacomo Clementi al segretario comunale FdI, Emanuele Morese. Pomo della discordia? I monopattini che stanno per arrivare in città.

“Ormai lo sappiamo, è facile deviare il discorso, guardare alle iniziative degli altri paesi e fare confusione sulle iniziative del proprio. Ma è politicamente scorretto, soprattutto se si ignora quello che di straordinario è stato fatto, per fronteggiare un emergenza non di certo banale. Una manovra da oltre 700.000 euro che ha previsto tagli su Tari, Tosap e concessioni comunali, l’istituzione di un fondo di sostegno alle famiglie, oltre al grande lavoro che i nostri servizi sociali hanno svolto, coinvolgendo le associazioni della città e il terzo settore, per intervenire e porre rimedio a tutte le nuove situazioni fragilità. Un lavoro enorme stranamente dimenticato da chi vuole spostare l’attenzione sempre su ciò che manca”.

“Non ci si venga a dire che – incalza il capogruppo dem – la nostra priorità è il brecciolino di piazza Mentana perché questa è una sterile polemica figlia della minoranza. In consiglio infatti, si è discusso il finanziamento per la riqualificazione e non il progetto. E non si tirino in ballo nemmeno le cifre che verranno investite al cimitero perché quelle sono vincolate per quello specifico utilizzo. Piuttosto qualcuno ci dica, a chi giova questo benaltrismo? Non di certo ai commercianti, alle famiglie o alla città. Perché dovremmo rinunciare ad un servizio, gratuito per il Comune, come quello dei monopattini? Perché c’è qualcosa di più urgente? Se la discussione politica scende a questo livello viene spontaneo chiedersi: esisterà mai qualcosa per il quale non ci sono altre priorità?
Le singole scelte, questa ne è un esempio, non pregiudicano la nostra visione che è stata chiara fin da marzo: mettere in campo tutti gli aiuti possibili per ridare fiato al tessuto commerciale e sociale nel breve periodo e, contemporaneamente, agire su misure strutturali in grado di riqualificare e rilanciare la città nel lungo periodo. Su questi fronti continueremo ad intervenire perché la buona gestione delle casse comunali di questi ultimi anni ce lo permette. Il tesoretto è frutto di scelte mirate che non hanno sperperato soldi pubblici e che oggi ci dà la possibilità di convogliare risorse in progetti differenziati e su tutto il territorio comunale.  La città non ha proprio bisogno di questi i polveroni inutili che riescono solo a creare un clima di disgregazione, decisamente inopportuno in questo momento”.

Morese: “Mentre i commercianti lottano per andare avanti, l’amministrazione pensa ai monopattini”


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