di Sandro Renzi
Il “terremoto politico” che ha investito il Comune di Montegranaro, dove la giunta è di fatto caduta dopo le dimissioni di 10 consiglieri comunali protocollate ieri mattina, avrà riflessi anche nell’assetto del consiglio provinciale.
Tanto Aronne Perigini quanto Gastone Gismondi dovranno lasciare il posto ai primi non eletti delle liste Intesa per la Provincia e Progetto Provincia. L’ultimo scorcio del mandato Canigola vedrà quindi l’ingresso di due new entry. Si tratta del fermano Pierluigi Malvatani, consigliere comunale, e del sindaco di Petritoli, Luca Pezzani. Come noto le elezioni per il rinnovo del Consiglio dovrebbero svolgersi, secondo quanto stabilito dal Governo, entro il mese di marzo 2021. Lo slittamento è stato deciso dopo l’aggravarsi della situazione pandemica in autunno. “Intendo coprire questo ruolo per la stima che mi lega alla Presidente Moira Canigola” ha affermato Malvatani “anche se il tempo a disposizione è poco ci sono molte cose da fare. Prima fra tutte l’iter per il progetto della variante di Girola che ritengo prioritario per il territorio“.
Se dovesse essere confermata la data di marzo per il rinnovo dell’assise provinciale, si dovrà sciogliere inoltre il nodo che riguarda proprio Montegranaro, retto dal Commissario prefettizio fino alle nuove elezioni. Chi rappresenterà il comune del distretto calzaturiero in Provincia qualora le amministrative dovessero svolgersi successivamente? Intanto, a tre mesi dalle ipotetiche elezioni di secondo grado per l’ente di viale Trento, a cui sono chiamati solo i rappresentanti eletti nei Consigli comunali e non anche i cittadini, sembra riaprirsi il capitolo candidature post Canigola. A quella del primo cittadino di Monte Vidon Combatte, Gaetano Massucci, peraltro anticipata da Cronache Fermane un mese fa, potrebbe affiancarsi quella del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro che per primo aveva offerto un assist a Massucci per la presidenza della Provincia. La discesa in campo del sindaco del capoluogo sarebbe auspicata da alcuni gruppi civici. Un pressing che potrebbe incamerare anche l’appoggio di qualche forza partitica sparigliando le carte sul tavolo. Insomma qualcosa comincia a muoversi anche a Fermo.
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