Un frame da Mantova, con il gioco fermo per fallo su Cognini. Urbinati e Neglia a sincerarsi delle condizioni del compagno
di Paolo Bartolomei
FERMO – Crisi del settimo giorno: si interrompe alla settima partita l’imbattibilità della Fermana durante la neo gestione dell’allenatore Giovanni Cornacchini. Al Martelli di Mantova i gialloblù, nonostante siano stati ridotti in dieci per quasi tutta la gara, stavano resistendo bene e difendendosi tutto sommato ordinatamente.
Prima partita del girone di ritorno, Cornacchini non può schierare gli infortunati Boateng, Comotto e Persia, nonché Diop e Liguori in lista di cessione. Il coach torna ad un 4-4-2 autentico con il ritorno di Sperotto sull’out sinistro insieme a Mordini; Neglia torna a tutti gli effetti in attacco accanto a Cognigni.
Formazione più imbottita, nelle intenzioni del mister, per coprirsi meglio contro un Mantova temibile e che occupa posizioni di alta classifica. I piani del tecnico però saltano in aria dopo solo 7′ per l’espulsione del mediano Graziano (doppia ammonizione): Fermana in dieci per ben 83′. Il primo tempo scorre con tentativi velleitari su entrambi i fronti ma non si registra alcuna vera e propria occasione da gol limpida, non si nota più di tanto l’uomo in meno tra i canarini.
Verso il quarto d’ora della ripresa invece arriva il vantaggio dei lombardi con Guccione che concretizza la maggior pressione dei padroni di casa nel primo scorcio della seconda frazione. La Fermana reagisce e ci prova ma i tentativi di Cognigni & c. non sono pericolosi.
Canarini ora attesi dallo stesso ciclo che hanno affrontato ad inizio campionato con Antonioli alla guida: dopo Mantova, nei prossimi quattro turni incontreranno avversarie poste nei primi sette posti in graduatoria; nell’ordine: sabato prossimo al “Recchioni” la capolista Sudtirol, poi Samb, Padova e Perugia. Insomma la prossima serie sarà un esame di maturità per la Fermana.
Il cross di Neglia che porta all’incursione di Cognigni nel primo tempo, con il risultato ancora fermo sullo 0-0
IL TABELLINO
MANTOVA 1 (4-3-3): Tosi, Bianchi, Milillo, Checchi, Zanandrea (34′ st Panizzi); Guccione (41′ st Mazza), Militari (23′ st Silvestro), Lukas Felippe Martello (1′ st Saveljevs), Gerbaudo; Cheddira, Ganz (23′ st Zibert). A disposizione: Bertolotti, Cortesi, Di Molfetta, Fontana, Pinton, Rosso. All. Emanuele Troise
FERMANA 0 (4-4-2): Ginestra; De Pascalis (43′ st Demirovic), Manetta, Scrosta, Mordini (5′ st Grossi); Iotti ( 29′ st Raffini), Urbinati, Graziano, Sperotto ( 43′ st Palmieri); Neglia, Cognigni (43′ st Cremona). A disposizione: Massolo, Colombo, Manzi, Rossoni, Bonetto, Staiano, Grbac. All. Giovanni Cornacchini
ARBITRO: Gianluca Grasso di Ariano Irpino, assistenti Andrea Zezza di Ostia Lido e Franco Iacovacci di Latina, quarto ufficiale Raimondo Borriello di Arezzo
RETI: 17′ st Guccione
NOTE: espulso al 7′ pt Graziano per somma di ammonizioni; ammoniti Lukas Felipe Martello, Saveljevs, Grossi, Milillo, Demirovic; angoli 6-4; recupero 1’+4′. Si gioca ancora a porte chiuse per il pubblico pagante a seguito del perdurare delle disposizioni dovute all’emergenza epidemica da Covid 19; accesso consentito in tribuna solo a dirigenti e collaboratori delle due società, alla stampa e pochi altri addetti ai lavori.
Un’occasione capitata a Luca Cognigni
LA CRONACA
Dopo appena sette minuti Fermana già in dieci: due entrate di Giovanni Graziano, uno degli ultimi arrivati e che ha esordito in casa la settimana scorsa contro il Legnago, portano ad altrettante ammonizioni nel giro di pochissimo tempo e al secondo giallo, come noto, c’è il rosso. Fermana in dieci per ben 83′ ma il tecnico non fa alcuna sostituzione, salvo inserire Grossi al posto di Mordini ad inizio ripresa.
Il primo tempo scorre con tentativi velleitari su entrambi i fronti, spinge un po’ di più il Mantova forte della superiorità numerica (6 corner a 2 al termine della prima frazione di gioco) ma non si registra alcuna vera e propria occasione da gol, salvo alcuni tentativi di Ganzi e del marchigiano del Mantova Cheddira, una bella rovesciata di Manetta che sfiora il palo e un’incursione di Cognigni su cross di Neglia. La Fermana protesta per un possibile rigore, ma le immagini al rallenty fanno pensare al braccio dell’avversario aderente al corpo.
Verso il quarto d’ora della ripresa arriva il vantaggio dei lombardi con Guccione, che concretizza la maggior pressione dei padroni di casa nel primo scorcio della ripresa. Palla recuperata a centrocampo, cross dalla sinistra di Cheddira, in area Guccione si allunga per la deviazione, anche i difensori della Fermana cercano di intervenire e la sfera termina alle spalle di Ginestra: 1-0.
La reazione della Fermana è apprezzabile e nonostante l’uomo in meno i canarini arrivano pericolosamente davanti a Tosi con Cognigni, Neglia e gli altri della truppa. Nel finale (forse un po’ troppo tardi) dentro Palmieri, Demirovic e Cremona. Quest’ultimo al primo pallone toccato porta il quarto e ultimo corner per la Fermana, ma questa volta il Mantova è ben coperto e la palla alle spalle di Tosi non ci va.
Il tecnico della Fermana, Giovanni Cornacchini, in sala stampa nel dopo gara per l’analisi del match di giornata
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
Lo aveva anticipato da tempo mister Cornacchini: nonostante l’ottimo momento gialloblù, caratterizzato dalla neo gestione sportiva fertile di ben 12 punti capitalizzati in 6 partite, statisticamente sarebbero arrivati momenti di torneo conditi da amarezze. Allo start del ciclo terribile di calendario, concomitante con il via del girone di ritorno, si è così palesata la prima battuta d’arresto della Fermana 2.0 stagionale, quella appunto griffata dal tecnico già Fermana.
Una sconfitta, però, come largamente sottolineato maturata in inferiorità numerica per la quasi totalità della gara e, non da meno, con un episodio dubbio in area lombarda, per un contatto di mano della relativa retroguardia, potenzialmente da rigore, non assegnato, con il match ancora fermo sul risultato di partenza.
“Il fatto di restare in 10 contro 11 dopo pochi minuti dal via ha creato gli oggettivi presupposti per una sfida tutta in salita – il commento del tecnico dalla sala stampa dell’impianto mantovano -. Eravamo consapevoli che con l’uomo in meno sarebbe stato davvero molto complicato portarla a casa, ma i ragazzi sono stati bravi ed ordinati nel tenere botta. Il rigore negato ovviamente ha pesato nell’economia del match, ma ripeto che la squadra è stata compatta, evitando le classiche imbarcate che, in situazioni simili, possono capitare”.
“I ragazzi hanno reagito bene a tutti gli episodi negativi, sono stati sempre in partita. Andiamo avanti senza nessun tipo di problema – ha proseguito Cornacchini -, peccato per il gol preso su una palla persa troppo facilmente. Sullo spazio i locali sono ripartiti forte, noi eravamo un pò stanchi visto anche lo sforzo fatto restando praticamente dal via con un uomo in meno. Il bicchiere mezzo pieno è rappresentato dal nostro carattere: siamo un gruppo che non molla, con personalità, le componenti che servono per proseguire il cammino da qui alla fine del campionato”.
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