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Dichiarazioni del dirigente Filisetti, il Pd Fermano compatto: “Non può cadere in atti provocatori di revisionismo storico, procedere con le dimissioni”

FERMO - "Se errare è umano, allora perseverare in dichiarazioni di questo tipo, dopo quella del 4 Novembre, ci lascia convinti della sua inadeguatezza a ricoprire tale ruolo."

“A distanza di quasi una settimana dal messaggio del direttore scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, emerge ulteriormente la già evidente gravità delle sue posizioni. Come Partito Democratico e Gruppo Consiliare riteniamo che chi ha l’onore e l’onere di ricoprire ruoli di rappresentanza nel sistema scolastico pubblico non può e non deve cadere in atti provocatori di revisionismo storico. Proprio queste parole ci ricordano che dobbiamo continuare ad essere vigili e che questa battaglia va combattuta ancora ogni giorno attraverso l’acquisizione di una consapevolezza che solo l’istruzione, la formazione e la cultura possono donare ad ogni singolo individuo”. Inizia così la nota congiunta del Partito Democratico, gruppo consiliare, Giovani Democratici di Fermo dopo le dichiarazioni del dirigente scolastico regionale lo scorso 25 aprile. 

PD fermano, a tutti i livelli, che sottolinea: “Sono passati ben 76 anni da quando l’oppressione nazi-fascista fece precipitare l’Italia in un baratro di intolleranza, violenza e oppressione e non vi è alcun dubbio che la Seconda Guerra Mondiale causò ingenti perdite di vite umane, ma è grazie al coraggio e al sacrificio di migliaia di Partigiani se oggi possiamo vivere in uno stato di diritto. Perciò vale la pena ricordare le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi: ‘Non tutti gli italiani furono brava gente. Non scegliere è immorale’. Risulta quindi intollerabile che si accostino valori democratici e valori fascisti, ancor più se a farlo è un Direttore Scolastico Regionale.  In quanto Giovani Democratici, con gran parte di noi ancora studenti, siamo diretti destinatari delle sue parole e proprio per questo non possiamo affatto accettare un simile affronto. Parole che celano un’abissale mancanza di rispetto sia nei confronti di chi ha dato la propria vita per conquistare la libertà, sia nei confronti di noi studenti che studiamo quelle vicende sui libri di storia e, con uno sguardo critico e attento, parliamo di Resistenza e distinguiamo chi la libertà la negava, i nazifascisti, da chi invece la difendeva, i partigiani. Il fascismo non è un sogno, ma un crimine. Slogan, questo, con cui i GD Pesaro-Urbino hanno avviato una petizione per chiedere le dimissioni del Direttore Filisetti, petizione a cui aderiamo convintamente. Se errare è umano, allora perseverare in dichiarazioni di questo tipo, dopo quella del 4 Novembre, ci lascia convinti della sua inadeguatezza a ricoprire tale ruolo. Pertanto come Partito Democratico della Città di Fermo, Gruppo Consiliare PD e Giovani Democratici ci uniamo all’appello che il Sen. Francesco Verducci e gli altri deputati PD delle Marche, Alessia Morani e Mario Morgoni, hanno rivolto al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi di prendere atto delle gravi posizioni più volte assunte dal Direttore Filisetti nei suoi ormai noti “messaggi agli studenti”, e dunque di procedere con le dimissioni”.


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