di Paolo Paoletti
“Non sono solito confrontarmi con le istituzioni tramite titoli di giornale, preferisco farlo sempre con un’interlocuzione diretta a prescindere dal colore dell’amministrazione. In questo caso, però, sono obbligato a rispondere all’amico Fabrizio Cesetti”. Il primo cittadino di Fermo Paolo Calcinaro, presidente della Conferenza dei sindaci, respinge al mittente le accuse di immobilismo sulla sanità locale fatte dall’ex assessore regionale al bilancio della giunta Ceriscioli, oggi consigliere regionale di minoranza, Fabrizio Cesetti. Quest’ultimo aveva definito il sindaco di Fermo ‘surfista della politica’ dichiarando a Cronache Fermane: “Parliamo di un sindaco di un capoluogo di provincia e presidente della Conferenza dei sindaci, dunque dovrebbe essere un leader che, dinanzi a queste fantomatiche lacune, sarebbe dovuto intervenire subito, non certo attendere l’esito di qualsivoglia operazione per poi piangersi addosso. La verità è che in cinque anni (di amministrazione Ceriscioli) lui non ha fatto nemmeno una proposta, non ha mai preso una posizione. E ora non può certo permettersi di dire che abbiamo fatto una cattiva programmazione. Siamo seri, tutto quello che abbiamo fatto noi è sotto gli occhi di tutti”.
Oggi è Paolo Calcinaro a dire l’altra verità, smontando di fatto le parole di Cesetti, e lo fa documenti alla mano. Nello specifico facendo riferimento ad una lettera protocollata nell’agosto 2019 e indirizzata ai vertici della Regione Marche, da Ceriscioli allo stesso Cesetti, in cui il primo cittadino di Fermo, anche a nome degli altri Comuni della provincia, lamentava una serie di criticità che restano tutt’ora attuali e inaffrontate, partendo della situazione critica del pronto soccorso. Una missiva che non ottenne mai risposta da parte della giunta Ceriscioli.
“Cesetti dice una grande inesattezza – sottolinea Calcinaro – tanto più evidente a lui in quanto fu uno dei destinatari della mia missiva che nell’agosto mandai alla Regione, al presidente Ceriscioli e a lui, come assessore di riferimento, per evidenziare gli aspetti che non andavano nella nostra sanità fermana, anche sentendo gli altri sindaci del territorio. Nella lettera si chiedevano un confronto e delle risposte dall’allora amministrazione regionale visto che era in itinere la redazione del piano sanitario”.
Il primo cittadino di Fermo entra nel dettaglio: “Questa missiva, che allego con tanto di protocollo, fu mandata ufficialmente alla Regione e proponeva tre punti essenziali. Il primo, non a caso, evidenziava la situazione del Pronto soccorso che essendo unico in tutto il territorio necessitava di una premialità da parte della Regione. Purtroppo a questa missiva non seguì alcuna risposta, né tanto meno un confronto o riscontro. Era una lettera mandata dal territorio che dovrebbe essere il primo referente di un’istituzione regionale. Ad onor del vero devo aggiungere che, con una distanza di 6 mesi, abbastanza imbarazzante come lasso temporale e su insistenza del sottoscritto in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci, fu indetta una conferenza in riscontro a questa lettera il 28 febbraio 2020. A distanza di oltre 6 mesi. Purtroppo da quando era stata fissata a quando si è andata a svolgere arrivò la pandemia con i primi casi che si affacciavano sul territorio marchigiano e quindi tutta l’attenzione dei sindaci fu giustamente spostata di questo tema. Resta il fatto che questi temi essenziali per la sanità fermana, nei 6 mesi precedenti sono rimasti senza riscontro”. Dunque una netta smentita alle accuse di Cesetti. Calcinaro non parla di colori politici ma di diritti alla salute di un territorio da sempre trattato da ‘Cenerentola’.
“I temi descritti nell’agosto 2019 sono ancora più attuali oggi – evidenzia Calcinaro – a scanso di ogni sospetto di strumentalizzazione politica, a Cesetti riconosco il grande merito di aver voluto fortemente il finanziamento della nuova struttura ospedaliera a Fermo e su questo credo che nessuno possa mettere in dubbio nulla. Quelli inseriti nella lettera sono i temi non toccati e non affrontati dalla precedente amministrazione regionale. Manderemo la copia di questa missiva anche all’attuale amministrazione Acquaroli perché sono aspetti che devono essere comunque affrontati. Le parole di Saltamartini vanno in questo senso perché evidentemente c’è consapevolezza del problema. Una presa d’atto che deve portare all’intervento, altrimenti la situazione sarebbe ancora peggiorativa”.
LEGGI LA LETTERA INTEGRALE INVIATA DAL SINDACO DI FERMO PAOLO CALCINARO
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