La Pro Loco rinnova il direttivo e vira dritta alla programmazione

MONTEGRANARO - Organigramma allargato dagli originari setti elementi agli attuali nove. Il riconfermato presidente Sauro Basso: "Segno di piena e viva partecipazione da parte della città". Per l'agenda dei prossimi eventi il numero uno ha concluso: "Confermato il nostro impegno al fianco del Comune per il Veregra Street, per la festa di San Serafino ospiteremo comici di livello"

Il rinnovato direttivo allargato della Pro Loco veregrense, in copertina i membri dello stesso prima delle elezioni avvenute lo scorso 30 maggio

 

di Paolo Gaudenzi

“Ne abbiamo discusso con con i soci presenti all’assemblea di fine maggio, e siamo davvero felici di aver allargato il numero dei componenti nel direttivo, passando dai sette del primo anno, relativamente alla nostra ripartenza, ai nove attuali”.

E’ il commento del riconfermato presidente della Pro Loco veregrense, Sauro Basso, ancora al vertice dell’associazione in virtù degli esiti della tornata elettorale vissuta domenica 30 maggio, al termine di una mattinata investita nella densa relazione su quanto mandato in archivio nel difficilissimo anno solare lasciato alle spalle e profondamente segnato dalla pandemia (per un approfondimento nel merito leggi l’articolo sotto correlato).

“L’ampliamento del nostro organo è il riflesso tangibile che l’associazione cresce, attirando l’attenzione della città. Da sottolineare in tal senso anche il significativo aumento, pari al 37% del numero degli iscritti, a rimpolpare la lista dei sostenitori: un dato che interpretiamo come approvazione al nostro operato da parte dei concittadini, desiderosi di partecipare a tal punto che all’assemblea sono state utilizzate molte deleghe, in modo tale che coloro non sono potuti essere presenti hanno avuto comunque espresso il desiderio di contribuire a determinare il futuro prossimo della Pro Loco”, ha precisato Basso.

Un futuro prossimo identificato nel quadriennio a venire, con protagonisti del gruppo operativo identificati, alle spalle di Basso, nel vice presidente Francesco Di Battista, nel tesoriere Roberto Silenzi, vice Filippo Quintili, dalla segretaria Giulia Germani ed anche in questo caso con vice al seguito, vale a dire Letizia Liberati. Addetta alle relazioni esterne Giulia Di Rosa, Michele Antolini è chiamato ai rapporti con le associazioni locali ed ecco poi Marcello Orso, incaricato di mantenere aperto un canale con l’ex comitato per i festeggiamenti del santo patrono, San Serafino. Al fianco del direttivo il trio dei probiviri, composto da Giovanni Apolloni, Emanuele Santarelli e Cristian Seghetta; infine il tre revisori dei conti, cioè Chiara Basso, Emanuele Capretta e Giuliano Morresi.

Squadra rinnovata, base granitica e di partenza per tracciare la rotta di un programma operativo a beneficio della città. Su tale aspetto Basso precisa che “è stato confermato al Comune il nostro pieno appoggio per il Veregra Street, festival degli artisti di strada che si terrà a fine luglio, e che ci vedrà impegnati come supporto logistico, per l’accoglienza del pubblico e la corretta applicazione di tutte le misure anti Covid da mettere in campo. Per tale mansione scenderemo in campo in un numero di effettivi maggiore rispetto alla medesima circostanza del 2020”.

“In attesa di finalizzare l’intero quadro delle nostre iniziative, è moralmente d’obbligo confermare sin da ora alla città il nostro impegno per tributare, come da prassi consolidata, San Serafino, patrono di Montegranaro – il resto dell’illustrazione programmatica del presidente -. Il relativo calendario è work in progress, ma per la serata di punta siamo nuovamente orientati a confermare l’intrattenimento passante per comici o cabarettisti, rinviando al futuro il classico concerto musicale. Purtroppo, con la pandemia ancora in atto, non reputiamo congeniale l’intrattenimento musicale con il pubblico ad assistervi seduto e distanziato, concetto che invece calza di più per uno spettacolo di natura diversa. Per riportare la musica nella piazza nel cuore della città attendiamo pertanto la possibilità di poter tornare a vivere gli spettacoli in maniera dinamica e non statica, sperando che il vecchio concetto di assembramento, oggi messo gioco forza al bando, possa presto ritornare la sana abitudine di una volta, anche e soprattutto per evidenti motivi medico e non da meno sociali“.

 

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