di redazione CF
Ore 2,05. Riparte anche l’Intercity per Milano. E alla stazione di Porto San Giorgio si conclude una nottata ad alta tensione con tutti a tirare un grosso sospiro di sollievo. Sì perché dalle 21 di ieri sera, a causa del blocco del traffico ferroviario per gli incendi tra Castelfidardo e Porto Recanati, due convogli, il Regionale 2494 direzione Milano delle 17,08 e l’Intercity 1546 anche questo direzione Milano, delle 15,28, con 800 passeggeri a bordo, sono stati fermati nella stazione sangiorgese. Una situazione da codice rosso per le istituzioni, a partire dal primo cittadino Nicola Loira. Sarebbe stato un bel grattacapo alloggiare tutti quei passeggeri se non fosse stato che circa 100 passeggeri sono stati portati a destinazione da due autobus messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, e tutti gli altri a ripartire, poco dopo l’una, sul Regionale, direzione nord. Ma prima di ripartire si sono praticamente tutti riversati in piazza Matteotti tra un via vai di bagagli, qualche comprensibile borbottio, alcune urgenze e una sala operativa improvvisata sulle scale della stazione ferroviaria. Anziani con qualche smorfia di dolore o indolenzimento, piccoli che si addormentano sulla spalla della mamma che, invece, deve tenere duro, giovani che iniziano a telefonare a familiari e amici per avvisarli della loro ‘odissea’. Insomma uno spaccato dell’universo del viaggiatore che si riversa in città. “Nella notte – l’aggiornamento dei vigili del fuoco sugli incendi a Castelfidardo, Numana e Porto Recanati – sono proseguite le operazioni di spegnimento con tre squadre dei Vigili del fuoco e alle ore 1,15 è stato dato il nulla osta per la riapertura della linea ferroviaria adriatica. Oggi proseguono le operazioni di bonifica e sorveglianza con due squadre dei vigili del fuoco coordinate dal Posto di Comando Avanzato vigili del fuoco attivo da ieri”. Ma andiamo per ordine nella ricostruzione di una nottata fuori dall’ordinario per tutti.
Intorno alle 21 il sindaco Loira è stato avvisato del blocco dei due convogli. E così, insieme al consulente per la Protezione civile della prefettura, Francesco Lusek, si è subito recato in stazione per coordinare la situazione. Con loro la Croce rossa italiana di Fermo, la Croce azzurra di Porto San Giorgio, le Giacche blu, appunto, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. E da lì a breve, data la delicatezza e la complessità della situazione, a Porto San Giorgio sono arrivati anche il prefetto Vincenza Filippi, il questore Rosa Romano e il tenente Oskar Luciani, comandante del Norm della compagnia dei carabinieri di Fermo. Telefonate a destra e manca, notizie che si susseguono frenetiche, passeggeri su e giù. Che si fa? Cinque ore di incertezza, con Protezione civile, Croce rossa e Azzurra a distribuire viveri e acqua, ma fortunatamente la situazione, vuoi anche per un comportamento impeccabile dei passeggeri e il coordinamento della prefettura, non è mai degenerata. Dunque per farla breve, Su quei due pullman messi a disposizione dalle Ferrovie sono state fatte salire circa 100 persone direzione nord. Le altre a bordo del Regionale, anche questo direzione nord. I pullman a partire prima, il treno poco dopo. Il centro di Porto San Giorgio che lentamente si spopola di passeggeri e bagagli e tutti, si diceva, a tirare un sospiro di sollievo. Sì perché l’ipotesi, fattasi sempre più concreta e reale, di dover comunicare a quelle 800 persone che avrebbero trascorso la nottata ferme in stazione, ha fatto sudare a freddo sindaco e company. Ma fortunatamente così non è stato. Solo tre le situazioni ‘a rischio’: una donna incinta è stata fatta alloggiare in un albergo cittadino. E poi un ragazzo e un uomo, entrambi trasportati a destinazione dalla Croce azzurra. Il primo doveva recarsi a Cotignola per un delicato intervento chirurgico, il secondo a Ravenna per la camera iperbarica. Tutti ad aiutare, ad aiutarsi, a fare da fattorini ai più anziani o alle donne, nello scendere le scale della stazione con i bagagli. Anche il sindaco Loira e il presidente della Croce azzurra, Gilberto Belleggia a portare i bagagli su e giù. “Ora dopo ora ci hanno detto che saremmo ripartiti da lì a breve – l’esasperazione di alcuni passeggeri – ed eccoci qua a notte fonda a centinaia di chilometri dalla destinazione”.
“Purtroppo degli incendi hanno comportato le fermate forzose dei convogli – ha spiegato il prefetto Filippi, tra una telefonata e l’altra – però grazie alla collaborazione di tutte le forze in campo, dalla Protezione civile ai sanitari passando per le forze dell’ordine, siamo riusciti a gestire una situazione complessa. Alcuni passeggeri sono stati partiti con i pullman, tutti gli altri con un convoglio in ripartenza”. Ma con la frenesia che si tagliava a fette è sembrato proprio che quanto occorso in stazione ieri notte sia piovuto in testa a tutti, senza un debito preavviso. Insomma, per la serie, c’è chi a Porto San Giorgio, nel Fermano, avrebbe gradito essere stato avvisato prima del blocco dei treni in stazione: “Il coordinamento a volte non dà risultati eccellenti – stempera i toni il prefetto Filippi – ma per noi l’importante è aver risolto la situazione”.
Intanto, a seguito delle emergenze di ieri legate agli incendi lungo la linea adriatica l’assistenza di Trenitalia (Gruppo Fs Italiane) per Frecce e Intercity di ieri si è concretizzata con un indennizzo al 100%disposto per un totale di 19 treni. “Da ritardi e cancellazioni sono stati interessati – i numeri forniti proprio da Trenitalia – circa 11mila passeggeri con le seguenti azioni di smart caring: 7.562 sms, 2.043 mail, 1.405 non contattabili. Sono stati distribuiti circa 5mila kit di generi di conforto (anche con il supporto di Protezione Civile). Su tutte le 14 Frecce coinvolte è stata fatta assistenza a bordo con welcome drink. A disposizione dei passeggeri 21 bus distribuiti nelle stazioni di Torino, Milano, Bologna, Ancona, Termoli, Foggia, Bari. Il personale di assistenza è stato presente fino a tarda notte nelle stazioni di Torino, Milano, Bologna, Rimini ,Ancona, Bari, Foggia, Lecce, Venezia. In queste stazioni sono stati aperti i FrecciaClub/Lounge”.
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