di redazione CF
Movida violenta. E dal summit in Prefettura emergono misure drastiche che il sindaco Nicola Loira sarà chiamato ad adottare. Quali? Chiusura anticipata di tutti i locali ed esercizi commerciali aperti al pubblico, e una stretta sull’ordinanza che limita la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche. A questo si aggiungano anche controlli ad hoc nelle zone più a rischio.
Sono questi gli argomenti finiti sul tavolo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato ieri dal prefetto Vincenza Filippi dopo i recenti episodi di violenza che hanno macchiato le notti sangiorgesi. E in prefettura si è deciso di intervenire in maniera a dir poco drastica. Ma il sindaco Nicola Loira è cauto sui provvedimenti che gli sono stati chiesti di adottare: “Non voglio penalizzare tutti gli esercizi commerciali, indistintamente, erga omnes. Vero è anche che in molti dei fenomeni di violenza l’alcol ha inciso in maniera significativa”. Chiusura anticipata, si diceva. Ma dunque a che ora i pubblici esercenti dovrebbero abbassare le serrande e chiudere le porte? “Mi sono state sottoposte delle opzioni. Sto valutando”, temporeggia il primo cittadino che dopo i fatti del 19 settembre scorso, con aggressioni e caos sul lungomare Gramsci, aveva chiesto controlli mirati su Lido Tre Archi e che sa bene come un provvedimento del genere, se da una parte potrebbe contribuire a limitare l’abuso di alcol, dall’altra avrebbe delle inevitabili ripercussioni sui pubblici esercizi e sui loro bilanci già seriamente compromessi dalla crisi e dal Covid. Che siano poi una reale panacea? Da sempre il commercio è diviso. Dal canto loro, le istituzioni hanno anche deciso di intensificare i controlli nelle zone maggiormente a rischio ‘violenza’. Ma torniamo al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica riunitosi ieri mattina in prefettura, voluto e presieduto dal prefetto Vincenza Filippi, e a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine e, si diceva, il sindaco Loira. Una seduta praticamente ad hoc dopo i recenti episodi di rissa che si sono registrati a Porto San Giorgio. Ed ecco perché la partecipazione di Loira e dell’assessore competente di Fermo ha visto la composizione del predetto organo essere integrata, in ragione degli argomenti trattati, dalla presenza del Sindaco del Comune costiero e dell’assessore Mauro Torresi per il Comune di Fermo.
“Nel corso dell’incontro, con il contributo dei rappresentanti delle amministrazioni locali, la vicenda è stata diffusamente analizzata anche sotto il profilo delle implicazioni di tipo sociale che essa solleva, constatando come certi comportamenti da parte dei più giovani, specie in relazione all’abuso di sostanze alcoliche – spiegano dalla Prefettura – costituiscano ormai un fenomeno di rilievo nazionale, capace di interessare diverse province italiane, e tale da implicare la necessità di un’azione corale forte ed incisiva, non solo di tipo repressivo ma anche preventivo, su diversi e molteplici piani, per riuscire efficacemente ad intervenire in ordine alle cause all’origine di certe abitudini”.
E per quanto riguarda la specifica realtà locale “dopo aver preso atto in seno al Comitato, degli interventi mirati prontamente messi in campo dalle Forze dell’ordine, a seguito dei recenti episodi di violenza, come l’adozione di Daspo urbani nei confronti di alcuni dei responsabili dei disordini, è stata decisa l’adozione di specifiche misure di vigilanza presso i luoghi di maggiore concentrazione della movida giovanile. Inoltre, a seguito di un opportuno e proficuo confronto con il sindaco Loira, sono stati presi in considerazione futuri provvedimenti – il dettaglio dalla prefettura – relativi alla vendita ed alla somministrazione di bevande alcoliche e, sulla base delle proposte esaminate all’esito della riunione, è stata decisa l’adozione con ordinanza comunale di un provvedimento per la chiusura anticipata di tutti i locali e gli esercizi commerciali aperti al pubblico nella città di Porto San Giorgio”.
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