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Spaccio di droga, la centrale era San Benedetto: tra gli arrestati anche la nonnina che aiutava il nipote a confezionare le dosi

BLITZ all'alba dei poliziotti del Commissariato rivierasco e della Mobile di Ascoli: 6 persone in carcere, 2 ai domiciliari, 3 con obbligo di firma, 23 indagati totali, 26 capi di imputazione. L'operazione "Mirror Speaker", coordinata dalla Procura, è iniziata nel settembre 2020. Quattordici mesi durante i quali sono avvenuti sequestri di cocaina, marijuana, hashish e 300.000 euro in contanti

Alfano (Mobile) e Crucianelli (Commissariato) raccontano l’operazione “Mirror Speaker”

 

di Andrea Ferretti

Undici persone in carcere a chiusura – si fa per dire perchè le indagini continuano visto che siamo, forse, solo al primo capitolo – dell’operazione “Mirror Speaker” che ha interrotto una vasto giro di droga (cocaina, eroina, hashish) che partiva da San Benedetto. Nome dell’operazione, come vedremo, scelto per spiegare il metodo di comunicazione delle persone coinvolte che nei loro discorsi al telefono invertivano le sillabe.

Un gioco enigmistico che ad alcuni di loro – non tutti perchè c’è anche chi si trova ai domiciliari – non ha risparmiato l’apertura delle porte del carcere. All’alba di oggi il blitz dei poliziotti del Commissariato di San Benedetto e della Squadra Mobile di Ascoli che si sono presentati nelle abitazioni di dieci persone per ammanettarle e metterle, per ora, al sicuro.

L’undicesimo soggetto, ovviamente non uno stinco di santo, ha preceduto i compari di ventiquattr’ore. A casa non c’era, infatti, perchè ieri è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Ancona, coinvolto in un’altra indagine.

Tra le undici persone – tutte residenti a San Benedetto e zone limitrofe – un solo italiano, gli altri sono un marocchino e nove albanesi. La loro età va dai 24 ai 45 anni. Sono tutti uomini tranne la terribile nonnina, una donna di 70 anni che è stata arrestata perchè aiutava il nipote a confezionare le dosi. A quell’età, insomma, ognuno si arrangia come può.

La Questura di Ascoli

Degli undici arrestati, solo sei sono stati portati in carcere (cinque in quello ascolano di Marino del Tronto, uno a Macerata) perchè due sono agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni di San Benedetto e tre hanno l’obbligo di firma, sempre a San Benedetto.

I capi di imputazione emessi dalla Procura della Repubblica di Ascoli sono ben ventisei: un record. Le persone indagate, a vario titolo, sono in tutto 23: numero fortunato, sperano gli investigatori.

“Mirror Speaker” va in prima pagina oggi, mercoledì 10 novembre, ma è una faccenda in cui va assolutamente riavvolto il nastro. Tutto cominciò 14 mesi fa. Settembre 2020, una Volante del Commissariato di San Benedetto nella periferia della città controllò un’auto sospetta con a bordo tre persone che ora fanno parte della lista dei 23.

Il terzetto aveva precedenti penali. I poliziotti iniziarono allora un’attività investigativa che è durata oltre un anno e che ha fatto appurare loro, e ovviamente sequestrare, un mucchio di droga e molto denaro contante, provento dello spaccio

Andrea Crucianelli

La banda si approvvigionava delle sostanze stupefacenti in grandi quantità. Ora sarà tanto importante quanto complicato capire da dove arrivavano quelle partite di cocaina, eroina e hashish. Droga che loro immettevano sul mercato, non solo di San Benedetto e dintorni perchè le “vendite” avvenivano anche nelle province di Pescara, Chieti, Napoli e Roma.

Si viaggiava anche a due chili alla volta e chi riceveva il “pacco” pagava anche in tre comode rate da 40, 10 e 20.000 euro. Il denaro non era poco, e infatti la Polizia ha effettuato due sequestri di 90.000 e 200.000 euro. I primi erano contenuti in un borsone che la persona addetta a consegne e riscossioni aveva in auto. Per sua sfortuna, la vettura andò in avaria sulla A14 nei pressi Ortona, lui chiamò i soccorsi e vedendo arrivare la Polstrada fuggì nascondendo il borsone nei paraggi, subito recuperato dagli agenti. I 200.000 euro, invece, vennero sequestrati a un altro “viaggiatore”, fermato e ammanettato al casello di Basciano (Teramo) sulla A24.

In questi quattordici mesi la Polizia non ha atteso il blitz odierno, perchè dopo il controllo di quell’auto arrivarono anche sei arresti in cinque distinte operazioni: ottobre 2020 sequestro di 5 kg di marijuana a San Benedetto, novembre 2020 200 grammi sempre di marijuana e sempre a San Benedetto più 1,6 kg di cocaina a Roma e 5,5 kg di marijuana a Cupra Marittima, gennaio 2021 2,2 kg di cocaina nel Fermano.

Il Commissariato di San Benedetto

Sono stati lunghi mesi di appostamenti e intercettazioni. Da queste ultime è emerso come i componenti della banda comunicassero tra loro oltre che attraverso i social, anche parlando al telefono e invertendo le sillabe della parole pronunciate. Per spostarsi non usavano auto di proprietà ma prese a noleggio. Nel computo finale c’è anche un vettura sequestrata.

Ad illustrare “Mirror Speaker” ci pensano il capo della Mobile ascolana Vincenzo Alfano e il dirigente del Commissariato di San Benedetto Andrea Crucianelli. Rappresentanti di un piccolo esercito di poliziotti – una settantina- che hanno operato in tutto questo tempo per porre fine all’attività della banda.

Con loro hanno collaborato anche i colleghi delle Squadre Mobili delle Questure di Macerata e Teramo, dei Reparti prevenzione crimine di Lazio e Toscana, dell’Unità cinofila di Nettuno, del Reparto volo di Pescara


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