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Jovanotti: «Nessun lavoratore in nero al Jova Beach Party. No danni all’ecosistema» VIDEO

FERMO - Jovanotti e Maurizio Salvatori della Trident respingono le accuse di lavoratori in nero al Jova Beach Party. Presa di posizione dell'artista anche contro le accuse di danneggiare l'ambiente
Il video di Jovanotti dal Jova Beach Party a Casabianca di Fermo

«Ieri sera è uscita una notizia che parlava di un’ispezione nel cantiere del Jova Beach Party ed erano stati trovati dei lavoratori non in regola. Qui si parla di lavoro, è una cosa seria. Mi ha preoccupato ma non allarmato. perché? Semplice, perché lavoro con la Trident, in particolare con Maurizio Salvatori, dal 1988. E non c’è mai stata una contestazione sul piano delle leggi del lavoro. Questo fatto mi ha preoccupato». A parlare è direttamente lui, Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ‘re’ del Jova Beach Party che oggi decide di parlare, di intervenire in prima persona sulla notizia iniziata a circolare ieri sera intorno aeìlle 19, su presunte irregolarità in materia di lavoro nel cantiere del suo mega evento. Interviene, parla, smentisce irregolarità, illeciti o situazioni contra legem, poi passa la parola allo stesso Salvatori, seduto al suo fianco, che nega anche lui, entrando ulteriormente nello specifico, qualsiasi reato legato al lavoro nero.

Jovanotti poi riprende la parola. E ne ha anche per chi accusa lui e il suo show di danneggiare l’ambiente: «Noi non danneggiamo alcun ecosistema. Il JBP è un lavoro fatto bene, e se non ci credete, venite a verificare. Abbiamo un pubblico fantastico con coscienza alta sull’ambente».

 



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