Il taglio del nastro di Chérie
di Alessandra Pierini
Chi è passato anche solo pochi giorni fa tra via Roma e corso Cavour, ripassando oggi farà fatica a riconoscere quell’angolo di Macerata, buio e nel degrado finchè le sorelle Cinzia e Valentina Mancuso non ne hanno vista la potenzialità e lo hanno scelto come luogo ideale per la loro nuova boutique.
Via i vetri scuri, via ogni sporcizia e come per magia i locali che hanno ospitato in passato diversi istituti bancari, si sono trasformati in un luogo aperto, accogliente, movimentato, pieno di luci, begli abiti e vitalità.
E’ il coraggio delle donne in un momento storico che di certo non invita all’ottimismo e in cui sempre più si sente parlare di chiusure, di ridimensionamenti e di passi indietro.
Non è certo questo il mood del negozio Chérie, che si è trasferito prima dal centralissimo corso della Repubblica in corso Cavour e ora ancora un passetto verso via Roma, diventando di corso Cavour lo sfondo ideale. L’inaugurazione di venerdì ha visto, dopo il taglio del nastro del sindaco Sandro Parcaroli, la partecipazione di tante, tantissime donne che hanno trovato in questa boutique il loro modo di essere e perchè no, una spinta di ottimismo e un modo per incontrarsi e confrontarsi, con leggerezza, sulla moda e i vestiti.
«Un passo importante per la nostra attività – spiegano – ma non di certo l’ultimo. Abbiamo già in serbo delle novità per i prossimi mesi».
Cinzia e Valentina Mancuso
Intanto il nuovo Chérie è un tripudio di luminosità, cura dei dettagli e buon gusto. Nulla è lasciato al caso: dal prato verticale all’ingresso all’illuminazione in pendant con il monumento ai Martiri della Libertà con il quale, all’ora del cepuscolo, visto da lontano, il negozio diventa un tutt’uno.
«La nostra scelta di crescere, in un momento difficile, è testimoniata anche dal colore verde che abbiamo scelto per gli interni e vuole essere un segnale di ottimismo e di speranza. Il nostro impegno e la nostra perseveranza infatti sono state premiati, il numero delle clienti è molto aumentato, ci hanno apprezzato anche per le nostre scelte dei brand e degli outfit proposti, riempiendoci sempre di complimenti. Ci hanno dato in questo modo la carica di fare sempre di più e meglio. Con spazi più grandi e accoglienti, in un contesto architettonico prestigioso della città di Macerata, cercheremo di dare più valore ai nostri prodotti e di soddisfare le esigenze delle clienti, che non sono solo locali, ma arrivano anche da fuori regione». Insomma una perla nel tessuto di Macerata che, pur essendo una attività privata, fa un gran bene alla città, alla comunità, le dà respiro.
La boutique illuminata al crepuscolo
E la scelta controcorrente delle sorelle Mancuso è ancora più un atto di amore, se si pensa che per loro la vendita online viaggia su altissimi numeri, non è per niente secondaria e non ha chiaramente bisogno di un negozio reale. Certo non manca la consapevolezza delle due donne e imprenditrici che questo è un momento difficile. «Già superare la pandemia non era stato per niente semplice – ricordano – La nostra scelta di impegnarci ancora di più e crescere ora è testimoniata anche dal colore verde che abbiamo scelto per gli interni e vuole essere un segnale di ottimismo e di speranza. Il nostro impegno e la nostra perseveranza infatti sono state premiati, il numero delle clienti è molto aumentato, ci hanno apprezzato anche per le nostre scelte dei brand e degli outfit proposti, riempiendoci sempre di complimenti. Ci hanno dato in questo modo la carica di fare sempre di più e meglio. Con spazi più grandi e accoglienti, in un contesto architettonico prestigioso della città di Macerata, cercheremo di dare più valore ai nostri prodotti e di soddisfare le esigenze delle clienti, che non sono solo locali, ma arrivano anche da fuori regione».
E’ così che l’esperienza nella vendita di Cinzia e Valentina, l’ambizione, la capacità di intercettare tendenze e gusti, la competenza nel lavoro e una buonissima dose di coraggio hanno regalato a Macerata un concentrato di cura e bellezza che, di questi tempi, fanno la differenza.
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