Dati Sole24Ore, Totò: «Paghiamo Covid e guerra, formazione sempre più importante»

IL PRESIDENTE del direttivo fermano Confartigianato: «Nel nostro territorio si stanno insediando soprattutto nel settore calzaturiero grandi gruppi, che pur di trovare manodopera specializzata fanno offerte a quelle strutture che un tempo erano loro terzisti, inserendole dentro le proprie strutture. Il dato delle chiusure delle Pmi rispetto alle aperture si può leggere anche da questo punto di vista»

Lorenzo Totò

«Il nostro territorio è stato duramente colpito a livello imprenditoriale da pandemia prima e da conflitto russo-ucraino poi. L’aumento registrato delle cessazioni sul 2021 è il chiaro sintomo delle perdite subite dall’importante economia del distretto calzaturiero, da sempre trainante. Lo ha sottolineato, del resto, pure lo stesso Sole 24 Ore». E’ il commento del presidente del direttivo territoriale di Confartigianato Fermo, Lorenzo Totò sulle classifiche sulla Qualità della vita stilate proprio da Il Sole 24 Ore.

«Uno dei risultati più preoccupanti negli indicatori è proprio la perdita di 33 posizioni nella macro-area “affari e lavoro”: con lo scoppio della guerra in Ucraina, le imprese del distretto sono state costrette a rivedere l’internazionalizzazione, per la praticamente totale scomparsa del forte mercato russo. Le aziende – la disamina di Totò – hanno comunque dimostrato una propria resilienza e voglio leggere positivamente gli ultimi dati in nostro possesso che riguardano l’export, che vedono il Fermano in crescita con il +32,6% nel rapporto con il primo semestre 2021. Bene, anche se ancora indietro rispetto al pre-pandemia. Scorrendo gli indici del Sole 24 Ore, infine, è positivo il piazzamento per quel che riguarda le imprese che fanno e-commerce, sintomo che si è capita l’importanza delle vendite online, ma guardo con un po’ di preoccupazione il dato sui Neet, i giovani che non lavorano e non studiano. Il risultato nel Fermano è importante: bisogna allora puntare ancora di più sulla formazione, perché senza giovani preparati non possiamo andare da nessuna parte. Nel nostro territorio si stanno insediando soprattutto nel settore calzaturiero grandi gruppi, che pur di trovare manodopera specializzata fanno offerte a quelle strutture che un tempo erano loro terzisti, inserendole dentro le proprie strutture. Il dato delle chiusure delle Pmi rispetto alle aperture si può leggere anche da questo punto di vista.
Per gli esercizi bar pizzerie ecc…in questo periodo è stato determinante l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, molti esercizi commerciali si sono trovati impreparati e non avendo fondi da parte (causa covid) hanno preferito chiudere l’attività e non indebitarsi oltre, mi auguro nella speranza di riaprire quando ci sarà un maggior controllo sulla speculazione dei prezzi».

Qualità della vita Sole24Ore: il Fermano perde 4 posizioni, peggiori in Italia per chiusure di imprese e bar


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