Coppa Marche, amarezza Nuova Juventina: il trofeo regionale è della Polisportiva Cagli

CALCIO A 5 - Epilogo amaro delle Final Eight pesaresi per il sodalizio di Montegranaro, lesto a passare in vantaggio per poi subire la rimonta avversa fino al 3-2 finale. Sull'economia del match gravano le assenze per squalifica dei brasiliani Junior e De Sousa, a limitare le rotazioni di un collettivo che, tra pedine over della disciplina e nuove certezze scaturite dal settore giovanile, non ha di certo sfigurato davanti ai neo campioni regionali della Serie C unica

Da sinistra Nuova Juventina e Polisportiva Cagli, al centro del campo insieme alla terna arbitrale per la disputa della finale regionale della Coppa Marche di Serie C. In copertina una fase dello stesso match, epilogo delle Final Eight di categoria

PESARO – La trentottesima Coppa Marche di Serie C finisce nella bacheca della Polisportiva Cagli.

La portacolori di provincia Nuova Juventina, dopo aver avuto la meglio ai quarti di finale del Futsal Monturano e liberandosi degli Amici del Centro Sportivo di Mondolfo in semifinale (per un approfondimento sui due match consulta gli articoli sotto correlati) non è riuscita a superare l’ostacolo finale rappresentato dal Cagli, con i pesaresi mai domi nel recuperare il doppio vantaggio dei bianconeri di Montegranaro.

Penalizzata dalle assenze per squalifica in capo ai brasiliani Junior e De Sousa, la compagine di mister Simone Brasili azzannava la sfida, passando in vantaggio grazie all’assist del capocannoniere della competizione, Bacaloni, autore di ben 16 stoccate messe a segno, che su schema da calcio d’angolo apparecchiava la tavola sul secondo palo per il banchetto a rete di Ramundo. La reazione pesarese, che non tardava ad arrivare, si infrangeva sul muro eretto dal portierissimo veregrense Di Lorenzo, poi ecco il repentino raddoppio firmato proprio da Bacaloni, lesto a rubare palla a centrocampo per capitalizzare il break concluso con il 2-0 montegranarese. La Polisportiva Cagli avrebbe subito l’occasione per accorciare il passivo, con il fallo fischiato in area a capitan Catini, ma il rigore calciato da Maggioli veniva deviato da un Di Lorenzo insuperabile.

Poco dopo, però, la compagine di Giommi perveniva al 2-1 con Orlandi che serviva l’assist a Marchionni, e quindi con il 2006 abile a perforare le resistenze bianconere. Ad un nulla dalla fine episodio in quota dall’esperto (quanto tecnico) Favetti che, gravato con eccessiva severità dal fischio arbitrale per un’entrata giudicata dura dallo stesso direttore di gara, faceva scattare il sesto fallo, mandando quindi al tiro libero Cagli e venendo tra l’altro espulso per doppio giallo (il precedente maturato in panchina). Niente paura, ci pensava ancora una volta Di Lorenzo a difendere al meglio la causa bianconera, calando la saracinesca e mandando le squadre al riposo con il 2-1 calzaturiero.

Nonostante la superiorità numerica in avvio di ripresa in quota ai pesaresi il risultato non cambiava, ma il ritmo via via iniziava a scendere, complice anche le tante partite ravvicinate giocate, in totale agonismo, in pochi giorni. Da considerare, inoltre, la disputa delle due semifinali solo 24 ore prima, e l’assenza di rotazioni di peso a causa, come annunciato in apertura, delle sanzioni disciplinari ad aver appiedato più di una valida pedina tattica in casa Nuova Juventina. Nonostante ciò la qualità dello spettacolo offerto sul parquet del Pala Nino Pizza non veniva meno, con la selezione montegranarese rintanata a copertura del vantaggio, pronta però a scattare rapida in contropiede. Marilungo e Grasselli si incaricavano quindi delle finalizzazione, ma Cagli resisteva e non demordeva, e su l’ennesima azione armava il piede esperto di Orlandi, che sottomisura mandava alle spalle di Di Lorenzo con un malizioso gioco di suola.

La Nuova Juventina incassava ma non capitolava, anzi cercava di rialzare prontamente la testa con Ramundo, lanciato in campo aperto ma non lucido al momento di calciare in porta. Trama che si ripeteva poco dopo, con l’universale veregrense che, a centro area, ricevendo un delizioso invito dalla banda mancina firmato Marilungo non riusciva a calciare con i tempi giusti per imprimere la deviazione fatale. Dal gol mangiato, a quello potenzialmente subito: sul cambio di fronte Marchionni girava verso la porta impattando pericolosamente sul palo a tempo scaduto, l’assegnazione della Coppa Marche passava quindi per i supplementari.

A fare la differenza nell’appendice extra time la situazione falli, che vedeva pericolosamente l’ago della bilancia far soccombere la Nuova Juventina. Ed infatti l’affilata mannaia del tiro libero si abbatteva sui veregrensi con la trasformazione di Mochi, con la traiettoria intuita da Di Lorenzo ma finita ugualmente alle sue spalle. Gli uomini del presidente Augusto Brasili, e del vice Roberto Luciani, gettavano il cuore oltre l’ostacolo, precisamente con Grasselli a smarcare Marilungo, il cui tocco finiva oltre lo specchio, poi con Bacaloni a tentare dalla lunga su calcio di punizione, infine con mister Simone Brasili che optava per la carta del portiere di movimento. La rinnovata costruzione della manovra veregrense produceva le conclusioni a pochi secondi dalla fine di Grasselli, abile dapprima a ritagliarsi il tentativo ma non altrettanto nella mira, con palla a transitare oltre la traversa e successivamente nello scaricare verso la rete ma trovando solo i cartelloni del fondo campo.

Finiva quindi con il successo della Polisportiva Cagli e con una Nuova Juventina che, seppur battuta, non ha di certo sfigurato per l’intera durata della manifestazione pesarese. Ripercorrendo le vicende della Final Eight 2023 il movimento regionale del futsal dovrà senza dubbio fare i conti con la profonda impronta bianconera sulla sezione riservata alla Serie C unica.

 

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