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«Sanità fermana, stabilizzare subito il personale precario. Siamo ai paradossi»

LA RICHIESTA della Cisl Fp con il suo segretario Giuseppe Donati: «Ad oggi purtroppo l'avviso non è stato pubblicato. Bisogna subito che gli uffici competenti provvedano ad emanare l'avviso e redigere le graduatorie per la stabilizzazione. Un altro fenomeno che stiamo vedendo è che dipendenti vincitori di mobilità verso altre province sono tenuti da anni ormai bloccati a Fermo a causa del diniego del nulla osta per carenza di sostituzione»

Giuseppe Donati

«Vista la situazione gravissima in cui versa il personale della Ast di Fermo che da mesi è soggetto a turni massacranti con salti di riposo e ferie, la Cisl Fp chiede alla direzione Ast di Fermo di impegnarsi immediatamente nel concludere il percorso di stabilizzazione del personale precario avente i requisiti del decreto Madìa e successivamente subito avviare la stabilizzazione speciale del personale precario che è stato impegnato nell’emergenza Covid». E’ quanto richiesto dal sindacato nella persona del suo segretario generale Giuseppe Donati.

«Per fare questo nel pieno rispetto del protocollo regionale sottoscritto con l’assessore alla Sanità e gli enti del servizio sanitario regionale, entro il 31 gennaio 2023 doveva essere pubblicato l’ultimo bando di manifestazione di interesse per la stabilizzazione del personale che ha acquisito i requisiti previsti dal decreto 75/2017 entro il 31 dicembre 2022. Ad oggi purtroppo l’avviso non è stato pubblicato. Bisogna subito che gli uffici competenti provvedano ad emanare l’avviso e redigere le graduatorie per la stabilizzazione. Ad aprire scadranno 56 tempi determinati che la Ast Fermo non può e non deve disperdere, primo perché non può permetterselo vista l’esiguità della dotazione organica, secondo perché le graduatorie regionali unificate a tempo indeterminato per l’assunzione di infermieri ed Oss sono in scadenza e non possono essere prorogate. Dei 56 contratti a tempo determinato in scadenza – rimarca il segretario Cisl Fp – molti possono essere stabilizzati. Un altro fenomeno che stiamo vedendo è che dipendenti vincitori di mobilità verso altre province sono tenuti da anni ormai bloccati a Fermo a causa del diniego del nulla osta per carenza di sostituzione. È un fenomeno che riguarda specialmente l’area amministrativa ma ci sono rallentamenti anche in quella sanitaria. Questo a causa di una pessima organizzazione regionale ed altrettanto sbagliata programmazione dei fabbisogni che per Fermo tocca punte inaccettabili. Anche lo sviluppo di carriera di nostri professionisti del comparto viene svilito perché viene negato loro il nulla osta per accettare incarichi presso le università come tutor dei corsi universitari in base alla convenzione con l’Università Politecnica. Siamo ormai ai paradossi spinti all’ennesima potenza».


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