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«Gli ho chiesto scusa a tavola ma anche lui ha sbagliato» la replica del ristoratore a Morresi (Ascolta la notizia)

LA VERSIONE del ristoratore chiamato in causa dal dermatologo dell'Inrca. Tra i due un diverbio scaturito da un piatto di spaghetti. E dalle parole si è passati alle mani: «Mi ha offeso pesantemente. Anche io sono andato al Pronto soccorso»

 

“Pietra dello scandalo” un piatto di spaghetti

«Gli ho già chiesto scusa, quando era a tavola. Penso di essere stato disponibile e servizievole. Ho sbagliato, è vero. Ma secondo me anche lui. E nessuno di noi due ci ha fatto una bella figura con questa storia. Ha sollevato una polemica inutile». A parlare è il ristoratore accusato dal dermatologo Lorenzo Morresi di aver aggredito lui e il figlio, ieri a pranzo. Ristoratore che chiede di restare anonimo a tutela del suo nome e della sua attività.

«Diamo anche la mia versione dei fatti – puntualizza il ristoratore – Sono 40 anni che faccio questo lavoro e non mi è mai capitata una cosa del genere. Allora, partiamo dall’inizio: lui e il figlio sono arrivati al mio ristorante. In quel momento c’erano quattro clienti che nemmeno conosco, io stavo pagando un fornitore. Il medico e il figlio si sono accomodati e Morresi mi dice che il menù se lo era preso da solo. E va bene. Andiamo avanti. Ordinano uno spaghetto e dei paccheri. Quando glieli porto lui mi dice che gli spaghetti sono passati, scotti. Lì ho chiesto scusa e gli ho detto che glieli avrei rifatti. Ma ha detto di no, non poteva attendere altri 15 minuti. Io ho provato a sdrammatizzare dicendo che anche a casa può capire che la cottura passi e che la seconda volta, con spaghetti meno cotti, avrebbe atteso meno. Non li ha comunque voluti».

Ascolta la notizia:

Da qui si arriva alla cassa: «Ho fatto pagare loro il coperto, l’acqua, il vino e il piatto di paccheri. Mi ha detto che sono un maleducato». E lì gli animi iniziano ad infiammarsi: «Sì, lo ammetto, gli ho detto che era un anconetano di m…, ma nulla contro gli anconetani. Pensate che ho anche un familiare anconetano. Mentre usciva borbottava qualcosa poi mi ha fatto cenno di avvicinarmi. E lì mi ha insultato di nuovo, in maniera ben più pesante». E così si è passati alle mani con il figlio di Morresi ad interporsi tra i due per cercare di gettare acqua sul fuoco, ma nulla da fare. «Anche io sono andato al Pronto soccorso, ho riportato un versamento peri-cardiaco presumibilmente causato da un colpo allo sterno. Ho dei graffi sulla fronte e sul collo, ho anche ricevuto un colpo dietro all’orecchio. Io dovrei scusarmi? Guardate che, come ho detto, l’ho già fatto al tavolo. Anche lui mi ha offeso pesantemente. Chiamerà a testimoniare suo figlio? Io chiamerò i clienti che erano presenti in sala e hanno visto tutto». Il ristoratore non ha problemi ad ammettere che ha ecceduto: «Ho sbagliato perché non dovevo dare peso alle sue parole, dovevo farmele scivolare addosso. Anche io sarò costretto a sporgere denuncia. Ma la mia convinzione è che nessuno di noi due ci ha fatto una bella figura con questa storia». Sul posto sono comunque intervenuti i carabinieri che hanno raccolto le varie versioni dei fatti.

«Sto meglio, sbalordito per l’aggressione subìta. Finirla qui? Forse ma bisogna vedere come evolveranno le cose»

«Io e mio figlio aggrediti dal ristoratore» il dottor Morresi finisce al Pronto soccorso

 

 

 

 

 


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