Tipicità 2023, che rinascita! Il bilancio di Serri: «Abbiamo superato i livelli pre-Covid» (Tutte le videointerviste)

IL FESTIVAL made in Marche ha registrato al Fermo Forum un boom di presenze. Soddisfazione degli espositori e degli organizzatori. E per finire in bellezza: la consueta cena di degustazione dello stoccafisso da diverse regioni d’Italia. Radio Fm1 e Cronache Fermane hanno raccolto le testimonianze in una playlist di YouTube da rivedere e ascoltare

Angelo Serri

di Giorgio Fedeli e Nunzia Eleuteri

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«In conferenza stampa di presentazione l’avevo definita l’edizione della rinascita. E così è stato. Anzi, siamo andati anche oltre i dati e i numeri dell’edizione pre-Covid del 2019. E già siamo al lavoro per il 2024». Angelo Serri, direttore di Tipicità, tira le prime somme della kermesse enogastronomica che da venerdì a ieri ha animato il Fermo Forum. E i dati che emergono sono strabilianti.

Ma prima, un passo indietro: «Eravamo convinti che fosse un’edizione per ripartire alla grande. Questo, almeno, ci arrivava dai feedback raccolti negli anni della pandemia. C’erano un’attesa, un entusiasmo e una voglia di ripartire d’altri tempi. E dal taglio del nastro in poi abbiamo avuto conferma che i nostri “pronostici” erano azzeccati. Abbiamo avuto oltre 160 espositori, ben 170 eventi in tre giorni (e pensate che il record era di 130). Una voglia incredibile di farsi conoscere da parte degli espositori, di lavorare. Abbiamo accolto 11 delegazioni dalle regioni d’Italia, e cinque delegazioni estere con la Tanzania ospite d’onore».

 

Ma passiamo a quei dati che accennavamo poco fa: «Sentite, dico la verità – continua Serri – io non ho mai dato troppo peso ai numeri dei biglietti. Ho sempre scommesso sulla qualità e non sulla quantità. Ebbene, quest’anno abbiamo avuto entrambe. Domenica abbiamo raddoppiato, rispetto alla precedente edizione, i visitatori (circa 5mila). Sabato abbiamo registrato un + 30%. Di ieri i numeri ancora non li abbiamo. Abbiamo superato i livelli pre-Covid. Tutti abbiamo notato anche un livello straordinario dei visitatori, motivati, attenti, preparati, che acquistano. Insomma dei veri e propri gastronauti formati, che si presentano già con le idee ben chiare».

Solitamente a poche ore dalla chiusura di una  kermesse del genere è prematuro parlare dell’edizione successiva. Ma non per Serri, non per Tipicità: «Ci stiamo già lavorando. In questi anni abbiamo resistito perché non abbiamo mai smesso di raccogliere e analizzare i feedback. E questo continuiamo a fare, anche adesso, anche oggi, anche domani. Sono fondamentali per preparare un’edizione al passo con i tempi in un mondo in continua evoluzione. Già oggi siamo al lavoro con i partner, sull’onda dell’entusiasmo, per iniziare a parlare della prossima edizione. E la 32esima sarà costruita step by step, questo rende Tipicità sempre attuale, sempre più forte».

E se l’inaugurazione di sabato è stata un autentico successo, non di meno si può dire per la serata di chiusura della 31esima edizione di Tipicità con il consueto appuntamento con la cena dello stoccafisso. Quest’anno le degustazioni del prelibato piatto si sono svolte ieri sera al ristorante hotel “Il Timone” di Porto San Giorgio con ospiti molti sindaci, assessori, imprenditori e professionisti partner della kermesse del gusto, come Banco Marchigiano, project partner di Tipicità. Il giro d’Italia dello stocco, presentato dalla bellissima Daniela Gurini, ha visto la presenza di ben 8 accademie e associazioni: Reggio Calabria, Rovereto, Vicenza, Alcamo, Sant’Elpidio a Mare, Ancona, Ripatransone e Fermo. I vini Moncaro nei calici ad allietare una serata che ha avuto tutto il sapore della gratitudine. Eh sì! Dopo anni di limitazioni, incertezze e paure c’era proprio voglia di tornare a gioire. Tipicità ha saputo soddisfare questa esigenza dal giorno dell’inaugurazione (con la solennità del taglio del nastro alla presenza di un cospicuo numero di autorità locali, nazionali ed internazionali) fino alla chiusura (con la spensierata cena dello stoccafisso come momento di vera e propria festa finale). Nel mezzo, bellissime storie raccontate, esposizione di prodotti tipici enogastronomici, ospiti da tutta Italia e persino dalla Tanzania, tantissimi eventi e presenze al Fermo Forum da sabato fino a ieri.

Chiude, così, in bellezza la 31esima edizione del Festival Made in Marche e già si pensa al prossimo appuntamento ad Ancona con Tipicità in blu, a metà maggio, passando poi per Gustaporto a Civitanova Marche e toccando le tante tappe del Grand Tour che ci accompagneranno fino a dicembre alla scoperta del nostro territorio e delle nostre tradizioni.

LE FOTO DELLA CENA DELLO STOCCAFISSO

 

 

 


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