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«Noi sotto organico da troppo tempo. Comuni e Provincia si uniscano alla nostra battaglia» L’appello di Patacconi (Sap)

L'INTERVENTO del segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia dopo la denuncia del segretario regionale Sim Carabinieri, Paolo De Angelis

Alessandro Patacconi

«E’ bello lo spirito di collaborazione tra le forze dell’ordine. Vogliamo ringraziare pubblicamente l’Arma dei Carabinieri per il supporto dato dal “Radiomobile” di Fermo, al personale della nostra Squadra Volante, soprattutto per quanto riguarda la gestione e il rilievo dei sinistri stradali (non da ultimo quello avvenuto lo scorso 23 aprile, per il quale siamo davvero grati al comandante del Norm per aver inviato i suoi uomini)». A parlare è il segretario provinciale Sap (Sindacato autonomo di Polizia) Alessandro Patacconi. La sua, sostanzialmente, è una replica a quanto denunciato dal segretario regionale Sim Carabinieri, Paolo De Angelis sull’intervento a cui sono stati chiamati i carabinieri, in ausilio alla Polizia, su un incidente stradale.

«La segreteria provinciale Sap, ormai da anni, se non decenni, continua a denunciare in ogni sede, la problematica legata al rilievo degli incidenti stradali con feriti, effettuato dal personale delle Volanti della Questura. I nostri colleghi, infatti, si trovano a dover intervenire, privi della strumentazione idonea con le responsabilità civili e penali che, in caso di contenzioso fra gli automobilisti, ricadrebbe in toto sugli operatori. È per questo che risulta quanto mai importante la collaborazione tra tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio. Abbiamo già richiesto, durante un colloquio avuto nei mesi scorsi con il prefetto di Fermo, che gli accordi previsti dai “Decreti Minniti e Lamorgese”, venissero rispettati da tutte le parti in campo. Non è più accettabile che a farsene carico, nelle ore serali e notturne, siano solo Polizia di Stato e Carabinieri. I Comuni, la Provincia e tutte le forze in campo, devono iniziare a fare la propria parte. Se ciò non avverrà a stretto giro, continueremo ad assistere ad una “guerra tra poveri” e sempre meno sicurezza per i cittadini, spettatori inermi di giochi “politici”. I proclami e le accuse non risolvono i problemi, ma non fanno altro che appesantire un clima già “caldo”. Le polemiche lasciamole ai salotti televisivi, a noi del Sap interessa soltanto il benessere del personale e della sicurezza che siamo chiamati a tutelare.
Per fortuna nel nostro territorio, da sempre, le forze dell’ordine fermane collaborano costantemente tra loro, in strada, non solo per il rilievo degli incidenti stradali ma, anche e soprattutto, per interventi delicati come risse, rapine ecc…Ci teniamo a rendere noto che Polizia e Carabinieri, non sono mai stati antagonisti tra loro ma, insieme, sono i protagonisti della sicurezza fermana sin da quando Fermo non era ancona stata elevata a “Provincia”. Tra la “manovalanza”, c’è sempre stata solidarietà e supporto reciproco negli interventi e nel confronto; abbiamo creato insieme “gruppi di lavoro” interforze sui maggiori canali social e non sono mancati negli anni momenti conviviali comuni. Abbiamo superato insieme anche periodi tragici, come ad esempio la pandemia o i fatti di sangue che troppo spesso stanno colpendo i nostri fratelli in uniforme. Purtroppo la Questura e la Sezione Polizia Stradale di Fermo, quest’ultima gravemente sotto organico, si ritrovano a dover gestite le “pratiche burocratiche” di tutta la provincia fermana (il Questore è infatti Autorità di Pubblica Sicurezza, così come i funzionari sono ufficiali di Pubblica Sicurezza), cosa che toglie risorse alla strada. Basti pensare che la Sezione Polstrada ad oggi – rimarca Patacconi – registra un organico di 23 unità a fronte delle 44 previste, mentre quando era un semplice distaccamento della Sezione di Ascoli Piceno, senza quindi uffici burocratici, ne contava ben 25. Una pattuglia c’era sempre…Purtroppo non si può tornare indietro, pertanto, è sempre più necessaria la collaborazione tra tutte le forze dell’ordine che, a nostro avviso, dovrebbero essere meglio coordinate. Pensiamo che sia utile “dichiarare” giornalmente e reciprocamente, quali siano le “forze” presenti sul territorio in ogni quadrante, in modo da poter gestire in sicurezza e con efficienza tutti gli interventi richiesti dai cittadini. Noi come Ssp di Fermo non amiamo polemizzare con nessuno e non siamo abituati ad attaccare questo o quello, come se fossimo in una perenne “campagna elettorale”, ma preferiamo occuparci di fatti concreti, difendendo i nostri colleghi e gli interessi della comunità che ci fregiamo di rappresentare e proteggere. Rinnoviamo il nostro appello a tutte le istituzioni cittadine e provinciali, affinché si uniscano a noi nella nostra battaglia volta a far riconoscere al nostro territorio, dai vertici nazionali, le risorse e la dignità che ci spetta».

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