Querelle “decibel” in via Battisti. Ciarpella: «Ecco le nuove regole, fondamentale trovare un equilibrio»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il primo cittadino risponde all'associazione "Amici di Cesare" che ha chiesto all'amministrazione di prendere una posizione. Ecco le nuove disposizioni sul regolamento acustico e sulle autorizzazioni per i pubblici esercizi

Massimiliano Ciarpella

di Maikol Di Stefano 

«La nuova amministrazione non ha dubbi sulla linea da tenere per le manifestazioni a carattere temporaneo da parte degli operatori commerciali. Tutti vogliamo una città vitale e capace di catalizzare giovani e meno giovani». Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio agli esercenti dell’associazione “Amici di Cesare” che proprio su Cronache Fermane ieri avevano lanciato il proprio grido contro il comitato antirumore nato in città e chiedendo l’intervento tempestivo dell’amministrazione.

«Non c’è dubbio, nello specifico, che via Cesare Battisti sia un patrimonio per Porto Sant’Elpidio ed è bello che ci siano numerose attività che danno un esempio virtuoso di collaborazione tra esercenti che lavorano in rete. Il punto fondamentale non è schierarsi con qualcuno o contro qualcun altro, ma trovare un punto di equilibrio che consenta di effettuare attività di intrattenimento, trovando una mediazione tra le parti, chiaramente nel rispetto delle regole.
In questo senso, andremo a semplificare le procedure di autorizzazione, alleggerire gli adempimenti tecnici e supportare chi ha voglia di rendere viva la nostra città. Lo faremo modificando il regolamento acustico già dal prossimo Consiglio comunale – spiega il sindaco, Massimiliano Ciarpella – con questa variazione, i promotori delle iniziative potranno, in modo più semplice e diretto, chiedere la deroga dai 55 a 70 decibel fino alle 00.30, 30 minuti in più rispetto a prima, nei giorni infrasettimanali e lavorativi e all’una per i venerdì, sabati e prefestivi dei mesi di luglio e agosto, con un massimo di 16 deroghe mensili, in conformità con le disposizioni regionali. Predisporremo un’analisi acustica dei luoghi più sensibili, per rilasciare delle linee guida e degli schemi di posizionamento di sistemi di diffusione sonora a minor impatto acustico. Valutiamo inoltre di dotare i palchi comunali di sistemi di mitigazione sonora».

Un ruolo complicata quello della nuova amministrazione elpidiense, in una diatriba che ha origini ben più lontane del proprio mandato. Una patata bollente dove dover esercitare il ruolo di mediatore è compito assai più complicato di quanto appare oggi. «Il caso evidenziato in questi giorni ha riguardato la festa Don’t worry beer happy, autorizzata da questa amministrazione con puntuale deroga sindacale di orari e limiti fino a 70 decibel. Quel tetto acustico è stabilito dalla Regione Marche e l’Arpam, che ha effettuato i rilevamenti, ha registrato uno sforamento che ha portato ad elevare la sanzione. Se da un lato la semplificazione renderà più agili le procedure per l’organizzazione di iniziative, dall’altro l’obiettivo cruciale è tenere unita la città, sensibilizzando operatori e residenti. – prosegue il sindaco – Porto Sant’Elpidio cresce solo se sa coniugare le esigenze di chi investe e quelle di chi risiede o soggiorna qui. Tolleranza da un lato, attenzione al rispetto dei limiti ed una selezione delle iniziative compatibili con un determinato contesto, dall’altro».

Nei prossimi giorni ci si aspetta che qualcosa in maniera ufficiale o ufficiosa venga detto anche dai residenti, chiamati in causa e che fino a questo momento hanno preferito il silenzio. C’è da capire se le proposte dell’amministrazione possono essere utili per fungere da mediazione oppure, involontariamente, scontentare tutte e due le realtà che sono in ballo.

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