di Matteo Malaspina
Tanta commozione e sgomento questo pomeriggio al funerale di Andrea Bottoni, il ragazzo trovato senza vita domenica sera, poco prima della mezzanotte, in un parco di Porto Sant’Elpidio, in via Pirandello, a poche centinaia di metri dal centro della città.
Tra le lacrime della mamma Catia e della compagna Federica, il saluto di tanti amici e dei compagni di squadra dell’Amatori Stese 2007, società di calcio a 5 dove Andrea giocava. Bottoni, operaio di una ditta calzaturiera a Monte San Giusto, era appunto un volto noto e stimato nel mondo del calcio a 5. I giorni scorsi tanti sono stati i messaggi di cordoglio delle società calcistiche e dei giocatori che con lui hanno condiviso questa passione sportiva.
Nella chiesa Santa Maria di Montegranaro le parole del parroco Don Andrea Bezzini: «Ieri, andando alla casa funeraria sono rimasto colpito dal silenzio e dalla contemplazione e ho costatato che quella di Andrea, morto così giovane, è un’esperienza di morte che lascia senza parole. Un silenzio che però non è mai vuoto. In una società invasa dalle parole e dalla musica, abbiamo perso il senso del silenzio e della riflessione. Il saluto ad Andrea non deve essere solo un rimpianto per il passato ma serva a coltivare un senso di speranza».
Al termine della celebrazione religiosa, la bara è partita alla volta di Rimini dove sarà cremata. Le ceneri verranno poi tumulate insieme alla salma del padre.
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