Entra nel vivo la tournée della produzione della Fondazione Rete Lirica delle Marche di una delle opere più note e amate di Gioachino Rossini, La Cenerentola, ossia La bontà in trionfotitolo che, attraverso il più celebre compositore marchigiano, omaggia l’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024.
In scena un allestimento realizzato in collaborazione con il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Accademia musicale “Bernardo De Muro” di Tempio Pausania che arriva sabato10 febbraio alle ore 21.00 al Teatro dell’Aquila di Fermo (anteprima giovani giovedì 8 febbraio alle ore 17.00) e sarà in replica sabato 17 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (anteprima giovani 15 febbraio alle ore 17.00).
L’opera di Rossini andò in scena per la prima volta nel 1817 al Teatro Valle di Roma e venne composta con la consueta rapidità su libretto di Jacopo Ferretti, tratto dalla celebre favola di Perrault adattata alle consuetudini teatrali dell’epoca e per questo con minori elementi magici e fiabeschi.
La produzione scelta dalla Fondazione Rete Lirica delle Marche, con le scene di Lorenzo Mazzoletti, i costumi di Viola Sartoretto e le luci di Silvia Vacca, vede la regia firmata da Matteo Anselmi: «Il tema dell’amore e dell’immaginazione – dichiara il regista – si fondono con l’elemento che più di tutti ci rende sognatori: i libri. Che con delicatezza e innocenza ci conducono in una storia, in cui la protagonista trionfa con la sua bontà e con l’accettazione di se stessa, indipendente dal proprio stato sociale».
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini salirà Andrea Foti che guiderà – seguendo la partitura a cura di Alberto Zedda per la Fondazione Rossini – anche il Coro del Teatro della Fortuna preparato da Mirca Rosciani. Il cast è formato da giovani under35, scelti nell’ambito della collaborazione con il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Accademia musicale “Bernardo De Muro” di Tempio Pausania, già confermati talenti in molti teatri internazionali: nel ruolo della protagonista Angelina, il mezzosoprano Chiara Tirotta, in quello di Don Ramiro il tenore Pietro Adaini e come Dandini il baritono Matteo Mancini. Don Magnifico sarà invece il baritono Giuseppe Toia e Alidoro sarà il basso Giacomo Nanni. Nei ruoli delle sorellastre Tisbe e Clorinda ci saranno rispettivamente il mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze e il soprano spagnolo Patricia Calvache.
Per la produzione di questo spettacolo sono attivi, in tutte e tre i teatri di Fano, Fermo ed Ascoli Piceno, i percorsi inclusivi realizzati in collaborazione con UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e ENS (Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi), organizzati nell’ambito del progetto regionale “Marche for All”.
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LA CENERENTOLA
Dramma giocoso in due atti. Musica di Gioachino Rossini. Libretto di Jacopo Ferretti. Edizione critica a cura di Alberto Zedda per la Fondazione G. Rossini.
Direttore Andrea Foti, regia Matteo Anselmi, scene Lorenzo Maria Mazzoletti, costumi Viola Sartoretto, luci Silvia Vacca, Assistente alla regia e ai costumi Giulio Leone
Don Ramiro Pietro Adaini, Dandini Matteo Mancini, Angelina Chiara Tirotta, Don Magnifico Giuseppe Toia, Clorinda Patricia Calvache, Tisbe Tamar Ugrekhelidze, Alidoro Giacomo Nanni
Orchestra Sinfonica G. Rossini, Maestra al fortepiano Claudia Foresi, coro del Teatro della Fortuna, Maestro del coro Mirca Rosciani
Mimi Maria Diletta Della Martira, Maria Novella Della Martina, Giampaolo Gobbi, Domenico Poziello
I biglietti della Stagione 2023/2024 hanno un costo compreso fra 25 e i 50 euro, quelli per le anteprime giovani fra i 5 e i 10 euro.
La Fondazione Rete Lirica delle Marche, organismo nato nel 2018 di cui è Presidente Francesco Ciabattoni, Direttore Artistico Alessio Vlad, consulente strategico Luciano Messi, è stata costituita dai Comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dalla Fondazione Teatro della Fortuna (soci fondatori sostenitori), dall’Associazione Arena Sferisterio, dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche (soci fondatori partecipanti). La Fondazione trae origine e rappresenta l’evoluzione del percorso istituzionale avviato dagli stessi soggetti, sotto l’egida della Regione Marche, con la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria”. Hanno successivamente aderito, sempre in qualità di soci partecipanti, l’Orchestra Sinfonica Rossini, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e il Conservatorio “G. B Pergolesi” di Fermo, l’Associazione Cori Ventidio Basso e Confindustria Ascoli Piceno. La Fondazione Rete Lirica delle Marche ha ottenuto nel 2018 il prestigioso riconoscimento “Premio Cultura di Gestione”, conferito da FederCulture a Roma ai progetti più innovativi nel campo della gestione culturale, in quanto eccellente esempio di governance pubblica in grado di fare sistema e di creare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio di riferimento.