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“Sciacalli della politica”, Aries respinge al mittente le accuse di razzismo

Fiaccolata Foibe

La fiaccolata in memoria delle vittime delle Foibe promossa da Aries

“Con sdegno, riprovazione e rabbia ci troviamo, nostro malgrado, costretti a replicare alle gravissime, diffamatorie (anzi, calunniose) affermazioni rilasciate da L’Altra Fermo e Sinistra Unita, ad avviso dei quali la nostra associazione, da anni attiva sul territorio, avrebbe una non meglio definita responsabilità in merito ai fatti recentemente occorsi a Fermo”. Inizia così la replica dei componenti di Aries Onp all’allarme razzismo e neofascismo lanciato dalle due forze della sinistra fermana e regionale (leggi l’articolo).
“Trattasi di un becero espediente politico che purtroppo ben conosciamo – scrivono i responsabili di Aries – Tali signori, infatti, già qualche anno fa, provarono a tirarci in ballo, sebbene nessuno di noi fosse lontanamente coinvolto, in costanza di uno spiacevole evento avvenuto a Fermo, dalle parti di viale Trento, quando dei ragazzotti di Fermo vennero alle mani con degli eritrei. All’epoca si mobilitò il ‘meglio’ (si fa per dire!) dell’intellighenzia fermana, per tuonare contro il “razzismo”, la “xenofobia”, la “intolleranza” e via discorrendo. Come sia andata a finire lo sappiamo tutti: si trattò di una scazzottata da bar, tra ubriachi, che se non avesse visto gli eritrei avere la peggio, probabilmente non avrebbe nemmeno fatto notizia. Adesso, a distanza di qualche anno, i ‘civilizzatori de noatri’, i ‘salottisti e pantofolai’ (le sigle cambiano, ma le facce sono sempre le stesse) tentano lo stesso giochino, con l’unica differenza che, stavolta, cercano di sfruttare l’onda di clamore, fango e odio politico ed etnico che taluno, forte delle sue conoscenze ed influenze, è riuscito a sollevare, vuoi per riverire i suoi danti causa (fedeli discepoli del pensiero unico), vuoi per assicurare verdi pascoli al suo gregge di pecore nere (peraltro sempre più nutrito e pasciuto). Non sarà sembrato vero a questi sciacalli della politica di casa nostra, silurati in ogni dove, di avere una ghiotta occasione per salire agli onori della cronaca, rispolverando tutto l’armamentario di maniera, lo stesso che per anni hanno recitato a memoria in tutte le occasioni possibili ed immaginabili!”.

Aries che prosegue: “Ai provocatori e calunniatori di professione vogliano replicare che nessuno dei nostri iscritti e simpatizzanti è stato nemmeno lontanamente coinvolto nei tragici episodi di Fermo. Nessuno ha contatti con il tifo organizzato o con il mondo ultras. Alcuna dichiarazione ‘razzista’, ‘xenofoba’ o “intollerante” è stata mai diffusa a mezzo stampa da parte nostra, a differenza loro che, ribadiamo,  non perdono occasione per fare bella mostra dell’odio politico, dell’intolleranza e del razzismo ‘antitaliano’ che da sempre li contraddistingue (e che di recente li ha contraddistinti). Semplicemente, abbiamo delle idee e dei valori che guidano le nostre azioni, ci sospingono e sorreggono e che intendiamo portare sempre più avanti, senza tregua, senza alcuna affiliazione o vicinanza a chicchessia, e, soprattutto, senza cedere provocazioni politiche di chi vorrebbe avvelenare il clima, come nei tragici anni che furono, pur riservandoci, tuttavia, il diritto di tutelare la nostra immagine e la nostra reputazione in ogni sede giudiziaria, laddove ve ne fossero i presupposti.
Anzi, cogliamo l’occasione per invitare tutti alla cena di solidarietà che, il prossimo 29 luglio, si terrà a Porto Sant’Elpidio, presso lo stabilimento “Daytona Beach”, il cui ricavato sarà integralmente destinato all’acquisto di materiale scolastico da destinare alle famiglie numerose. Convinti come siamo che non ci sia modo migliore di replicare che con le nostre attività quotidiane”.


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