“E’ con viva soddisfazione che abbiamo appreso, in apertura del recente Consiglio Comunale tenutosi Mercoledì 30 Novembre, un’opinione attendibile e vincolante in merito alle posizioni del consigliere in quota alla nostra componente civica Paolo Gaudenzi, nonché del dipendente comunale Samuele Piergentili, in riferimento alla presunta incompatibilità dei sopra citati quali membri del consiglio di amministrazione della farmacia comunale. La vicenda, datata estate 2015, era venuta a galla proprio perché, nonostante la piena collaborazione di Gaudenzi, pronto a lasciare la carica per motivi di equilibri politici interni alla maggioranza, era stata cavalcata dal presidente del consiglio comunale, Walter Antonelli, su tutti i fronti mediatici. Secondo Antonelli, e la sua ricognizione normativa, la nomina sindacale mostrava discordanze che portavano dunque a stridere soggetti interessati e carica. La soluzione per lo stesso presidente dell’assise cittadina era comunque a portata di mano, testimoniata dalle coerenti dimissioni di Gaudenzi giunte di lì a poco. Contrariamente a quanto lasciato intendere da voci poco attendibili, il sindaco Mancini non ha ripreso l’argomento di punto in bianco bensì, tra lo stupore dei più, al primo momento utile perché nei giorni antecedenti il consiglio è giunta in Comune la notizia dell’archiviazione della questione niente meno che da parte dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, presieduta da Cantone, che nella missiva datata 21 novembre 2016 (protocollo d’uscita) non elargiva affatto un parere di merito, ma respingeva al mittente addirittura un esposto, presentato tenendo all’oscuro il resto della maggioranza, giunta e sindaco compresi.
Il direttivo della componente civica Liberi per Montegranaro esprime dunque piena gratitudine alla Mancini per aver reso la questione trasparente e definitivamente superata con un esito che non stupisce, perché conosciuto e dato per certo già a monte, facendo partecipe pubblicamente la città dell’operato del presidente del consiglio e ricordando ancora una volta la moralità di Gaudenzi, che nonostante la bontà della nomina, a suo tempo ha rinunciato all’incarico preferendo gli equilibri di governo. Un gesto, a quanto pare, ripagato con l’esposto ma il tempo è galantuomo, ed eccone la prova”.
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