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L’ultimo saluto a De Carlonis:
“Porta il tuo sorriso
in un mondo migliore”

 

 

Valter De Carlonis

 

Un dolore silenzioso, composto, rotto solo da qualche applauso e da impercettibili lamenti di disperazione di familiari e amici che non riescono ancora ad accettare la scomparsa del loro caro Valter. Oggi pomeriggio alle 15,45 nella chiesa di San Giorgio si sono tenuti i funerali di Valter De Carlonis, il 54enne che domenica scorsa ha perso la vita in un incidente stradale lungo la Carrareccia, a Macerata (leggi l’articolo). Le esequie sono state officiate da don Ermanno Michetti dinanzi a una chiesa gremita di sangiorgesi e non, di persone che hanno incrociato la loro vita con quella di De Carlonis. E che oggi hanno voluto portare il loro ultimo saluto a Valter. Parole di conforto, quelle che don Ermanno ha rivolto ai familiari e agli amici per cercare di curare un dramma infinito. “Salutiamo Valter, e questo saluto diventi un arrivederci per una vita che si trasforma”.

Poi quel ricordo dell’amica e collega Pia, letto da Emanuele Spagnoli: “Quando ho appreso la notizia il mio cuore si è fermato – il ricordo di Pia – e la mia vita è stata sbalzata a 30 anni fa, eravamo giovani, spensierati, con la voglia di fare tante cose. Quanti gavettoni con gli amici, al mare, e in montagna perché ti piaceva sciare. Quante risate, anche in negozio con i nostri ragazzi e i nostri clienti, sempre presenti. Qualcuno di loro ancora non ha trovato un parrucchiere che tagli i capelli come lo facevi tu. Facevi tutto a mille. Eri un animo buono, eri unico, con quel look sempre impeccabile. Eri un grande parrucchiere, o come preferivi tu, stilista”, parole piene di affetto a cui si sono aggiunte quelle del collega Emanuele Spagnoli: “Con Valter se ne va una parte della mia storia, quella di come diventare parrucchiere, e lo sono diventato. Porta il tuo sorriso, le tue battute in un mondo migliore” con un applauso a rompere il silenzio per quel nodo in gola che ha fermato Spagnoli. La salma di De Carlonis, dopo le esequie, ha proseguito il suo ultimo viaggio fino al cimitero di Porto San Giorgio. Se ne va dunque un sangiorgese amato e stimato che si è fatto apprezzare anche a Macerata, dove si era trasferito 16 anni fa, un uomo che lascia un vuoto nella comunità che oggi piange la sua scomparsa.

g.f.


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