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Un nuovo progetto per il Pd,
aperto ai giovani:
Concetti si schiera con Renzi

POLITICA – Il vice sindaco di Pedaso si schiera con l'ex segretario e lancia un appello alle nuove generazioni

Anche Paolo Concetti, vice sindaco del Comune di Pedaso, si schiera con Matteo Renzi nella corsa alla segreteria del Partito Democratico.

“Il Pd sta attraversando indubbiamente un periodo difficile – dichiara Concetti – ma proprio per questo motivo oggi più che mai è necessario non disperdere le energie e le forze che hanno caratterizzato il periodo precedente. Credo e sono convinto del fatto che ci sia bisogno nella società civile di ripartire tutti insieme per un nuovo progetto”.

Sempre più fondamentale, aggiunge, sarà dare spazio alle nuove generazioni. “Spesso a livello nazionale e anche nei territori assistiamo al finto tentativo di dare spazio ai giovani, invece è necessario dare realmente spazio e sostenere l’entusiasmo ed il coraggio di nuove energie. Ripartire è sempre difficile, ma mai come oggi è necessario farlo, per questo motivo ho deciso di aderire al comitato Provincia di Fermo per Matteo Renzi, recentemente costituito, e ho deciso di firmare il documento a livello nazionale a sostegno della candidatura di Renzi con oltre 500 sostenitori in tutta Italia”.

E propri ai giovani lancia un appello per “impegnarsi direttamente, in politica, nelle associazioni, nella vita sociale della propria città per cercare di cambiare le cose e migliorare la situazione attuale”.

Concetti mette un freno a ritorsioni e personalismi. “E’ il momento di appassionarci, ancora di più, ad un progetto nuovo che può risultare decisivo per il futuro del Paese, lontano dai populismi e dai catastrofismi di chi quasi si augura che tutto vada sempre peggio. È una sfida ancora da vincere, quella di rilanciare l’Italia, a cui in questo Congresso dobbiamo dedicare tutte le nostre energie, nella consapevolezza che la costruzione del Pd come partito popolare, capace di raccogliere, sintetizzare e rinnovare le grandi culture politiche dell’Italia democratica. Tornare indietro rispetto a questo approdo, rievocando vecchie parole e identità politiche dei decenni passati, è una scelta priva di ragione e destinata al fallimento. È un passato che ha avuto naturalmente anche le sue pagine luminose, ma che non rimpiangiamo”.

Infine, l’Europa e il suo destino. “Di fronte alle sfide interne ed internazionali che mettono in discussione il futuro dell’Europa e il destino dell’Italia, non dobbiamo smarrire la nostra carica innovativa, di ispirazione riformista. Occorre costruire un nuovo percorso, riconnetterlo inscindibilmente con le aspettative della società: non è una sfida di singoli, serve l’impegno di tutta una squadra e soprattutto una grande capacità di ascolto e dialogo. C’è una domanda enorme di buona politica, là fuori”.


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