Che il ritrovamento record di 28 chili di droga, di cui ben 24 di cocaina purissima, in quella villa di Porto Sant’Elpidio di un ex artigiano finito in manette, fosse solo l’inizio di un’operazione di intelligence dei carabinieri a ampissimo raggio era facilmente immaginabile e prevedibile. E infatti i militari dell’Arma, guidati dal comandante della compagnia di Fermo, il capitano Roland Peluso, ieri mattina, a distanza di quattro giorni sono tornati nella residenza dell’oro bianco. I carabinieri, infatti, sono entrati in azione con un secondo round, presumibilmente il secondo di una lunga serie da qui in avanti, cercando in ogni angolo ulteriori elementi e dettagli da inserire nel già ricco fascicolo investigativo.
I militari infatti hanno buoni motivi di credere che nella villa si possa celare anche un nascondiglio segreto dove potrebbero trovarsi altra droga e altro denaro (oltre a quei 25 mila euro sequestrati il giorno del blitz, lo scorso 18 novembre). Gli inevstigatori hanno passato al setaccio tutta la villa, tornando anche nella mansarda dove sono stati rinvenuti, dietro un’intercapedine, i 24 chili di cocaina, ispezionando muri e pareti, colonne portanti e altre intercapedini. E, considerando la portata dell’operazione e dei suoi possibili e clamorosi sviluppi, non si esclude che in agenda i carabinieri, oltre a lavorare già su scala internazionale per ricostruire il mondo e la rete che ruota intorno all’ex artigiano arrestato, e anche sulla figura dello stesso uomo e il suo ruolo nell’universo dello spaccio di sostanze stupefacenti, possano avere una nuova tappa nella villa della cocaina.
Sequestro record di droga: 25 chili di cocaina e 4 di hashish, 3 milioni di euro il valore
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