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Prima apertura del museo
Fabbri Carradori agli studenti:
al via la mission di Rosauro Paoloni

RAPAGNANO - Era l'obiettivo del restauratore Paoloni: far conoscere un tesoro della nostra terra e della nostra storia. Ed ora le Officine-Museo hanno aperto le porte alle scuole.

 

di Nunzia Eleuteri

“Ringraziamo chi ha voluto, chi ha pensato, chi ha progettato, chi ha restaurato con una sapienza assoluta questa officina. Chi viene qui può toccare con mano quel saper fare che era aiutato dalla tecnologia che veniva fuori dall’Istituto Tecnico Montani di Fermo…E questo è un punto che viene restaurato per portare una testimonianza a vantaggio di tutti. Un complimento a chi ha realizzato questo esempio e un invito a tutti a visitare questo posto esemplare”.

E’ così che, il giorno dell’inaugurazione, l’ingegnere Amedeo Grilli, presidente della Cassa di Risparmio di Fermo, aveva commentato il restauro delle Officine Niccolini (leggi articolo).

Officine che oggi, grazie all’incredibile lavoro di Rosauro Paoloni di Abitacolo Interni, raccontato da Cronache Fermane (leggi articolo), sono diventate un vero e proprio museo tecnologico aperto al pubblico e alle scuole su appuntamento.

E proprio ieri pomeriggio, al Museo Fabbri Carradori di Rapagnano, la prima apertura ufficiale agli studenti delle classi VB e VC della scuola elementare di Monte Urano. Circa 40 gli alunni accompagnati dalle insegnanti Marylita Cutini e Romina Gattafoni per una visita guidata che rientra nel progetto didattico sulla scoperta della nostra regione Marche, sui luoghi, arti e mestieri da scoprire.

 

E’ la ruota idraulica ad aver catturato una grande attenzione, cuore pulsante dell’officina, che trasforma l’energia naturale in energia meccanica.

Gli studenti hanno mostrato tutta la loro curiosità e tante sono state le domande rivolte all’ideatore del museo: Rosauro Paoloni che per l’occasione è stato supportato nella guida dalla figlia Ilaria.

Pialla, forgia, tornio, banco da lavoro… ogni utensile che ha suscitato interesse nei ragazzi è stato descritto partendo dal periodo storico in cui veniva utilizzato, come e perché.

 

“Sono rimasto davvero colpito dalla partecipazione degli studenti, educatissimi quanto curiosi – racconta Rosauro Paoloni – e ringrazio la scuola di Monte Urano, nella figura della dirigente scolastica Anna Maria Isidori, per aver individuato l’officina tra i tesori delle Marche da scoprire. Mercoledì prossimo sarà la volta di altre classi. Mi auguro che sia solo l’inizio di una lunga serie di scolaresche in visita al museo. Era il mio obiettivo, la mia mission, quando ho deciso di dedicarmi al restauro di questo posto straordinario: stimolare curiosità ed entusiasmo facendo un salto nel passato per scoprire arti e mestieri della nostra terra da cui abbiamo molto da assorbire”.

La visita al museo ha visto anche la presenza di Elisa Paoloni, nella doppia veste di assessore del comune di Rapagnano e figlia dell’artefice del restauro delle Officine Carradori.

 

 

Le insegnanti Marylita Cutini e Romina Gattafoni con Rosauro Paoloni

 

 


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