Prodotti di stagione e pasta a “chilometro zero”,
migliora la mensa scolastica

FERMO - In mensa pasta con grano italiano, frutta e verdura di stagione e prodotta nel Fermano, grazie alla collaborazione tra Comune, Asite e Coldiretti

di Alessandro Giacopetti

Pasta controllata e a chilometri zero per le mense scolastiche nella città di Fermo. Un progetto che garantisce l’inserimento di prodotti provenienti dalla cosiddetta filiera corta. E’ Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo a parlare di una “mensa scolastica fermana di alta qualità e presa d’esempio anche da altre realtà limitrofe. Nell’ottica quindi di una continua ottimizzazione abbiamo colto due stimoli: uno partito dalla commissione mensa. l’altro da Coldiretti, entrambi volti a cambiare la provenienza di alcuni prodotti utilizzati. all’interno dei capitolati di appalto dei bandi richiediamo che materia prima sia al 100% di provenienza italiana, valore aggiunto per bambini e famiglie. Fermo è la prima mensa comunale delle Marche ad applicare questo progetto”, hanno sintetizzato sia il sindaco Calcinaro che l’assessore ai Servizi Sociali, Mirco Giampieri: “oltre a garantire prodotti sempre migliori, i componenti della commissione mensa possono verificare da dove vengono presi le carni bovine, la frutta e le verdure fresche”.

“L’azienda municipalizzata Asite segue la linea del chilometro zero voluta dal Comune – ha aggiunto Alice Andrenacci, vicepresidente Asite – sia attraverso una selezione dei fornitori, tutti qualificati e della zona, sia attraverso il controllo dei prodotti all’ingresso in mensa per garantirne la qualità. Sono circa 300 i chili di pasta consumati nelle mense fermane”.
Sebbene questo determini un piccolo aumento del costo delle forniture a carico dell’ente, non si prevede l’aumento del costo della mensa. L’obiettivo del Comune infatti è portare in tavola maggiore qualità.

“Alcuni genitori hanno posto mesi fa il problema della pasta – spiega Gianni della Casa, dirigente del settore Servizi Sociali al Comune di Fermo – i maggiori marchi a produzione industriale, infatti, non garantiscono la provenienza da mercati nazionali del grano utilizzato. Abbiamo cercato di sostituirli con produttori la cui pasta non scuocesse e tenesse la cottura nella fase di trasporto a tutte le scuole. Con la mediazione di Coldiretti abbiamo trovato un pastificio 100% made in Italy”, conclude Gianni della Casa.

Una battaglia sul cibo made in Italy che Coldiretti sta portando avanti in modo forte. Paolo Mazzoni, presidente interprovinciale Fermo-Ascoli: “Lo avevamo proposto a tutti i candidati in campagna elettorale. Ora, dopo poco più di un anno di mandato del sindaco è realtà. Purtroppo – spiega Paolo Mazzoni – l’Italia produce solo il 50% del grano che consuma, l’altro 50% è grano importato. Il grano usato dal nuovo pastificio fornitore, invece, è 100 % italiano, coltivato tra Marche e Romagna, e consegnato direttamente agli agricoltori. Ci stiamo organizzando per estendere il progetto anche all’ortofrutta, carne, latticini, tutti a chilometri zero”.

Conclusioni affidate al dottor Paolo Foglini, impegnato da anni nei temi dell’alimentazione: “la qualità del servizio è già alto, ora aumenterà il consumo di prodotti di stagione, cosa alla quale non tutti sono abituati. La scuola promuove, quindi, il concetto della stagionalità e degli alimenti a produzione locale, limitando i prodotti surgelati per abituare alla cultura della biodiversità. Anche la mensa fa parte della scuola e può essere un momento formativo dove inserire il discorso del chilometro zero”.


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