L’ex stopper prof Massimo Paci, da due anni sulla panchina del Montegiorgio
di Paolo Gaudenzi
MONTEGIORGIO – La vittoria dell’ultimo campionato di Eccellenza e l’approccio alla prima storica stagione di Serie D.
Questa l’estrema sintesi del recente cammino rossoblù, apice di quanto vissuto nella longeva e prestigiosa storia del sodalizio guidato dal presidente Lanfranco Beleggia, nel segno del presente rappresentato dalla guida tecnica Massimo Paci.
Ed è proprio lui, l’ex difensore centrale professionista con addosso tra le altre le maglie, in Serie A e nei lustri scorsi, di Ascoli, Parma e Novara a tracciare il bilancio del 2018 consegnato ormai agli archivi.
Mister Paci, il successo nel massimo circuito dilettantistico regionale ed il primo assaggio di D. Sono senza dubbio questi i picchi di massima dell’anno solare appena chiuso, concorda?
“Certamente. Con la vittoria del campionato di Eccellenza abbiamo scritto una pagina di storia indelebile tra le tante vissute dal Montegiorgio Calcio, e di questo ne siamo orgogliosi. Il naturale frutto di tanto è stato l’approccio con l’altrettanto storico approdo in quarta serie, un torneo che difenderemo con tutto il nostro impegno da qui alla resa dei conti”.
In D, per ora, cammino altalenante: l’ultimo spaccato di campionato è stato caratterizzato da un mese solare con la secca di punti prima della fruttuosa maturazione di una quadratura solida, giunta dopo la messa in opera di diverse operazioni di mercato…
“Sicuramente abbiamo pagato lo scotto della categoria, con molti nostri giocatori all’esordio assoluto nel nuovo palcoscenico sportivo. La strada che ci separa dal mantenimento certo della stessa è ancora molto lunga e, per come accennato, daremo il massimo per tutelare la Serie D. In chiave mercato abbiamo effettuato delle scelte, chi è arrivato nella parentesi dicembrina si è subito calato nella parte, facendo propria e repentinamente la nostra realtà, caratterizzata da due elementi a pilastro: lavoro di squadra e cultura del sacrificio”.
Mercato che, come ufficializzato dalla società, è tutt’ora aperto. Under e tasselli offensivi, si diceva dalle parti della scrivania del direttore sportivo Zeno Cesetti…
“Si, è probabile che chi di dovere stia scandagliando il panorama dei disponibili nei ruoli poc’anzi enunciati, ma sono aspetti che per l’appunto riguardano altri attori dell’organigramma societario. Per ora io e la squadra siamo concentrati, molto, sulla prossima gara di campionato, quella che andrà a coincidere con la prima di ritorno, dove saremo chiamati a vedercela contro la Sammaurese”.
Oltre all’ovvio obiettivo salvezza, da qui alla resa dei conti cosa c’è nell’agenda personale di Massimo Paci alla voce “obiettivi calcistici per il 2019?”
“Mi preme sottolineare l’aspetto tangibile e prioritario che, per l’appunto, riveste la salvezza da matricola nella quarta serie ma, parallelamente, anche se non è di certo toccabile con mano e concreto, punto ad una crescita per tutti: mia nelle vesti di allenatore e certamente in chiave ai ragazzi, per i quali desidero un’altrettanto crescita sotto il doppio punto di vista, umano/morale come persone e non da meno tecnico/tattico come calciatori”.
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