Il vice presidente della Poderosa, Riccardo Bigioni
di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – Nel bel mezzo della doppietta di partite interne (domenica scorsa il successo su Ravenna, nel week end a venire la visita di Udine) la Poderosa si gode la seconda piazza della classifica appaiata, a quota 26 punti, con la De’ Longhi Treviso e sotto la lepre schiacciasassi Bologna, che vanta un patrimonio di graduatoria pari a 32 gettoni.
Non c’è che dire, la metaforica pagella sportiva del primo quadrimestre è decisamente esaltante per la compagine di coach Cesare Pancotto che, non si dimentichi, ai primi di marzo potrà anche godere della felice parentesi di stagione rappresentata dalle Final Eight. Nel merito della rosea panoramica gialloblù arriva così il pensiero del sodalizio veregrense per voce del vice presidente Riccardo Bigioni, felice (non poteva essere da meno) del positivo momento sportivo in quota ai suoi ma nello stesso tempo lucido e razionale nel tracciare il quadro riassuntivo datato fine gennaio.
Bigioni, a questo punto del campionato l’andamento del quintetto calzaturiero rispecchia le vostre pianificazioni estive?
“Logicamente non ci aspettavamo di trovarci dove stiamo oggi, bisogna essere sinceri. Eravamo però sicuri di aver allestito una squadra competitiva, di questo c’era consapevolezza. Nello sport non conta solo la pianificazione sulla carta ovviamente, vigono altri fattori tra campo, spogliatoio e scelte societarie di sorta che dobbiamo mantenere a questi livelli qualitativi da qui alla fine dei giochi. Razionalmente non pensavano, però, ad una performance di classifica tale, a guardare cioè dall’alto verso il basso squadre più attrezzate di noi. Detto questo, se ci troviamo dove siamo ora non lo dobbiamo al caso: ce lo siamo meritati partita dopo partita. Certamente, tornando a monte, ad agosto eravamo più cauti, non pensando cioè poco dopo il giro di boa di sovrastare roster come quelli di Forlì, la stessa Ravenna o Udine“.
La XL Extralight è una “macchina da guerra” quasi perfetta in trasferta, chiudendo il cerchio anche al PalaSavelli dove potrà arrivare secondo lei la squadra al momento dei consuntivi?
Insieme all’asso statunitense La’Marshall Corbett
“Fuori casa parla per noi un vero e proprio record: se non maturava la sconfitta a Verona, tra l’altro all’ultimo secondo di gioco, andavamo a raccogliere un nutrito filotto di en plein. Negli annali ne resterà un’importante traccia, e per noi in futuro sarà certamente difficile riuscire a fare di meglio lontano dal PalaSavelli rispetto a quanto fatto all’approccio di questa stagione. Gettando l’occhio sulla panoramica interna, per ciò che riguarda le cadute sangiorgesi ci sono precise chiavi di lettura. Al di la dello scivolone domestico patito per mano di Piacenza, i blitz nel Fermano di Treviso e Bologna portano appunto la firma di collettivi importanti, anzi importantissimi. Due sconfitte che nonostante tutto ci possono stare. Continuiamo così e faremo i conti alla fine, senza ipotizzare obiettivi perentori ma coltivando sane speranze “.
Domenica scorsa raggiunta quota 1.000 punti in canotta gialloblù da parte della guardia “made in Usa” La’Marhall Corbett. Ci avevate visto lungo considerando il prolungamento del contratto messo nero su bianco già a capodanno 2018…
“Che avevamo tra le mani un giocatore super si era capito subito, dagli approcci cioè alla scorsa stagione. Oltre alle qualità tecniche La’Marshall ha unito doti umane espresse più volte fuori dal campo. Per noi era ed è un giocatore fondamentale, parliamo di un vero e proprio leader. Qui a Montegranaro ha trovato la giusta dimensione, e quando un giocatore riesce ad ambientarsi al meglio di conseguenza e come naturale che sia rende ancora di più. La città lo ha praticamente accolto sul palmo della mano, e tutto ciò porta con se positive ripercussioni”.
Di bene in meglio: la pagina delle Final Eight, dove la Poderosa sarà doppiamente protagonista, in campo e nella stanza della regia organizzativa. Aver ricevuto la fiducia federale per allestirne l’appuntamento è la prova provata che stiamo parlando di una società in crescita a tutto tondo?
Al fianco del direttore generale Alessandro Bolognesi
“Eravamo e rimaniamo una piccola realtà, ma vederci assegnata l’organizzazione della manifestazione è per noi motivo d’orgoglio, che si estende a tutto il territorio. Essere inoltre in campo come quintetto protagonista rappresenta una nuova, ulteriore e felice pagina sportiva societaria, perché far parte delle migliori otto realtà cestistiche italiane ne è dunque in se la certificazione. Usciamo però dagli standard sportivi: le Final Eight sono nel mentre anche e non da meno una grossa vetrina ed opportunità per tutto il Fermano, pronto a mettere sotto le luci della ribalta le proprie attrattive turistiche e le proprie eccellenze produttive. Perché lo affermo sicuro e senza timore di smentita? Perché solo grazie all’arrivo in loco degli addetti ai lavori abbiamo già pressoché esaurito le disponibilità delle strutture ricettive. E siamo ancora ben lontani dall’evento, che certamente farà convergere nelle nostre città tanti altri appassionati pronti a farsi una scorpacciata di pallacanestro condensata nei pochi giorni di gare. Siamo inoltre pronti ad intrattenere anche fuori dal campo tutti coloro che sceglieranno la nostra terra per godere delle Final: per loro infatti sono già stati fissati in agenda tanti eventi di contorno“.
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