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Fermana a Teramo,
società e tifoseria chiedono
di provare i playoff

SERIE C - Anche patron Vecchiola è sceso in campo per capire il momento-no, chiarirsi con Destro e spronare la squadra a conquistare un piazzamento negli spareggi. 30 i punti a disposizione da oggi al termine, alla squadra canarina ne basterebbe la metà. Al Bonolis (domani, domenica, ore 16.30) out Scrosta e Soprano, rientra capitan Comotto

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – “Se combattiamo possiamo perdere, ma se non combattiamo siamo perduti“. Recitava così un grande cartello appeso nello spogliatoio della Fermana allo stadio Recchioni nel campionato 2008/09, che si ispirava ad analoga frase di Brecht. Quella stagione si concluse con la vittoria del campionato.

Il cartello citato nell’articolo si intravede in questo scatto (di Manilio Grandoni) nello spogliatoio della Fermana nel 2009, durante i festeggiamenti per la vittoria del campionato di Promozione

Servirebbe una scossa permanente anche alla Fermana di oggi: benché stia facendo un campionato nel complesso positivo considerando il quadro generale (dei programmi societari e condizioni tecniche della rosa), però nelle ultime 5 partite ha conquistato solo 1 punto e siglato zero gol (o se vogliamo nelle ultime 7 gare 3 punti e 2 gol), pochissimo, vanificando l’ottimo percorso del girone di andata.

L’allenatore Flavio Destro ha sempre ripetuto “prima la salvezza” perché è una persona intelligente e molto realistica nel conoscere limiti e pregi di questa squadra che probabilmente con un altro allenatore oggi non starebbe in zona playoff in serie C ma molto più in basso.

Però la realtà dice che la Fermana quest’anno ha occupato anche il primo posto per 4 settimane e non è mai stata così in alto in classifica nella sua storia centenaria. Ora che la salvezza è quasi in tasca (è impossibile non conquistare da qui alla fine i 3-4 punti che mancano per la certezza) è obbligo provare a conservare (o migliorare) il piazzamento playoff.

Questo vuole la tifoseria, nella quale c’è chi dice di vedere il bicchiere mezzo pieno (si accontenterebbe anche di una salvezza anticipata senza playout come lo scorso anno), chi lo vede mezzo vuoto (senza playoff sarebbe un fallimento), e chi addirittura non vede nessun bicchiere perché allo stadio cerca emozioni e bel gioco, che quest’anno in effetti sono latitate: l’unica adrenalina è venuta dalla lettura della classifica in quei mesi d’autunno.

Questo vuole la società che (finalmente) si è confrontata esplicitamente con mister Destro e i giocatori attraverso il patron Maurizio Vecchiola, una mossa che si poteva fare anche qualche settimana prima, forse sollecitata anche dalla tifoseria. Ora vedremo se a Teramo ci saranno conseguenze concrete, sebbene si incontrerà un’avversaria che ha conquistato ben 7 punti nelle ultime 5 partite.

Dopo tanti anticipi al sabato, da questo turno di torna a giocare domenica (sempre ore 16.30).

Classifica parziale delle ultime 5 giornate: solo la Vis ha fatto peggio della Fermana. Il Teramo invece è in forma.

E cosi torniamo al cartello ispirato a Bertold Brecht, nessuno mette in dubbio che la maggioranza dei giocatori canarini lotti in campo, anzi, spesso qualcuno torna a casa con vere ferite di guerra.

Il problema è che a calcio si deve giocare e combattere in undici. Inoltre c’è troppa discontinuità di rendimento, troppe pause, e se in serie D gli avversari ti perdonavano spesso i black out, in C invece ti puniscono subito.

Un problema più mentale che agonistico, la Fermana deve tornare ad essere cinica, cioè saper sfruttare le occasioni che comunque in ogni partita produce, vedi azione della traversa a Vicenza.

Nelle prossime cinque partite la Fermana incontrerà avversarie che stanno più in basso in classifica, magari saranno agguerrite, ma se hanno meno punti in graduatoria significa che qualche limite devono averlo.

Gli undici di Destro hanno l’obbligo di far fruttare al massimo i turni da disputare. Per piazzarsi almeno al 10° posto, ultimo valido per i playoff, serve arrivare intorno a 50 punti; in passato, in campionati con 38 partite come questo, in qualche caso ne sono bastati anche 47. Mancano 10 partite al termine della regular season, 30 sono i punti a disposizione, la Fermana ne dovrebbe conquistare la metà.

Nel 1996 a marzo tra squadra e società ci fu un patto esplicito per provare i playoff, con tanto di premio in denaro, e gli spareggi furono conquistati. La storia si ripeterà? La squadra di oggi ha la volontà, ma soprattutto la forza per provarci?

LE PAROLE DI DESTRO E I CONVOCATI – Sono 23 i  giocatori nella lista di mister Flavio Destro per la gara di domani contro il Teramo. La 29° giornata del campionato (10° di ritorno) vedrà i gialloblù tornare a giocare di domenica (l’ultima volta fu Vis-Fermana il 25 novembre) , in quello che è considerato quasi un derby, allo stadio Gaetano Bonolis (ore 16.30).

Non saranno a disposizione Scrosta, che dovrà scontare la squalifica per recidiva in ammonizione, Soprano per un fastidio muscolare, D’Angelo, Cremona, Valentini infortunati e il giovane Nepi, influenzato. Però rientrerà Comotto dopo la squalifica per il medesimo motivo.

Grande convinzione e paura di nessuno vogliono essere gli ingredienti trascinanti, come conferma mister Destro: “È stata una settimana dove abbiamo cercare di ritrovare lo smalto e la forza che ci ha sempre contraddistinto. Si sono visti nelle prove con Vicenza e Pordenone, nelle quali la Fermana ha raccolto molto meno di quanto meritasse. Il fatto di aver messo in campo quelle prestazioni sicuramente non ci fa mancare la consapevolezza di noi stessi“. 

Una settimana iniziata anche con la visita del patron Maurizio Vecchiola (foto a lato) alla ripresa degli allenamenti: “È stato un incontro estremamente positivo, in cui ci ha confermato la vicinanza della società, ci ha incoraggiato e spronato a fare meglio, cercando anche di riportare dalla nostra parte un pizzico di fortuna che è mancato“.

L’obiettivo contro il Teramo, dunque, è quello di una Fermana di certo non dimessa: “Lo scopo principale sarà fare punti. Dobbiamo sbloccarci in attacco e speriamo di farlo già domani. Dobbiamo ricominciare a raccogliere di più anche perché non siamo appagati né ci accontentiamo. Mancano ancora dieci partite e dovremo cercare di fare più punti possibile”. Che Teramo pensa di trovare? “Una squadra aggressiva, che concede poco, che combatterà su ogni pallone. La Fermana dovrà essere pronta ad affrontarla“.

PORTIERI: Marcantognini, Ginestra, Pavoni; DIFENSORI: Sperotto, Comotto, Sarzi Puttini, Maloku, Guerra. CENTROCAMPISTI: Urbinati, Misin, Giandonato, Grieco, Fofana, Iotti, Otranto, Maurizi, Marozzi. ATTACCANTI: Zerbo, van der Heijden, Malcore, Lupoli, Contaldo, Liberal.

ARBITROCarrione di Castellammare, due anni fa arbitrò la Fermana la settimana successiva alla promozione diretta in serie C, a San Mauro in Pascoli.

TRA I PRECEDENTI DUE VITTORIE CANARINE A TERAMO, MAI CON DESTRO – In campionato sono ben venti gli incroci in quasi novanta anni di storia tra i due club (7 in terza serie, 13 in quarta serie o C2). Il primo derby fu nel 1930.  A Teramo il conteggio vede in netto vantaggio i padroni di casa con 12 vittorie. 6 sono i pareggi e solo due i successi gialloblù, entrambi nella storia più recente in C1: nel 2003/04 (1-2, doppietta di Guido Di Deo) e nel 2004/05 (0-1, Andrea Bucchi).

Le sconfitte più pesanti: 4-1 (gol della bandiedra di Perra nel 2002/03 C1) e 5-0 nel 1948/49 (campionato di Promozione Interregionale). Lo score generale delle reti in tutti gli incontri di campionato giocati a Teramo è 27-13.

Al “Bonolis” Flavio Destro, alla guida della Fermana non ha mai vinto, due volte contro i biancorossi (lo scorso anno in campionato e quest’anno in coppa) e una con il San Nicolò tre anni fa, ma non ha nemmeno mai perso: è sempre terminata 0-0.

L’ultima vittoria a Teramo, in C1, nel 2004/05 (gol di Andrea Bucchi) fu al vecchio Comunale in centro città. Al “Bonolis” nessuna vittoria dei canarini fin’ora con Destro e/o contro il Teramo.

 

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