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Adeguamento stadio Recchioni,
anche la Fermana partecipa al bando

SERIE C - Oggi la società gialloblù inoltra la domanda per il rimborso dei lavori obbligatori per l'Uefa (potenziamento luci e nuovi seggiolini con schienale) che devono concludersi entro maggio. Nuova hospitality in tribuna centrale, ma nessun cenno ancora al reale aumento di comfort dello stadio, come la copertura di tutti i settori o la realizzazione di spazi dedicati alle famiglie

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Scade oggi per tutte le società di serie C, compresa la Fermana, la partecipazione al bando per ottenere da Lega e Federcalcio finanziamenti a fondo perduto, sotto forma di rimborso, per i lavori di adeguamento obbligatori dopo una direttiva Uefa che la Figc è stata costretta a recepire e, a quanto pare, indispensabili per l’iscrizione al prossimo campionato di serie C.

Come già accennato nelle scorse settimane, allo stadio Bruno Recchioni sono obbligatori entro l’inizio della prossima stagione due tipi di lavori. Il primo è la sostituzione di tutti i seggiolini delle due tribune laterali sul lato nord (totale 1800 posti) oggi privi di schienale, con nuovi di plastica-metallo dotati di schienale; in tribuna centrale lo schienale è presente in quasi tutti i 330 posti (manca solo una fila).

Restano escluse, almeno per ora, le due curve est/ovest (5870 posti) e ovviamente anche il settore sud (circa 800 posti) che normalmente non è aperto al pubblico pagante.

L’altro adeguamento riguarda l’illuminazione che deve garantire sul campo 800 lux (come in serie B) e non più i 500 lux richiesti fino ad oggi. Sono già in corso i sopralluoghi per i preventivi di spesa, alcuni giorni fa hanno visionato l’impianto anche tecnici della Philips Italia, una delle imprese convenzionate con la Figc e che quindi garantiscono costi più bassi. Non è ancora chiaro se dovranno essere sostituite tutte le 96 lampade (di cui gran parte già rinnovate solo un anno fa) o se sarà sufficiente potenziare l’alimentazione.

Entro oggi la Fermana FC inoltrerà la domanda di partecipazione. Il cronoprogramma è un autentico percorso ad ostacoli che ha anche un po’ il sapore della beffa.

Il bando è stato resto noto alle società solo a gennaio, e inizialmente non è stato nemmeno compreso bene da tutti, al punto che il presidente federale Gravina ha dovuto chiamare personalmente qualche sindaco per spiegare. Il 15 marzo, cioè oggi, scade il termine per la domanda di partecipazione ma – e qui viene il bello – per ottenere (in futuro) il rimborso dei costi sostenuti per questi lavori obbligatori è necessario che le spese vengano sostenute, fatturate e documentate entro il 30 marzo prossimo in una prima tranche e il 30 maggio in una seconda.

Andrà a finire che qualcuno, pur di partecipare, pagherà le imprese in anticipo, prima che finiscano i lavori. E per non farsi mancare niente, la somma totale a disposizione di tutte le società di serie C (che sono poco meno di sessanta) ammonta a poco più di due milioni di euro: basteranno per tutti considerando che la maggioranza degli stadi non è a norma? Se la somma totale delle spese supera questa soglia, cosa farà la Figc?

Al di la della necessità o meno di queste innovazioni di fronte ai problemi del calcio e in particolare della serie C, dove le società continuano a fallire e sparire ogni anno, riteniamo che ben altri sono i lavori prioritari da finanziare con questi fantomatici fondi pubblici per rendere gli stadi più confortevoli e convincere gli spettatori, magari anche e soprattutto le famiglie, a tornare.

Ad esempio, in uno stadio come quello di Fermo sarebbe ora di cominciare a ragionare sulla copertura della curva ovest, dove gli spettatori d’inverno sono esposti frontalmente a bora e tramontana ed è ben noto che la zona di Viale Trento è la più ventosa di Fermo.

Oppure sulla realizzazione di uno spazio dedicato alle famiglie, con maggiore comfort e punto ristoro, cosa peraltro già prevista nelle varie norme infrastrutturali, però senza obbligo; potrebbero destinarsi a questo scopo i settori laterali alla tribuna stampa (circa 800 posti, oggi inutilizzati).

Per ora si parte solo con la nuova hospitality (punto ristoro e caffetteria) realizzata, interamente a spese della Fermana FC (e senza alcun rimborso) all’interno della tribuna centrale e d’onore, e che dovrebbe essere inaugurata in occasione del derby con la Vis Pesaro tra dieci giorni. Per tutto il resto che c’è da fare, si aspetta “comodamente” che gli stadi siano sempre più vuoti.

Estratto delle più recenti norme infrastrutturali che prevedono l’aumento di comfort e settori dedicati alle famiglie, però non ancora in via obbligatoria

 

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