A Filippo Zana il quarantottesimo
Gran Premio di Capodarco
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CICLISMO - Il portacolori della Sangemini Trevigiani si aggiudica il tradizionale appuntamento internazionale per Dilettanti Elite Under 23. Al via ben centosettantasei ciclisti in rappresentanza di trentasei team giunti da ogni angolo d'Europa. Al secondo posto Kevin Colleoni della Biesse Carrera, al terzo Marco Murgano, portacolori Casillo Maserati

La felicità dell’atleta griffato Sangemini Trevigiani al taglio del traguardo

di Paolo Gaudenzi

 

CAPODARCO di FERMO – Filippo Zana è il vincitore della quarantottesima edizione del Gran Premio di Capodarco – Comunità di Capodarco, la classica internazionale di ogni 16 agosto, incastonata anno dopo anno nelle agende stagionali della categoria Dilettanti Elite Under 23.

Al via 176 corridori in rappresentanza di 36 team, con folta rappresentanza giunta da oltre confine, vedi l’Astana City, la Nazionale Russa, l’Austria Espoir, l’ U. C. Monaco, Amical Velo Club Aixois, Holdsworth Zappi, Giotti Victoria – Palomar Team e la Dimension Data For Qhubeka.

Tra le squadre italiane a raccogliere l’invito degli organizzatori anche i rappresentanti della provincia fermana come la Vpm Porto Sant’Elpidio-Monte Urano e la Calzaturieri Montegranaro-Marini Silvano. 

Salvaguardato il tipico percorso spalmato sulla distanza di 180 km, caratterizzato da una prima parte pianeggiante tra Porto San Giorgio e Lido Di Fermo e la seconda, tradizionalmente più impegnativa, con le scalate verso Capodarco e il finale con il “muro” da ripetere due volte.

Zana si colloca quindi nell’Albo d’Oro della kermesse succedendo al vincitore 2018, il colombiano Rubio Reyes, che fece della recente conquista di Capodarco il definitivo trampolino di lancio verso la carriera prof, tant’è infatti che il sudamericano, ora, viaggia in sella alle bici della prestigiosa Movistar. 

Partenza effettuata alle 13.30 all’altezza dello stabilimento dei vini Santa Liberata, con l’andatura del serpentone a due ruote subito frizzante e sostenuta. Sei i corridori a tentare una primordiale fuga, appena dopo 15′ di corsa, prontamente sterilizzata dal ritorno del gruppo compatto. 

Poi la spaccatura in due tronconi, con circa cento elementi a fungere da gruppo di testa, ad accumulare un vantaggio di circa 18” dal resto della concorrenza. Al decimo chilometro il primo attacco firmato Matteo Donegà, della Cycling Team Friuli, lesto a tagliare per primo il traguardo volante di Porto San Giorgio. Al diciannovesimo chilometro il portacolori friulano viene però raggiunto da sei inseguitori, Matteo Zandomeneghi (Iseo Rime Carnovali), Nicola Venchiarutti (Cycling Team Friuli), Simone innocenti (Gallina Colosio Eurofeed), Davide Scandiuzzi (Northwave Cofiloc), Emanuele Ansaloni (Inemiliaromagna) e Stefano Baffi (Cycling Development Guerciotti).

Esce dalla macchia Rubens Rosini, che si lancia all’inseguimento della testa, ancora ben salda sul manubrio di Donegà, leader al nuovo taglio del traguardo volante. Poco dopo un’ora di sfida i sette si lanciano all’attacco della prima ascesa di Capodarco (velocità media registrata dunque al consuntivo della prima ora di corsa: 46 km/h).

Ed è qui che cambiano le logiche di vertice, con l’oligopolio ora ad appannaggio di Zandomeneghi, Venchiarutti, Ansaloni, Baffi e Donegà. Poco prima delle due ore il manipolo di testa viene raggiunto anche da Simone Innocenti, tesserato della Gallina Colosio Eurofeed. In virtù delle salite, in questo spaccato protagoniste del tracciato, la media scende a 42,5 km/h. Al taglio del Gran Premio della Montagna c’è un trio così composto: Venchiarutti, Zandomeneghi e terzo Donegà. Alle 16.15 circa il gruppo alle spalle dei primi si fraziona, la prima pattuglia all’inseguimento viaggia a poco meno di due minuti di ritardo.

16.30 break: al comando passa solitario Nicola Venchiarutti, lesto a solcare per primo il secondo Gran Premio della Montagna, seguito da Zandomeneghi e dalla new entry Riccardo Tosin (General Store)Poco dopo, 16.50, si registra il deciso ritorno del gruppo all’assalto del fuggitivo, adesso con un ritardo decisamente ridotto e pari ad appena 18 secondi. Al chilometro 138 ci si compatta, a fare l’andatura c’è Tommaso Rigatti della General Store, con lui al vertice Bayembayev (Astana), Mazzucco, Trevigiani, Verza e Di Felice. A 16” transitano Quartucci e Zandri.

Tutto questo alla porte del “muro” capodarchese, momento vissuto alle 17.15 circa, con il primo a transitare l’impervia salita risultato Francesco Di Felice, seguito dal secondo, vale a dire Alessandro Monaco e dal terzo, Evegeny Tikhonin della nazionale russa. 

A 15 km dall’arrivo detta legge Di Felice, tallonato da Sobrero,  Colleoni, Zana, Bayembayev, Mazzucco, Verza e Sobrero. Per l’epilogo dell’edizione 2019, a 18” Rigatti, Boitrago, Abenante e Loiscio. Oltre i 30” il poker d’assi composto da Vulcan, Murgano, Porta e Allori, il resto della truppa a poco meno di un minuto.

Al comando scatta Bayembayev, Tikhonin e Vulcan. Ore 17.49, meno di due chilometri all’arrivo l’attacco vincente di Zana, emulato da Sobrero e Colleoni ma, a conti fatti, tale duo nulla può: la quarantottesima edizione del Gran Premio di Capodarco è del numero 52, Filippo Zana della Sangemini Trevigiani. 

“Ancora una volta ci siamo immersi tra le emozioni di una competizione che mostra, da sempre, il nostro territorio ai più: non a caso abbiamo inserito lo stesso percorso nell’edizione 2017 della Tirreno Adriatico – ha commentato al termine del pomeriggio di gara il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro -. Sono certo che, così per come già capitato in passato, il nome di Zana sarà in futuro reso celebre su palcoscenici di altra ed alta levatura”.

“Si è trattato, e non c’erano dubbi alla vigilia, di un’altra e bella giornata di competizione sportiva che, oltre a promuovere il Fermano, è stata e sarà sempre da esempio per i nostri ragazzi – ha precisato l’assessore allo sport, Alberto Maria Scarfini -. Godere di uno spettacolo simile ‘in casa’ è secondo me fonte di ispirazione per i giovani che vogliono avvicinarsi alla pratica del ciclismo, mezzo per sognare grandi risultati frutto di crescita dalla prospettiva tecnica e, non da meno, dal punto di vista umano”.

Ricordata inoltre, e come sempre prima del via, la memoria di Fabio Casartelli, vincitore dell’edizione del 1991, a 24 anni dalla scomparsa (caduta fatale nel 1995 al Tour de France) nel giorno del suo compleanno (ciclista nato il 16 agosto 1970), con la moglie Annalisa ed il figlio Marco presenti ai lati del circuito di sfida. Presente anche la Fondazione Scarponi per ricordare l’amico del Gran Premio, l’indimenticabile Michele.

 

Ordine d’arrivo:

 

1) Filippo Zana (Sangemini  Trevigiani) 

180 chilometri in 04.22.40 alla media di 41,117

 

2) Kevin Colleoni (Biesse Carrera)

 

3) Marco Murgano (Casillo Maserati)

 

4) Pasquale Abenante (Zalf Euromobil Desiree Fior)

 

5) Francesco Di Felice (General Store Essegibi F.lli Curia)

 

6) Matteo Sobrero (Dimension Data For Qhubeka)

 

7) Giovanni Loiscio (Velo Racing Palazzago)

 

8) Manuel Allori (Team Franco Ballerini)

 

9) Sanchez Santiago Buitrago (Team Cinelli)

 

10) Alessandro Teodoro Monaco (Casillo Maserati)

 

Ampia fotogallery

Le scritte decorative effettuate sul “muro” di Capodarco martedì scorso, 13 agosto. Foto set ed assistenza video d’apertura di Giampiero Scaloni

L’elenco dei partenti dell’edizione numero 48, griffata 2019

Le autorità presenti al via, con la bandiera a scacchi affidata al Prefetto locale, Vinceza Filippi. Al suo fianco il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il consigliere regionale Francesco Giacinti e l’assessore allo sport della municipalità fermana, Alberto Maria Scarfini

I vertici della Federazione Ciclistica Italiana prima della partenza. Sulla sinistra il relativo presidente del Comitato Regionale, Lino Secchi

Il momento della partenza, con i 176 ciclisti Under 23 giunti da ogni angolo d’Europa

Le prime battute della gara, con il serpentone del tutto compatto

Sul litorale di Porto San Giorgio

Il gruppetto dei primi fuggitivi

Il passaggio numero uno, della testa della corsa, all’altezza del monumento dedicato alla memoria di Fabio Casartelli

Scandiuzzi ed Innocenti tentano un primo allungo solitario

I successivi cinque al comando: Zandomeneghi, Venchiarutti, Ansaloni, Baffi e Donegà

Venchiarutti all’assalto del G.p.m.

La soggettiva con Venchiarutti al comando dopo la conquista del secondo Gran Premio della Montagna

Di Felice al passaggio solitario al termine del “muro” di Capodarco

Zana a pochi chilometri dall’arrivo

Il podio con i primi tre ciclisti a solcare l’ambito traguardo al termine dell’intenso quanto avvincente pomeriggio sportivo, come sempre fissato nella giornata del 16 agosto

Murgano, Zana e Colleoni dopo le premiazioni di rito

Il vincitore con uno dei principali organizzatori, Gaetano Gazzoli

Zana tributato con il selfie delle Miss del Gran Premio ed il relativo responsabile Giampiero Scaloni

 

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