Dragaggio, la rabbia di Senzacqua:
“Dall’amministrazione lo zero
assoluto, loro e la giunta regionale a casa”

PORTO SAN GIORGIO - L'invettiva dell'armatore. Pomo della discordia il dragaggio e lo spostamento delle sabbie dall'approdo sangiorgese

Fabio Senzacqua

“E dopo aver ammesso che lo spostamento non si farà con il comunicato di ieri del sindaco casca l’asino. Incompetenza politico-amministrativa o promesse non mantenute? Questo è ciò che vorremmo sapere visto che paghiamo sulla nostra pelle i risultati di una situazione causata dal sindaco nonché assessore del porto e alla pesca”. L’armatore Fabio Senzacqua torna alla carica dell’amministrazione con, in testa, il primo cittadino. Pomo della discordia il dragaggio e lo spostamento delle sabbie.

“Facendo una piccola cronistoria molto recente, tralasciando gli ultimi sciagurati anni, nel 2019 è saltato il dragaggio con i fondi della Regione Marche dello stesso anno, con svariate promesse e rinvii, tra progetti affidati esternamente ed incapacità amministrativa a risolvere un’emergenza di vitale importanza per l’economia della città, del settore Pesca e Turismo, per essere poi sommati ai fondi 2020 con la promessa di un ‘dragaggio storico’ degno di una campagna elettorale per le elezioni regionali. Con un’emergenza tale da arrivare, si faccia attenzione alle date, alla primavera 2020 il sindaco inizia a fare strategie e promesse, dichiarando alla marineria prima, a mezzo stampa poi, uno spostamento della sabbia all’interno del canale, con tanto di foto vicino alla draga pronta per arrivare a Porto San Giorgio tra fine 2019 ed inizio 2020. Nel frattempo con un mio intervento ho fatto notare che a San Benedetto del Tronto lo spostamento interno delle sabbie veniva effettuato tra fine ottobre ed inizio novembre, tempi in cui lo spostamento poteva essere realizzato con certezza non essendo stato ancora presentato il progetto esecutivo del maxi dragaggio elettorale.
Nel frattempo la situazione del fondale è peggiorata giorno dopo giorno, mentre il sindaco era impegnato su progetti per la Marina di Porto San Giorgio prima, e a organizzare un pessimo natale sangiorgese poi. Tutto ciò senza curarsi di chi con il porto ci lavora e tenta affannosamente di viverci, recando danni all’economia della città e di un settore già fortemente a rischio.
Arriviamo così all’inizio del 2020 quando si toglie il coperchio alla pentola ed il minestrone si è bruciato. Lo spostamento non si può più effettuare perché si modificherebbe lo stato del fondale e non è più valido il progetto, quindi bisognerebbe ripartire da zero, come è il voto a questa amministrazione e zero come hanno ridotto la città. E cosa esce dal cilindro magico visto che la befana non ha regalato al sindaco nessuna soluzione da lui auspicata? Un anticipo del dragaggio di maggio a marzo? Siamo stufi ed esausti. Poi a marzo ci dobbiamo aspettare che le condizioni meteo condizionino le operazioni? E con questa ennesima mia previsione azzeccata a breve saremo costretti a lasciare il porto della nostra città con disagi e costi in attesa della campagna elettorale del Pd per le regionali che a primavera ci regalerà il rientro a casa. Spero che a casa ci vadano questa giunta regionale e questa amministrazione comunale”.

 

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