“Andrea Putzu è un ragazzo simpatico, lo conosciamo soprattutto a Porto Sant’Elpidio per i suoi trascorsi da organizzatore di beach sooccer, ed anche per il suo manifesto da candidato sindaco con sotto la foto di Alvaro Vitali nei panni di Pierino che sfoggiava il famoso gesto del manico dell’ombrello, piuttosto esaustivo circa il programma del candidato. Ce lo ritroviamo oggi, candidato alla regione ‘per volere di Giorgia’, come dice lui, a darci lezioni di serietà. Ora, volendo sorvolare sui precedenti, occorre dire che anche con accanto Giorgia, per essere promossi occorre studiare”. e’ la controreplica del direttivo provinciale Pd al candidato alle regionali per FdI, Andrea Putzu che ieri ha criticato i dem sul taglio del costo del lavoro.
“Occorre studiare, e allora saprebbe che la regione Umbria non è stata in alcun modo inclusa o ripescata, come dice lui, all’interno del decreto per il Sud, che il ministro Provenzano non è venuto a Fermo perché bloccato da un pauroso incidente stradale nel quale hanno perso la vita due persone, ed è stata la stessa questura ad informarci prima ancora della scorta del Ministro, e che lo stesso ministro è arrivato in tarda serata ad Ascoli, per un’altra iniziativa, dove ha confermato ciò che era già stato detto a Fermo dalla sottosegretaria Morani e dal senatore Verducci, come riportato dalla stampa. Nel merito, che è operativo il canale per le zone speciali con tanto di fondi assegnati, che c’è l’impegno del governo ad estendere i provvedimenti per il sud all’interno delle aree di crisi già riconosciute, e che per questo è già pronto l’emendamento di Verducci e della stessa Morani. Capiamo che provvedimenti così articolati ed impegnativi, per i quali occorre un lavoro minuzioso e costante, sono fuori dalla portata dei vari Putzu che si cimentano nel centrodestra per questa campagna elettorale. Tutto ciò ci fa anche pensare che con questi soggetti un risultato straordinario, come l’ottenimento del riconoscimento di ‘area di crisi’, senza i Verducci, Cesetti, Giacinti e Canigola, non sarebbe mai arrivato. Agli elettori marchigiani chiediamo di riflettere, valutare a chi metterete in mano la regione nei prossimi anni, valutare attentamente i candidati in campo. Non ci saranno né Salvini né la Meloni a sedere in consiglio regionale, e questo è già un bene, ma, come si dice, al ‘peggio politico’ non c’è mai fine, e qui ne abbiamo un’esempio”.
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