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Un gran gol di De Pascalis
illumina il “Rocco”,
ma non basta: Fermana ko

SERIE C - Dopo l'uno-due della Triestina, il terzino gialloblù riapre la partita e illude i canarini che però tornano dal capoluogo giuliano con la terza sconfitta esterna stagionale: più concreti in fase conclusiva gli alabardati, termina 3-1

Il gran tiro di De Pascalis valso il momentaneo 2-1, un bel gol ma inutile

 

di Paolo Bartolomei

TRIESTE – 12° di camponato ma per entrambe le squadre è la 11° per via dei rinvii, causa Covid 19, delle due partite contro Gubbio e Arezzo.

L’allenatore della Fermana Mauro Antonioli non ha convocato capitano e vice, Marco Comotto e Gianluca Urbinati, nonché Stefano Rossoni, Niccolò Bigica e Samuele Massolo per problemi fisici.

Non convocato anche Giuseppe Staiano per una giornata di squalifica per motivi regolamentari nella stagione 2019/20 quando militava nel Foggia. Per queste assenze il tecnico gialloblù è costretto a schierare ancora una formazione inedita, con due esordi da titolare. Il primo è quello di Claudio Manzi (classe 2000) al centro della difesa, finora per lui due presenze da subentrato (contro Gubbio e Fano); l’altro è, sulla sinistra del centrocampo, quello di Valerio Labriola (2001) che prima di oggi aveva giocato solo un minuto contro il Carpi. Fascia di capitano ancora al portiere Ginestra, il più anziano in campo.

Come capitato altre volte in questa stagione, la formazione avversaria sblocca subito il risultato, questa volta è Giorico; la reazione della truppa di Antonioli è apprezzabile, la Triestina gioca di rimessa e su una di queste discese arriva il raddoppio (Petrella), dopo di che il tono della Fermana scende e cresce invece la compagine giuliana. Nel primo tempo un solo tiro in porta dei canarini, ed è di un difensore (Mordini).

Ad inizio ripresa arriva il gran gol di De Pascalis, un altro difensore, che corona in questo modo un inizio di campionato in crescendo, però la Triestina ripristina subito le distanze con Mensah, termina 3-1.

Per la Fermana arriva la terza sconfitta esterna dopo quelle a casa di Sudtirol e Perugia e dopo i due pareggi, di cui quello positivo a Cesena. Andamento discontinuo dovuto più che altro al valore tecnico delle avversarie: quando l’undici canarino incontra formazioni allestite per l’alta classifica soffre sempre il divario tecnico, che può manifestarsi anche nella sola capacità realizzativa.

Al “Nereo Rocco”, come capitato contro altre avversarie, la compagine allenata da Antonioli in ampie fasi di gara ha giocato bene e siglato anche un bel gol e avuto un paio di belle occasioni da gol, ma si è trattato di episodi.

I punti per la propria salvezza la squadra canarina dovrà farli con le avversarie di medio-bassa classifica, due sicuramente persi sono quelli della mancata vittoria contro il Fano.

A nostro avviso il tecnico ha ben poche responsabilità, anzi quel poco di buono che ogni tanto si vede è merito suo e dei ragazzi che lo seguono. La società quest’anno è stata costretta a ridimensionare notevolmente il bilancio e probabilmente più di questo il convento non può passare.

In attesa delle altre partite di oggi, c’è da aspettarsi il rientro dei gialloblù nella griglia play out. Fermana di nuovo in campo domenica prossima, al “Recchioni”, dove tornerà il derby con il Matelica che non si gioca dalla serie D.

IL TABELLINO

TRIESTINA 3 (4-3-3): Offredi; Tartaglia (28′ st Rapisarda), Anibal, Lambrughi (19 st Ligi), Brivio; Rizzo, Lodi, Giorico; Petrella (1′ st Calvano; 19′ st ), Mensah, Gomez. A disp. Rossi, Boultam, Gatto, Maracchi, Filippini, Cavaliere, Sarno, Palmucci. All. Carmine Gautieri

FERMANA 1 (4-3-1-2): Ginestra; De Pascalis, Manetta, Manzi, Mordini; Iotti, Grbac, Labriola (1′ st Raffini); Liguori (23′ st Demirovic); Boateng (37′ st Cremona), Neglia. A disp. Zuzzania, Sperotto, Scrosta, Esposito, Diop, Grossi, Palmieri, Intinacelli, Cognigni. All. Mauro Antonioli

ARBITRO: Kumara di Verona, assistenti Marco Dentico e Marco Belsanti di Bari. Quarto uomo Bogdan Nicolae Sfira di Pordenone

RETI: 2′ pt Giorico, 28′ pt Petrella; 8′ st De Pascalis, 10′ st Mensah

NOTE: Ammoniti Lambrughi, Manetta, Grbac, De Pascalis e Anibal; angoli 12-3; recupero 1’+7′

Il momento in cui la palla varca la fatidica linea per il gran gol di De Pascalis, purtroppo inutile ai fini delle buone sorti di giornata gialloblù

LA CRONACA

2′ Cross di Tartaglia, Gomez fa velo e Giorico mette in rete, Triestina in vantaggio. La reazione della truppa di Antonioli è apprezzabile, in questa fase domina il gioco, giunge spesso e in modo minaccioso in area avversaria, le conclusioni più apprezzabili sono di Mordini e di Neglia, ma senza creare alcuna occasione vera da rete, anche grazie ai giocatori alabardati che chiudono sempre puntualmente, aiutati anche dai ripiegamenti degli attaccanti, o dalla bandierina dell’assistente.

La Triestina è costretta a giocare di rimessa ma su una di queste discese arriva il raddoppio: cross di Mensah da sinistra, Gomez disturba la difesa gialloblù come nell’occasione del primo gol e Petrella, appostato dalla parte opposta, liberissimo infila Ginestra sul secondo palo: 2-0.

Ripresa. Tra gli alabardati non ce la fa Petrellla, infortunato, dentro Calvano. Ingresso di Raffini nella Fermana al posto di Labriola, deciso da Antonioli nella speranza di dare più peso all’attacco. Invece che da un attaccante, il gol della Fermana che riapre la partita arriva da un difensore, un gran gol di De Pascalis che corona in questo modo un inizio di campionato in crescendo, quando spesso è stato il migliore in campo: affondo sulla destra, entra in area, probabilmente nessuno di aspettava che provasse il tiro e invece fa partire un gran sinistro a rientrare che beffa Offredi, coperto da un paio di giocatori, sul palo opposto. Applausi per il terzino nato a Galatina, purtroppo resterà un acuto isolato per la squadra canarina.

La Triestina fa valere il maggiore spessore mentre la Fermana ribadisce i propri difetti, soprattutto sui calci d’angolo, e sul quinto corner battuto dai biancorossi ancora un intervento di Gomez che disturba i difensori e arriva Mensah che mette facilmente in rete ripristinando la doppia distanza: 3-1.

I giuliani, impauriti dal gol di De Pascalis, cominciano a spingere di più, come dimostra il conto dei corner, e vogliono chiudere e in fretta la partita. Raffini salva la propria porta dal 4-1 con Ginestra scavalcato, poi il portierone della Fermana evita con una bella parata il gol su punizione di Lodi. Alla mezz’ora della ripresa si rifà viva la Fermana in avanti, gran tiro di Demirovic, alto, nel finale gran conclusione di Iotti su cross di Mordini, Offredi evita il 3-2.

Donato De Pascalis

 

LE DICHIARAZIONI

di Paolo Gaudenzi

“Sono più arrabbiato che deluso, stiamo analizzando una partita che, per condizione fisica ed atletica migliore degli avversari, potevamo portare a casa con un risultato positivo. Come al solito abbiamo regalato troppo, con il primo gol domestico praticamente omaggio repentino. Poi abbiamo giocato per 25 minuti solo noi, con due occasioni clamorose senza realizzare…poi, alla seconda volta che sono venuti dalle nostre parti i biancorossi…ecco un altro gol della Triestina“.

E’ davvero contrariato mister Mauro Antonioli nell’approcciare l’analisi del match perso contro l’undici del collega Carmine Gautieri dove, seppur giocando per lunghi tratti un buon calcio, la Fermana ha rimediato un nuovo stop di torneo palesando, purtroppo nuovamente, le fragilità in fase difensiva al via della contesa.

“L’avevamo riaperta con De pascalis, ma subito dopo abbiamo incassato il terzo gol – ha proseguito il tecnico canarino -. Match in cui la squadra ha giocato e creato occasioni, ma se non capitalizziamo…le regole del calcio sono chiare. L’approccio, mi ripeto e non è la prima volta, non può essere questo. Ce lo diciamo sempre, dobbiamo partire forte, nonostante questo abbiamo comunque avuto occasioni. Non sono deluso, lo sottolineo ancora, sono arrabbiato: regaliamo troppo, sia in fase difensiva che davanti. Perdere con la Triestina che ci comprimeva nella nostra metà campo era un conto, ma oggi non è stato così, ed è un paradosso che alimenta ancora di più l’amarezza“.

Mauro Antonioli all’interno del suggestivo impianto triestino per l’analisi post gara

Non era facile venire qui a Trieste e giocare in casa di una compagine con giocatori di categoria superiore, costruita per vincere. Gli espisodi ci hanno ancora una volta condannato, dobbiamo essere più scaltri, maturare reattività ed esperienza per cercare di non subire in certi momenti della partita”, le parole del caso rilasciate dal capitano di giornata, il portiere Paolo Ginestra.

Sconfitta larga? Solo nel punteggio, perché per il resto abbiamo messo in mostra sprazzi di bel gioco, riaprendola con un gran gol di De Pascalis, un ragazzo di prospettiva a cui faccio i complimenti – ha proseguito l’esperto numero uno -. Noi ci stiamo mettendo il massimo impegno, ma giocare in queste piazze, per come detto, è faticoso. Continueremo a fare gruppo, lavorando seriamente, non cercando alibi, scuse o colpe altrove”.

“Sono stato parecchi anni in squadre impegnate nella lotta salvezza, masticando anche amaro a volte ma, non mollando mai, alla fine centrando sempre l’obiettivo – le conclusioni dell’inossidabile classe 1979 -. Nelle ultime due uscite abbiamo fatto discretamente, anche se potevamo conquistare qualche punto in più. Oggi abbiamo incrociato una buona Triestina, abbiamo perso ma disputando nel paradosso una gara positiva. La medicina migliore è quella di fare subito punti contro il Matelica, senza piangerci addosso ma al contrario guardando positivamente al futuro compatti”.

Il portiere e capitano di giornata, Paolo Ginestra

 

 

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