Melchiorri: ”Fallimento Calepio?
La piena soluzione della vicenda
è ancora lontana”

MONTEGRANARO - L'ex consigliere comunale di minoranza, ed imprenditore calzaturiero da generazioni, replica alle recenti esternazioni del sindaco Mancini nel merito della nota vicenda relativa al Villaggio del Lavoro veregrense

 

“Ho appreso, nei giorni scorsi, dell’avvenuta pubblicazione dell’avviso di vendita di una porzione del comparto edificabile del fallimento Calepio, quello relativo al sito lungo la strada Mezzina, dopo che il sito piane di Chienti si accinge alla seconda asta, dopo la prima andata deserta”.

“Forse, dopo 15 anni un grande comparto produttivo, di circa 130 ettari, del nostro territorio potrà essere sbloccato e forse destinato a nuovi insediamenti produttivi che, spero, possano invertire una tendenza di grave crisi che ha colpito la nostra manifattura e la nostra città”.

Sono queste le esternazioni di Lucio Melchiorri (foto), ex consigliere comunale veregrense, ed imprenditore calzaturiero da generazioni, che prosegue nel merito.

“Il giubilo, a commento della vicenda, che ho sentito nelle parole dell’ex sindaco Ediana Mancini e dell’ex assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini, mal si concilia però con la realtà dei fatti e con i meriti che gli stessi si sono attribuiti – ha illustrato Melchiorri -. Credere che in un così grave momento di crisi il comparto, come per magia, possa essere appetibile al prezzo di oltre 15 milioni di euro, rappresenta a mio avviso una vana speranza e dimostra ancora una volta come la politica degli annunci sia sterile e soprattutto priva di effetti. Sono anni ormai che l’ex primo cittadino e l’ex assessore dichiarano che, grazie a loro, il problema Calepio è praticamente risolto: una breve ricerca su internet o sui social vi farà trovare il medesimo annuncio ripetuto più e più volte nel corso degli ultimi 7 anni”.

“Quello che mi colpisce e mi indigna, da ex consigliere comunale, è il non veder riconosciuto il ruolo dell’intero consiglio comunale che molto ha fatto per la soluzione della vicenda, votando tutte le delibere, come pure l’utilizzo delle parole <regalo alla città> adoperate dai due amministratori per solo aver esercitato una loro funzione. Capisco l’amarezza dell’infelice tramonto dell’amministrazione Mancini, ma far passare la notizia della fissazione di un bando d’asta, che giunge dopo 15 anni dal fallimento, come la soluzione di tutti i problemi, non è corretto da parte dell’ex sindaco e dell’ex assessore”.

“Da imprenditore di lungo corso consentitemi di poter dire che nuove aziende vi si potranno istallare solo dopo che il comparto sarà venduto, ossia solo dopo che lo stesso verrà collocato sul mercato a prezzi accessibili, solo dopo che le reti viarie, gli scali ferroviari e i collegamenti aerei saranno funzionali ai nuovi insediamenti, solo dopo che la manutenzione e la cura delle strade e del verde possano essere un gradevole biglietto da visita, solo dopo che una rete internet veloce potrà essere installata, solo dopo che la città possa essere appetibile ed in grado di avere offerta culturale e sportiva, solo dopo poter offrire scuole di livello, presenza di asili, assenza di criminalità: solo allora saremo appetibili e riusciremo ad attrarre nuovi imprenditori e nuove attività produttive”, ha concluso Melchiorri.

“Per fare ciò è fondamentale il ruolo di una buona amministrazione comunale – l’occhio gettato al futuro -, in grado di attrarre nuovi imprenditori, facendo conoscere le tante opportunità che possono crearsi con gli aiuti previsti con l’area di crisi complessa: da qui la necessità di mettere in atto una politica di sostegno alle imprese, sviluppando solide relazioni con il governo regionale e nazionale. Solo così sarà possibile creare un meccanismo virtuoso che abbia come principale finalità il lavoro e l’occupazione, temi che oggi tanto angosciano le famiglie montegranaresi e che pertanto dovranno costituire fulcro e obiettivo primario delle prossime amministrazioni pubbliche”.

 

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